MotoGP 2021. GP di Stiria al Red Bull Ring: successo di Jorge Martin
ZELTWEG - Si parte, Pecco Bagnaia davanti, Marc Marquez dà una grande sportellata ad Aleix Espargaro, Jorge Martin è secondo, Fabio Quartararo terzo, Joan Mir quarto.
Terzo giro, si arriva alla curva 3: Pedrosa perde il controllo dell’anteriore e cade, la moto rimane in pista e Lorenzo Savadori non può fare nulla per evitarla. Vola, le due moto si incendiano, la gara viene immediatamente fermata con la bandiera rossa.
Savadori zoppica, ma vuole correre: il team, però, preferisce tenerlo fermo al box. Più tardi verrà scoperta una frattura al malleolo destro, la speranza è di rivederlo a Silverstone.
Nuova partenza
Si riparte dopo un bel po’ di tempo, ma con gli organizzatori bravi e veloci a pulite la pista dopo il fuoco di due moto durato una decina di secondi.
Bagnaia, a sorpresa, sostituisce la media anteriore con la dura (bisogna capire perché: forse aveva finito le medie nuove?) e purtroppo va subito in difficoltà: chiuderà 11esimo, dopo aver tagliato il traguardo in nona posizione, ma sarà penalizzato di tre secondi.
Davanti la sfida è subito chiara tra Jorge Martin, subito in testa, e Joan Mir, subito secondo.
I due allungano sugli inseguitori, la sfida è chiara: Martin guadagna moltissimo tra la curva uno e la curva tre, mentre Mir prova a recuperare nel T2 e nel T3, dove la Ducati soffre. Attenzione, però, è la Ducati che soffre in quel tratto, ma non Martin, che come aveva sottolineato ieri Bagnaia, in quel punto riesce a guidare “come se avesse una Suzuki o una Yamaha”.
Infatti, Joan lì si avvicina, ma non abbastanza, non a sufficienza per provare ad attaccare. Mir tiene botta più che può, poi a un paio di giri dal termine si arrende e si accontenta del secondo posto: un risultato comunque buonissimo e che conferma, ancora una volta, che è lui, nettamente, il numero uno del box Suzuki, con Alex Rins settimo al traguardo. Per Martin un successo strepitoso.
“Non ci posso credere, per questo non sembro così entusiasta. Il mio obiettivo era vincere la gara, ho dovuto guidare alla perfezione in ogni giro. All’ultimo giro ho pensato a un sacco di cose, a tutte le persone che mi hanno portato qui, questo è un passo verso il mio sogno, che è di diventare campione del mondo. Un successo per mio nonno”, dice al parco chiuso, a caldo. Martin è forte davvero, la Ducati ha un grandissimo pilota.
Ducati ufficiale, che batosta
La Ducati, giustamente, può festeggiare la sesta vittoria su sette GP su questa pista, ma i due piloti del team ufficiale subiscono una brutta batosta: Miller è caduto al 18esimo giro mentre stava attaccando Quartararo per il podio. Stava andando fortissimo, ma ha sbagliato.
Di Bagnaia ho già detto: aveva il potenziale per vincere, ma, ancora una volta, deve pensare alla prossima gara.
Quartararo da applausi
Caduto Miller, per Fabio Quartararo è stato facile arrivare sul podio.
Un grande risultato per Fabio, in una giornata dove le altre Yamaha sono naufragate: Maverick Vinales, che poteva fare bene, ha spento la moto nel giro di ricognizione ed è dovuto partire dalla pit lane, finendo poi ultimo dopo anche un long lap penalty; Valentino Rossi ha finito 13esimo; Cal Crutchlow 17esimo. Fabio adesso ha 40 punti di vantaggio su Zarco e 51 su Mir.
Rossi e Marquez davanti ai fratelli
Chiudiamo con una notazione un po’ malinconica: Marc Marquez e Valentino Rossi, i due fenomeni della MotoGP, posso gioire solo per aver tagliato il traguardo davanti al rispettivo fratello.
