MotoGP 2021, Shinichi Sahara (Suzuki): "Nel 2022 il sostituto di Brivio"
Sono passati circa nove mesi da quando Davide Brivio ha annunciato il suo passaggio alla Formula 1. Operazione senza precedenti, che ha lasciato il team Suzuki MotoGP nella difficile situazione di dover gestire un cambio al vertice proprio quando con Joan Mir era tornata al successo dopo ben vent'anni dall'ultimo titolo iridato nella massima categoria. Al fiorire iniziale di nomi e ipotesi si è contrapposta la secca smentita di Shinichi Sahara, Project Manager dell'operazione MotoGP della Casa di Hamamatsu, che ha dapprima annunciato come Suzuki non avrebbe effettuato reclutamento all'esterno della squadra, arrivando a fare a meno della figura del team manager per la stagione 2021.
Una decisione forse più figlia del fare di necessità virtù che non di una reale convinzione, ma adeguatamente giustificata da Shinichi Sahara stesso che ha spiegato come l'organizzazione della squadra voluta da Davide Brivio avesse dato vita a un team che poteva benissimo andare avanti da solo grazie a processi e ruoli definiti con chiarezza e raziocinio.
Forti del senno di poi, sarebbe facile oggi - anche alla luce dei risultati dell'operazione Suzuki MotoGP, che è difficile definire soddisfacenti - arrivare alla conclusione che forse non è stato così. In realtà, come sempre accade, l'attuale posizione del team di Hamamatsu è quasi sicuramente figlia di diversi fattori, non ultimo quello tecnico che Sahara e la sua controparte tecnica Ken Kawauchi stanno lavorando durissimo per risolvere. Allo stesso modo, la maggior consistenza degli avversari più quotati ha reso molto difficile per Joan Mir la replica di una stagione come quella passata, in cui con efficacia micidiale aveva capitalizzato sugli errori dei rivali nonostante le difficoltà in qualifica che - per inciso - non sembrano svanite quest'anno e rendono la situazione ancora più difficile per il campione del mondo.
È comunque evidente come l'assenza di Brivio abbia pesato; molto pragmaticamente, Shinichi Sahara spiega in un'intervista a MotoGP.com come la partenza del manager brianzolo abbia reso molto più difficile il lavoro di tutti quanti, che hanno dovuto dividersi il lavoro svolto fino all'anno scorso da Davide.
"Il problema è che abbiamo fatto passi avanti rispetto al 2020, ma anche i nostri avversari li hanno fatti, e più grandi dei nostri" ha spiegato il Project Manager. "Abbiamo lavorato bene, il problema però è che ognuno di noi si è dovuto fare carico di una parte del lavoro di Brivio; io stesso devo occuparmi di più aspetti di quanto non facessi prima. Per questo motivo, Suzuki sta cercando una persona che possa prendere il suo posto per il 2022."
Difficile al momento fare ipotesi sul nome del sostituto diverse da quelle fatte a suo tempo; conoscendo Suzuki sarebbe facile pensare a una ricerca più all'interno che all'esterno, anche se le caratteristiche della figura che serve - un manager, un organizzatore ma anche un uomo di corse - farebbero pensare a nomi che si trovano in giro, e che sarebbero forse già pronti a correggere il... puntamento del team Suzuki. Anche perché, non dimentichiamocelo, i contratti di entrambi i piloti sono in scadenza, e serve qualcuno che sappia tirare le fila di un mercato estremamente complesso e più difficile che mai. Ecco perché, se volete un'opinione, ci aspettiamo annunci a breve...