MotoGP 2021. Il GP di Francia da 0 a 10
Nessun limite per l’entrata in pit lane
Quando i piloti sono rientrati in pit lane per il cambio moto, si è visto chiaramente come Marc Marquez, per accelerare i tempi e affiancare Fabio Quartararo, abbia tagliato la curva d’ingresso ai box, andando ben oltre la linea bianca. La logica dice che non si potrebbe, ma la “legge” lo consente: nel regolamento è specificato solo “il rispetto della segnaletica orizzontale in uscita”, ma non in entrata. Per me inconcepibile.
Voto zero, alla regola di ingresso ai box
Bravo Lorenzo, bravo
Lorenzo Savadori ha dimostrato sul bagnato un buon potenziale e per la prima volta in MotoGP è riuscito a conquistare l’accesso in Q2. Bravo Lorenzo. Tra i debuttanti - oltre a Savadori: Bastianini, Marini, Martin - solo Enea Bastianini non è ancora riuscito a entrare in Q2; Marini ci è riuscito due volte, Martin una (con pole…).
Uno, come le volte di Savadori in Q2
Come Stoner
Due vittorie consecutive: per Jack Miller è la prima volta che ottiene due successi di fila in MotoGP, la seconda volta nella sua carriera, dopo che nel 2014, in Moto3, si era imposto in Qatar e in Texas nelle prime due gare della stagione. Miller è il secondo australiano a riuscire a vincere due GP consecutivi in MotoGP (MotoGP, non 500…) dopo Casey Stoner. L’ultima Casey ci era riuscito nel 2012, imponendosi a Jerez e poi al’Estoril (con la Honda).
Due, come i piloti australiani che hanno fatto doppietta in MotoGP
Ben tornato, campione
Marc Marquez ha effettuato tre giri al comando, dal quinto al settimo passaggio: l’ultima volta che Marquez era stato primo in un GP era il 19 luglio 2020. Allora, nel GP di Spagna, Marc aveva effettuato un giro al comando - il quarto - prima di finire fuori pista. Bello rivederlo davanti a tutti.
Tre, come i giri al comandi di Marquez
Nessuna paura del rischio
Continuiamo con Marquez: il GP di Francia, ha confermato che Marc, esattamente come accadeva prima dell’infortunio, non ha nessuna paura del rischio: in tre giorni, a Le Mans è caduto quattro volte (due in gara). In totale, Marc ha già collezionato 6 scivolate, una in meno del fratello Alex, di Pol Espargaro e di Aleix Espargaro (quindi, tre piloti con Honda sono caduti tanto…). Marquez, però, non ha corso le prime due gare, quindi è il primo nella media cadute/GP disputati. Da Le Mans, tutti i piloti della MotoGP sono caduti almeno una volta.
Quattro, come le cadute di Marquez
Una regola che non piace (perlomeno a me)
E’ difficilissimo trovare una regola che funzioni perfettamente e piaccia a tutti, ma personalmente trovo il “flag to flag” davvero troppo pericoloso. E’ vero che non è mai successo nulla, ma trovo profondamente sbagliato far girare i piloti con le slick sul bagnato: a Le Mans, il giro effettuato dai piloti prima di poter tornare nella pit lane è stato rischiosissimo. E a volte, non è bravura, ma fortuna rimanere in piedi: guardate cosa è successo a Jack Miller, poi vincitore del GP.
Voto cinque, al “flag to flag”
Una curva decisamente insidiosa
La curva 3 è la prima a sinistra dopo due a destra e un rettilineo: quasi impossibile mantenere le gomme in temperatura, specie se sull’asfalto ci sono 15 °C (o anche meno), come è accaduto venerdì. Così, solo nelle libere di venerdì, alla curva 3 sono state registrate sei cadute in MotoGP (su un totale di 10 in MotoGP). In totale, nei tre giorni, alla curva 3 ci sono state 14 scivolate, su 30 cadute totali in MotoGP (poco meno del 50%).
Sei, come le cadute nelle FP1/FP2 alla curva 3
Bravo anche nelle difficoltà
Avrebbe potuto essere un GP complicato per Pedro Acosta, finito due volte a terra nelle FP1 e un’altra volta in gara (per un totale di 4 scivolate nel fine settimana): nonostante questo, ha rimontato dalla 21esima all’ottava posizione. Un’altra grandissima dimostrazione di forza.
Voto sette, ad Acosta.
Seconda consecutiva
Dopo Jerez, ecco un’altra doppietta Ducati, la seconda consecutiva, l’ottava nella storia della Casa di Borgo Panigale. E’ la prima volta, che Ducati fa 1-2 in due GP di fila: un’altra conferma del potenziale della Desmsoedici 2021 e dei piloti Ducati.
Otto, come le doppiette Ducati
Gomme (da bagnato) da applausi
La Michelin è spesso criticata - anche da me e da noi di moto.it - ma quando parli con i piloti che vengono dalla Moto2, senti solo elogi nei confronti del costruttore francese, in particolare per le gomme da bagnato. “Hanno un grip pazzesco, ti permettono cose che in Moto2 nemmeno te le sogni” dicono più o meno all’unisono i “rookie” della MotoGP. Giusto, quindi, dare a Cesare (alla Michelin) quel che è di Cesare.
Voto nove, alla Michelin
Un altro Rossi sul podio
19 anni, genovese, alla terza stagione in Moto3, Riccardo Rossi ha conquistato un podio di grande valore, dopo essere stato secondo in qualifica. Un risultato ottenuto con grande merito, dopo tante difficoltà: Riccardo con il sostegno di Fausto Gresini e della famiglia non si è arreso, è andato avanti, ha continuato a lavorare. E che belle le parole dedicate a Fausto. Bravo Riccardo, bravo.
Voto 10, a Rossi (Riccardo).
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rho01, Bergamo (BG)Per le gomme: be, quelli della moto2 dicono così perchè non hanno mai provato le Bridgestone. Invece i piloti della Gp che correvano con le bridgestone, criticano le Michelin a tutto tondo..
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emicamm, Firenze (FI)Non mi piace marquez. Ma non si può mettere in dubbio che sia un campione. Lui è in pista per vincere. I piazzamenti sono per i dovizioso. I campioni vincono. Punto.