Pochi minuti dalla fine, Marc Marquez sta spingendo con le gomme morbide, ma alla curva sette, una sinistra da circa 150 km/h, si chiude l’anteriore: la caduta è piuttosto tosta, la moto e il pilota sbattono forte contro gli air fence, fortunatamente a un paio di metri di distanza l’uno dall’altro.

Marc subisce il colpo, probabilmente senza fiato rimane appoggiato per qualche secondo al guard rail, poi si riprende e viene riportato al box con lo scooter. Rimane lì per qualche minuto, poi con lo scooter, ma questa volta con Marquez alla guida, si reca in Clinica Mobile assieme al dottor Angel Charte, apparentemente in buone condizioni.

Una caduta causata dalla mancanza di forza? Dalle immagini sembrerebbe di no, anche perché la piega è a sinistra e non a destra. Sembra una “normale” chiusura di avantreno (qualche foto nel live di Moto.it). E’ vero, però, che nei minuti precedenti, Marquez aveva mostrato qualche difficoltà nelle frenate più violente. Ma alla sette non si frena così forte: ripeto, la mia sensazione è che le condizioni fisiche non c’entrano.

Honda davanti a tutti

Passata la paura per il campione spagnolo, la Honda può sorridere per il primo posto di Takaaki Nakagami, che come ha spiegato ieri (intervista nel live) è tornato al telaio 2020, dopo tre gare con la 2021, e il terzo di Stefan Bradl, che sta usando novità nel sistema di “abbassattore” della moto.

Insomma, è una Honda che su questa pista sembra funzionare meglio e Marquez, che ha chiuso 12esimo (a 0”369), ha tutte le possibilità di entrare in Q2.

Bene la Yamaha

Al secondo posto un Fabio Quartararo molto convincente nel passo e nella gestione generale del turno: Fabio è in forma, così come lo è Franco Morbidelli, settimo e sempre con un buon passo, mentre Maverick Vinales ha chiuso sesto, anche lui in progressione.

Piccolo passo in avanti per Valentino Rossi, 15esimo a 0”719: i primi rimangono lontani, ma un miglioramento si è visto.

Suzuki nei 10

Entrambe le Suzuki sono nei 10: non accade spesso. Joan Mir, dopo i problemi di ieri con la gomma nuova soffice, ha dimostrato carattere: ha girato con un buon passo con le gomme usate, quando ha montato la nuova per fare il tempo ha avuto una incomprensione con Vinales, che l’ha rallentato involontariamente mentre Joan stava spingendo. E’ tornato al box piuttosto nervoso, ma poi ha sfruttato bene la seconda morbida ed è risalito in classifica.

Alex Rins è decimo, anche lui con un buon passo.

Bagnaia per la gara

Pecco Bagnaia ha lavorato per tutto il turno con le gomme usate, poi, solo nel finale, ha fatto un time attack che lo ha portato nei dieci: Pecco è competitivo per la gara, ha dimostrato velocità e linee che gli altri piloti Ducati non riescono a fare.

Specie Jack Miller, ancora una volta fuori dai 10.

I 10 in Q2

Ecco i piloti che vanno direttamente in Q2: Nakagami, Quartararo, Bradl, Mir, A.Espargaro (sempre veloce), Vinales, Morbidelli, Bagnaia, Zarco e Rins.

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