MotoGP 2021. GP delle Americhe a Austin. Franco Morbidelli: "Il 2021 è un anno devastante"
Anche Franco Morbidelli ad Austin non sfugge alle domande su quanto accaduto al 15enne Dean Berta Vinales sabato scorso a Jerez.
"Innanzitutto è un grande peccato quello che è successo, un grande dispiacere, una cosa bruttissima. Il 2021 è stato un anno devastante da questo punto di vista. Molto triste per tutti e per un pilota ancora di più".
Rispetto al solito, si è parlato molto dei ragazzini in pista a un'età precoce, cosa ne pensi?
"Ovviamente quando succedono queste disgrazie molti parlano. Non mi sento però di dire la mia in questo momento. Sinceramente un'opinione non ce l'ho. Quello che direi sarebbe superfluo davanti a una cosa del genere. Sì, certo, si dovrebbe cercare di arginare questo boom di cadute, infortuni e morti, che c'è stato quest'anno soprattutto nelle categorie inferiori. Non so cosa si possa fare però. Sarà compito di chi si occupa della sicurezza e di chi organizza i campionati. Sono inoltre d'accordo sul fatto che noi piloti più 'grandi' dobbiamo dare il buon esempio. Sotto questo aspetto cercherò di fare il miglior lavoro possibile".
Quando succedono questi incidenti come reagisci?
"Cerco di controllare ancor meglio tutto quello che faccio e cerco di essere ancor più preparato. E poi fortunatamente c'è questa onda di positività che ti investe tutte le volte che vai in moto. Ai rischi ci pensi di più soprattutto quando sei lontano dalla moto".
Come procede il tuo recupero dall'infortunio?
"Dopo i test di Misano la gamba era molto affaticata, ma avevo bisogno di familiarizzare con moto e team. Ho cercato di recuperare le forze in questi giorni, per arrivare qui in condizioni migliori. Lo vedrò, però, domani, questa pista ha caratteristiche differenti da Misano. Il mio infortunio è comune anche a diversi sportivi che sono riusciti a recuperare. Non sono preoccupato di non riuscire a tornare quello di prima".
La Formula 1 andrà a correre in Qatar, come valuti questa notizia?
"La prima cosa che ho detto è stata: ci saranno più buche. Però è bello vedere la F.1 girare nelle piste che percorriamo anche noi, è suggestivo. A me la Formula 1 piace molto, la seguo sempre. Fa impressione vedere nelle stesse curve quanto loro vadano veloci con quelle monoposto".
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Acapulcow, Genova (GE)Per quanto riguarda il comportamento in pista il discorso si fa complicato, anche se si può stabilire su base statistica cosa è pericoloso e cosa no, in base alle consegueze delle manovre e di conseguenza sanzionarne pesantemente alcune. Per quanto riguarda l'età è molto più semplice: si stabiliscono delle età minime di accesso ad una categoria e un tot di anni di esperienza nella categoria inferiore come requisito per poter correre. Non eliminerà del tutto il problema, ma frenerà questa tendenza esponenziale a far correre pilotini che per inesperienza ed incoscienza dovuta all'età, si comportano in pista come kamikaze, credendo di essere immortali (vedi marquez). E poco importa se ci saranno piloti più "vecchi" in motogp.Si può dire ciò che si vuole sul fatto che certe situazioni in caduta sono difficilmente gestibili, ma l'esperienza e la maturità della persona, aiutano certamente a ridurre se non evitare certe cadute. Il problema è come sempre solo politico e legato agli interessi economici degli sponsor o comunque di chi tiene il cordone delle borse.