Lo stesso Valentino ha dichiarato che la mamma, Stefania Palma, ha accettato senza obiezioni la sua decisione di fermarsi alla fine dell’anno. Graziano Rossi invece no: il padre del campione voleva che continuasse. “E non è stato facile convincerlo”, ha precisato il Dottore. E allora la prima domanda che faccio a Graziano è questa: la maggioranza dei genitori sarebbe felice quando, oltretutto dopo tanti successi, scoprisse che il figlio smette di correre in moto a 300 all’ora. Tu pensi che Valentino, senza la moto, sarà meno felice?

“No, questo credo di no. Anzi, avrà tutto quello che può desiderare un pilota di moto quando si ferma: farà qualche gara in auto, come la 24 ore di Le Mans che è una figata. E poi c’è il suo team che sta nascendo: qualche problema sembra esserci, ma io spero che tutto vada in porto come è stato previsto”.

E allora, perché avresti preferito che Valentino proseguisse?

“Io dico solo che mi sarebbe piaciuto vederlo ancora in moto e ho provato a convincerlo così, semplicemente ripetendo ciò che mi sarebbe piaciuto. E avrei sperato che lui potesse superare questa specie di crisi e ricominciare a andare forte, come sa fare…”.

Vale lo aveva detto: deciderò nella pausa estiva. E ha rispettato i tempi promessi, ma adesso con che spirito farà le gare che restano da qui alla fine della stagione?

“Da quello che ho visto ieri in Austria, manterrà lo stesso spirito e lo stesso impegno. Farà le gare che rimangono impegnandosi al massimo e dando il meglio di sé, ma se quello che verrà è quello che è arrivato fino adesso… sinceramente questa è la cosa che mi preoccupa di più. Perché fare delle brutte figure da qui alla fine del campionato... Però purtroppo non se ne può fare a meno: ritirarti non puoi, andare più forte non te la senti perché tanto il momento è questo, e poi ci sono contratti che non si possono non rispettare”.

Dunque anche Valentino sarebbe più felice di smettere subito, secondo te?

“Secondo me sì, senz’altro, assolutamente. Nulla sarà facile, perché correrà con una motivazione e con dei presupposti completamente differenti da quelli che aveva quando cercava di andare forte…”.

Torniamo al futuro a quattro ruote. Le auto, la 24 Ore di Le Mans, cos’ altro?

“Correrà in questa categoria a cui partecipano tutte le case principali: in giro per il mondo ci sono sette o otto gare della stessa importanza della 24 Ore di Le Mans. Quindi va a fare un campionato che magari non è così seguito dai media, ma a Le Mans porta nei tre giorni 250.000 spettatori…”.

Certo, un grande fascino e una grandissima gara, che in passato ha visto al via anche attori e personaggi famosi…

“Sì, però io, che sono abbastanza presuntuoso per quello che riguarda Valentino… mi stupirei se lui non desse quel quid in più, quel qualcosa che renderebbe queste gare ancora più belle. Ho la speranza che Vale possa riuscirci”.

Tu pensi alla sua fantasia e alla sua capacità comunicativa: lui può creare l’evento, in una gara così. A proposito, di offerte particolari ne ha avute, tipo fare l’attore o il testimonial di campagne pubblicitarie?

“Non ne so niente e immagino di no…. Ma in chiusura volevo dirti una cosa. Io sono stato un grande estimatore di Kenny Roberts, e quando ho pensato se Valentino poteva essere stato il pilota più forte di tutti… ecco immaginavo che una sfida con Kenny ci sarebbe stata bene. Invece dopo quello che ho visto, dopo tutto l’ambaradan di questi giorni, sono già convinto che Vale sia stato il più forte motociclista di tutti i tempi”.

Dovete leggere queste ultime parole considerando che la leggerezza è una qualità che Valentino ha preso dal padre. Dunque Graziano è piuttosto ironico quando butta lì la dichiarazione. Ma perché in questi giorni?

“Perché ho rivisto tante cose che non mi ricordavo, perché ho letto molti commenti… Valentino è stato fortissimo ed è stato unico, è questo che ho riscoperto”.
 

Foto: Instagram