GP della Rep. Ceca

MotoGP 2020. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Brno

- Quali sono state le chiavi del GP? Cosa ha detto Fabio Quartararo? Cosa è successo a Mir? Le tre frasi del GP
MotoGP 2020. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Brno

Quali sono state le chiavi del GP?

  1. I test KTM. Dani Pedrosa ha provato a Brno una decina di giorni fa: è stato decisivo. Un po’ come accadeva nel 2017 quando la Ducati andava a girare prima del GP: fa una grandissima differenza;

  2. Il contatto Pol Espargaro/Johann Zarco. Al decimo giro, alla prima curva, il contatto con conseguente caduta di Pol Espargaro è stato decisivo: Pol avrebbe finito come minimo secondo;

  3. Il primo giro di A.Espargaro. Partito molto bene dalla seconda fila, Espargaro ha chiuso il primo giro al secondo posto, consentendo a Morbidelli di prendere un po’ di vantaggio. Secondo me è stato un momento importante;

  4. Le condizioni di Rins. Alex non è ancora fisicamente a posto: fosse stato al 100% aveva il potenziale per vincere, considerando la competitività della Suzuki;

  5. Le qualifiche di Rossi. Per come ha girato nel finale, se Valentino fosse partito dalla seconda fila (lui dice che bastava anche la terza), sarebbe salito sul podio;

  6. I problemi Ducati. Zarco a parte, tutti gli altri hanno faticato con una moto che qui negli anni era sempre andata fortissimo.

 

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Binder 1’57”445 (3); P. Espargaro 1’57”569 (4); Morbidelli 1’57”620 (2); Quartararo 1’57”685 (3); Zarco 1’57”820 (3); Rossi 1’57”964 (4); Oliveira 1’58”031 (5); Rins 1’58”217 (4); A.Espargaro 1’58”240 (4); Nakagami 1’58”323 (3).

 

Differenza tra il migliore e il peggiore giro (partenza esclusa) dei primi tre piloti:

Binder 1’57”445/1’59”3708 (è il terz’ultimo, considerando che poi ha rallentato); Morbidelli 1’57”620/1’59”822 (quart’ultimo); Zarco 1’57”820/1’59”867 

Quindi, mediamente, c’è una differenza di due secondi: tantissimo. 

 

La rimonta di Binder

1 giro: 5° a 1”550 dal primo; 2 giro: 3° a 1”817; 3 giro: 3° a 1”346; 8 giro: 3° a 1”611; 9 giro: 2° a 1”547; 12 giro: 2° a 0”246; 13 giro: 1° +0”529

 

Cosa ha detto Fabio Quartararo?

Fabio: “Ho faticato nelle FP1, FP2 e FP3, ma nelle FP4 ero convinto di avere il passo per lottare per il podio. Ma dal primo giro ho avuto problemi con la gomma posteriore. E’ stato un GP strano, con tanti piloti in difficoltà, come Vinales, Dovizioso e Miller, mentre Binder girava un secondo più veloce di tutti. E’ stata una delle peggiori gare da quando sono in MotoGP”.

 

Cosa è successo a Joan Mir?

Lecuona è caduto davanti a lui e la sua KTM ha preso la ruota anteriore della Suzuki.

 

Perché Vinales dopo aver usato sempre la media posteriore per due giorni, ha corso con la soffice?

Maverick l’ha usata nel warm up, con buoni risultati: ha deciso di rischiare, anche se al mattino la temperatura sull’asfalto è più bassa di 20 °C. E infatti nel pomeriggio ha avuto problemi.

 

Tre frasi del GP

3) Dovizioso: “Siamo arrivati qui per fare il culo a tutti, ma sono arrivato 11esimo…”

2) Morbidelli: “Rossi e l’Academy mi hanno preso quando ero nessuno"

1) Rossi: “La KTM è la favorita anche per l’Austria”.

 

IO L’AVEVO DETTO

Giovanni Zamagni (dopo le qualifiche): “In gara, Zarco sarà l’ultima Ducati al traguardo”. 

  • Denis123456789101112
    Denis123456789101112, Commessaggio (MN)

    Un bel campionato ma si ma non bellissimo per me. La gommma è importantissima per carità ma caspita fa una differenza abissale che vanifica mesi di preparazione tecnica e fisica. Sentire certi piloti che dichiarano all inizio non ho spinto al massimo per preservare le gomme dispiace nella massima categoria velocità a 2 ruote
  • sandrobandito
    sandrobandito, Padova (PD)

    Con il rientro degli infortunati, ogni Casa potrà puntare al podio con almeno un pilota, quasi tutte anche alla vittoria.
    Considerato che sarebbe meglio evitare il monogomma per questioni di concorrenza tra pneumatici, il consumo "anomalo" delle attuali pone l'esigenza di mezzi e piloti che sappiano adattarsi alle diverse situazioni. È progresso tecnologico anche questo, e per lo spettacolo non è necessariamente un male, vista la competitività che si è generata e il sufficiente livello di sicurezza mantenuto anche nelle condizioni più critiche. Gli infortuni non mi sono minimamente legati a gomme finite, in compenso abbiamo visto valorizzate diverse interpretazioni che altrimenti non avrebbero avuto modo di emergere.
    Sta venendo fuori un bel campionato.
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