Marquez, nel primo via, si è reso protagonista di un’altra manovra più che discutibile, con una sportellata durissima ad Aleix Espargaro alla curva uno, con il pilota dell’Aprilia giustamente furibondo.
GP di Stiria 2021 - La classifica della gara
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 89 | Jorge MARTIN | SPA | Pramac Racing | Ducati | 183.4 | 38'07.879 |
2 | 20 | 36 | Joan MIR | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 183.3 | +1.548 |
3 | 16 | 20 | Fabio QUARTARARO | FRA | Monster Energy Yamaha MotoGP | Yamaha | 182.6 | +9.632 |
4 | 13 | 33 | Brad BINDER | RSA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 182.4 | +12.771 |
5 | 11 | 30 | Takaaki NAKAGAMI | JPN | LCR Honda IDEMITSU | Honda | 182.4 | +12.923 |
6 | 10 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Pramac Racing | Ducati | 182.4 | +13.031 |
7 | 9 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 182.2 | +14.839 |
8 | 8 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 182.0 | +17.953 |
9 | 7 | 73 | Alex MARQUEZ | SPA | LCR Honda CASTROL | Honda | 181.9 | +19.059 |
10 | 6 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 181.9 | +19.389 |
11 | 5 | 63 | Francesco BAGNAIA | ITA | Ducati Lenovo Team | Ducati | 181.9 | +21.667 |
12 | 4 | 23 | Enea BASTIANINI | ITA | Avintia Esponsorama | Ducati | 181.4 | +25.267 |
13 | 3 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Petronas Yamaha SRT | Yamaha | 181.3 | +26.282 |
14 | 2 | 10 | Luca MARINI | ITA | SKY VR46 Avintia | Ducati | 181.2 | +27.492 |
15 | 1 | 27 | Iker LECUONA | SPA | Tech 3 KTM Factory Racing | KTM | 180.9 | +31.076 |
16 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 180.9 | +31.150 | |
17 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Petronas Yamaha SRT | Yamaha | 180.2 | +40.408 | |
18 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Tech 3 KTM Factory Racing | KTM | 179.6 | +48.114 | |
12 | Maverick VIÑALES | SPA | Monster Energy Yamaha MotoGP | Yamaha | 178.5 | +1'03.149 | ||
Non classificato | ||||||||
43 | Jack MILLER | AUS | Ducati Lenovo Team | Ducati | 178.2 | 9 Giri | ||
88 | Miguel OLIVEIRA | POR | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 178.2 | 13 Giri | ||
41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 178.3 | 23 Giri | ||
Non al via | ||||||||
32 | Lorenzo SAVADORI | ITA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 0 Giro |
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I vari Pol Esp Miller lo stesso Vinales se non cambiava già lui in assenza di risultati li vedo fuori da questa nuova MotoGP
Tanti nuovi piloti con stili di guida pazzeschi e velocissimi!
Concordo con chi ha già scritto che quelli forti ma forti davvero vincono subito
E in moto 3 sembra proprio ci sia un predestinato
Eppure adesso il tempo è passato. L'osso è saldato, si allena come un matto e di GP ne ha fatti diversi.
Ho sempre sostenuto che sarebbe tornato quello di prima ma adesso comincio ad avere qualche dubbio.
Questo week abbiamo avuto la riprova che qualcosa non va. Appena le condizioni della pista (bagnato o meglio ancora umido) fanno si che la forza fisica non sia così determinate, ecco che torna a primeggiare. La sua sensibilità e abilità di guida è superiore a chiunque ma appena la pista si asciuga torna nelle retrovie.
Non sono un medico e neanche in fisioterapista ma mi sembra evidente che in quel braccio non ha forza o peggio ancora controllo.
A questo punto della stagione un atleta come lui così seguito e così allenato avrebbe dovuto aver recuperato.
E non venitemi a dire che è la moto altrimenti mi sfugge la tiritera che lui guida sopra i problemi.
Mentalmente è tornato quello di prima, le immancabili sportellate sono lì a dimostrarlo... è il braccio che non c'è... più.