MotoGP 2022. Bagnaia il più veloce, Aprilia la sorpresa, Mugello che delusione #lanotiziainpimafila [VIDEO]
Venti GP: molti belli, alcuni entusiasmanti, ma anche qualche gara noiosa, con pochissimi sorpassi. Tanti piloti hanno fatto la differenza, altri hanno deluso, qualcuno ha avuto un rendimento inaspettato, sia nel bene sia nel male.
Ripercorriamo la stagione 2022 attraverso i “più” e i “meno”, in ordine sparso, non in ordine di importanza, ma così come vengono.
Il campione del mondo più meritevole: Guevara, Fernandez o Bagnaia?
E’ chiaro che più si sale di categoria e più diventa difficile conquistare il titolo, quindi Bagnaia ha inevitabilmente compiuto l’impresa più grande. Ma per come sono andati i tre campionati, credo che sia giusto indicare in Izan Guevara il campione che più si è meritato il mondiale. Sia chiaro: questo non significa sminuire quanto fatto da Augusto Fernandez o Francesco Bagnaia, voglio semplicemente sottolineare come tra i tre campioni, Guevara è quello che ha ottenuto il titolo più nettamente.
Il campione meno pronosticato
Sicuramente Fernandez: è vero che nel 2021 aveva dato buoni segnali di ripresa, ma per il titolo si puntava su altri piloti.
Il pilota più veloce in pista: Bagnaia o Martin?
Bagnaia, per me non ci sono dubbi: ha dimostrato di essere il più veloce in assoluto, di tutte e tre le categorie. Quando ha vinto quattro GP consecutivi era praticamente imbattibile. Per quanto riguarda Martin, in qualifica ha spesso fatto dei giri spaventosi, dimostrando di avere qualcosa in più. Ma essere rapidi in gara è un’altra cosa, un merito decisamente maggiore.
La più grande sorpresa: Bastianini, Bezzecchi o Ogura?
Tre piloti, per diversi motivi, hanno ottenuto risultati oltre le (mie) aspettative: Enea Bastianini, Marco Bezzecchi e Ai Ogura. Enea è un campione del mondo, nel 2021 ha conquistato due podi con una moto meno competitiva di altre: è quindi un gran pilota, ma non credevo potesse vincere al debutto in Qatar - oltre tutto con una nuova squadra - e poi essere tanto veloce in quasi tutto il campionato. Marco ha sempre fatto vedere grande velocità nella sua carriera, guida una Ducati competitiva, ma non credevo che al debutto potesse fare tanto bene. Ai l’ho sempre considerato un discreto pilota, ma non in grado di arrivare a giocarsi il titolo. Alla fine, Bastianini ha fatto qualcosa in più, questo premio va a lui.
La più grande sorpresa tecnica: Aprilia, Ducati o KTM Moto3?
Il dominio della KTM (al di là dei marchi sulla moto) in Moto3 è stato quasi assoluto, simile a quello della Ducati in MotoGP. Ma per entrambe si poteva prevedere la loro competitività, mentre la crescita dell’Aprilia è stata vertiginosa, oltre ogni aspettativa. Per me vince per distacco questa classifica.
La più grande delusione: Mir, Vietti o Migno?
Ritengo Joan Mir un pilota fortissimo, uno di quelli capace di fare la differenza: insomma, le mie aspettative sul campione del mondo MotoGP 2020 sono altissime. Celestino Vietti ha iniziato la stagione con due vittorie e due secondi posti in cinque gare: ero convinto che avrebbe conquistato il titolo o, quanto meno, che se la sarebbe giocata fino alla fine. Andrea Migno ha iniziato con un successo, poi si è perso e nel finale è sparito completamente. E’ comunque da Mir che mi aspettavo molto di più. Si rifarà con la Honda?
La più bella gara: Australia, Aragon, o Malesia?
Qui si prende in considerazione solo la MotoGP (questione di memoria…): Australia, Aragon e Malesia sono state le più belle. Quella più intensa come emozioni e valore è stata Sepang; la più combattuta è stata Aragon; la più spettacolare, però, è stato il GP a Phillip Island, con decine e decine di sorpassi. Emozionante.
Il sorpasso più bello: Espargaro, Bagnaia o Bastianini?
Tanti quelli da sottolineare, ma tre sono rimasti particolarmente impressi nella mia memoria: quello di Bastianini su Bagnaia all’ultimo giro nel GP di Aragon; quello di Bagnaia su Marquez e Martin alla curva 4 nel GP d’Australia; ma, soprattutto, quello di A.Espargaro su Miller e Binder all’ultima chicane ad Assen del giro finale del GP d’Olanda. Non ci sono dubbi: è questo il sorpasso più bello dell’anno, come hanno votato sui social anche gli appassionati di Moto.it.
Il pilota caduto di più: Binder, Kubo o Bartolini?
Elia Bartolini è il pilota scivolato più volte in Moto3: 22. In Moto2 il primato è di Keminth Kubo, con 25. Ma chi è finito a terra più di tutti è Darryn Binder in MotoGP: 27.
La delusione più grande: GP d’Italia al Mugello
Qui non c’è ballottaggio, purtroppo: le colline deserte del Mugello durante il GP d’Italia sono state la delusione più grande del 2022. Un disastro assoluto dovuto a tanti fattori concomitanti: Dorna ha dato ancora una possibilità all’autodromo toscano, speriamo non vengano ripetuti certi errori.
La scelta più incomprensibile: Suzuki
Anche qui non c’è dibattito: Suzuki, perché ti sei ritirata? Livio Suppo, anche nell’ultima intervista fatta durante Eicma per Moto.it, ha provato a spiegarlo più volte, ma io continuo a non farmene una ragione: come può non correre una moto che ha vinto due degli ultimi tre GP?
L’errore più grande: Ogura, Fernandez, Quartararo?
Fabio quest’anno è andato fortissimo, ha dimostrato, se possibile, di essere ancora più forte del 2021, ma l’errore nel GP d’Olanda è stato grande. Ancora peggio la caduta di Augusto Fernandez in Australia mentre era terzo alle spalle del compagno di squadra Pedro Acosta: poteva costargli il mondiale. Ma Ai Ogura ha commesso un errore ancora peggiore del suo nel GP successivo, quando ha sbagliato in modo incredibile all’ultimo giro, nel tentativo di superare Tony Arbolino per la prima posizione. “Non ho mai visto un pilota perdere il mondiale così” ha commentato Loris Reggiani nella diretta del 6 novembre su Moto.it. Effettivamente è così.
Il GP più bello: Australia, Francia o Indonesia?
Questa è una scelta personalissima, condizionata dal circuito dove si corre, dall’entusiasmo della gente, dal “contorno”, al di là di quello che poi è successo in pista. Purtroppo, non ero presente a Mandalika, non ho potuto vivere in prima persona la passione per le moto in quella parte del mondo. C’ero, invece, sia a Le Mans, affascinante per come si riesce a coinvolgere il pubblico e a Phillip Island, che per me vince su tutto: avere la fortuna di assistere a quel GP è veramente un grandissimo privilegio.
Le decisioni più criticate: Steward Panel
Anche in questo caso, non c’è discussione: lo Steward Panel, capitanato da Freddie Spencer è stato oggetto di giuste critiche per scelte quasi sempre disomogenee, spesso sbagliate, più volte incomprensibili. E parlare ufficialmente con Spencer non è possibile, mai viene spiegata la motivazione di una penalizzazione, al di là dell’articolo del regolamento applicato. E non dimentichiamo che la punizione inflitta ingiustamente a Quartararo per il contatto con Espargaro nel GP d’Olanda ha pesato moltissimo sul campionato. Totalmente inadeguati.
E’ questo l’argomento de #lanotiziainprimafila di oggi. Qual è la vostra opinione?
-
GioScud, Faenza (RA)Il gran premio d'Italia deve tornare in Romagna, precisamente ad Imola
-
hunbert1022, Torino (TO)Scusa, ma io non sono d'accordo sul fatto che più si sale di categoria e più diventa difficile conquistare il titolo. La lotta per un titolo, mondiale o meno, è più difficile se ci sono tanti concorrenti forti, non dipende dalla cilindrata o dalla potenza dei mezzi. Il campionato più difficile è quello in cui si lotta di più e basta. E proprio per questo ritengo sia più difficile vincere un titolo im moto3, con moto praticamente tutte uguali e incertezza sul vincitore fino all'ultima curva.