MotoGP 2022, dubbi sulle prime gare di Acosta in Moto2? Vediamo gli esordi di 8 campioni del mondo della classe di mezzo
Un dodicesimo posto (con un’ottima rimonta) e un nono posto e subito giù critiche per Pedro Acosta, aspettative non mantenute, va ridimensionato, siamo sicuri sia un campione? eccetera eccetera.
Ma, come ha fatto notare Loris Reggiani in una diretta con Zam, Pedro Acosta ha vinto in Moto3 ma arrivava da campionati in cui guidava delle Moto3 mentre invece la Moto2 è del tutto nuova e un periodo di adattamento è naturale.
Non tutti i piloti sono pronti subito, c’è chi ci mette poco, chi di più e il processo di adattamento varia da classe a classe. Abbiamo preso come riferimento per un confronto con Acosta gli 8 campioni del mondo di Moto2 che adesso gareggiano in MotoGP.
Dal confronto è emerso che meglio di Acosta nelle prime due gare hanno fatto solo Bagnaia, Bastianini e un pilota dal talento enorme ma che è transitato dalla Moto2 solo per un anno: Maverick Vinales.
Partiamo da Marc Marquez
Partiamo dal pilota di cui Acosta potrebbe essere l’erede. Il 93 è arrivato in Moto2 nel 2011, dopo aver vinto il titolo in 125. Nelle prime tre gare ha collezionato due ritiri e un 21esimo posto. Poi ha preso le misure alla categoria e nella quarta gara ha vinto in Francia.
Da lì in poi è stato super competitivo e ha chiuso la stagione al secondo posto: probabilmente avrebbe vinto il campionato se non avesse avuto quella drammatica caduta nel Gp di Malesia che comportò il primo episodio di diplopia (news e VIDEO: Marquez non corre in Argentina). Nel 2012 è arrivata la vittoria del mondiale, rispettando la regola dei campionissimi che fanno 300 punti.
Insomma Marquez ha iniziato a fare risultati dalla quarta gara di Moto2.
Il fratello Alex
Il classe ‘96 ha esordito a 19 anni in Moto2 e ha fatto meglio del fratello più titolato. Alex nelle prime quattro gare ha fatto dei piazzamenti: un 11esimo posto, due 15esimi consecutivi e un nono. La prima vittoria però è arrivata nel 2017 e il titolo nel 2019, a 23 anni e facendo meno di 300 punti.
Gli italiani Morbidelli, Bagnaia e Bastianini
Da qualche anno la Moto2 è terra di conquista per i piloti italiani (e quest’anno promette bene Celestino Vietti).
Franco Morbidelli ha iniziato a correre nel motomondiale direttamente in Moto2, a 19 anni nel 2013. Un inizio difficile e non da pilota ufficiale: 21esimo, 18esimo e 17esimo. Il primo podio è arrivato nel 2015 a Indianapolis, la prima vittoria nell’anno in cui ha vinto il mondiale, 2017. Per lui alla fine 8 vittorie, 308 punti e il passaggio nella classe regina.
Pecco Bagnaia si è trovato molto a suo agio in Moto2 tanto da disputare un’ottima stagione di esordio: dopo un 12esimo, un settimo e un 16esimo posto sono arrivati subito due secondi posti e alla fine dell’anno è stato il miglior esordiente. Nella seconda stagione invece ha vinto il titolo con 306 punti e 8 vittorie.
Enea Bastianini ha esordito nella classe di mezzo nel 2019 e, come gli altri due italiani, ha vinto il titolo alla seconda stagione. Nel primo anno i suoi risultati nelle prime 4 gare sono stati tre noni posti consecutivi e un 11esimo. Nel primo anno ha fatto un podio mentre nel 2020, campionato più breve causa Covid, ha vinto 3 gare e battuto Luca Marini nella corsa al titolo.
Il due volte campione del mondo Zarco
Il pilota francese ha vinto in età matura i due titoli, a 25 e 26 anni. Il suo esordio in Moto2 risale al 2012, a 22 anni. Nelle prime quattro gare un 12esimo, un decimo, un quarto posto e un ritiro. La prima vittoria è arrivata nel 2015, anno in cui ha vinto il campionato con 352 punti. Nel 2016 nuovo successo con 276 punti. Nel 2017 il passaggio in MotoGP, dove non ha ancora vinto una gara.
Pol Espargaro e Remy Gardner
Il veterano della MotoGP Pol Espargaro ha vinto il titolo in Moto2 nel 2013 con 265 punti. Il suo esordio risale al 2011, quando aveva 20 anni. Nelle prime quattro gare: 22esimo, 20esimo, sesto e 13esimo. Nel 2014 il passaggio in MotoGP dove, alla nona stagione, insegue ancora la prima vittoria.
Remy Gardner è l’ultimo vincitore della classe di mezzo. Titolo arrivato battendo il super debuttante Raul Fernandez (quinto, terzo, primo e quinto nelle 4 gare d’esordio nel 2021). L’australiano figlio di Wayne ha invece esordito nella classe di mezzo nel 2016 a 18 anni: 15esimo, ventesimo, 12esimo e 19esimo i suoi primi 4 piazzamenti. La prima vittoria è arrivata nel 2020, il titolo dell’anno scorso, ottenuto con 311 punti, è figlio di 5 vittorie e altri 7 podi su 18 gare.
Altri esordi in Moto 2 di chi non ha vinto il mondiale ma è comunque un pilota importante
Maverick Vinales ha fatto una sola stagione in Moto2: nel 2014 a 19 anni ha ottenuto il terzo posto finale e ha vinto già alla seconda gara.
Anche per Joan Mir una sola stagione nel limbo, la 2018: sesto posto finale, 4 podi ma nessuna vittoria.
Fabio Quartararo, come si sa, non ha brillato nelle categorie inferiori. Nel 2017 il francese ha ottenuto un settimo, un ritiro, un 12esimo e un 16esimo posto nelle prime 4 gare, concludendo il primo anno di Moto2 senza acuti.
Cosa aspettarsi dunque da Acosta in Moto2?
Come abbiamo già detto il pilota classe 2004 è la maggior attrazione mediatica delle classi minori e le prime due gare disputate in Moto2 non hanno intaccato questa attesa, anche se qualche critica è arrivata, come detto all'inizio. Ma in Qatar e in Indonesia il campione di Moto3 ha dimostrato il suo valore, disputando due gare solide e concludendo a punti.
Le aspettative per lo spagnolo sono chiare: sarà sullo stesso piano di Marquez e Rossi se vincerà il mondiale di Moto2, o quest’anno o il prossimo anno. Ma per valutare il suo adattamento e il suo valore è necessario attendere almeno metà stagione e dare il giusto tempo a Pedro.
All'inizio dell'articolo: Pedro Acosta foto di Rob Gray (Polarity Photo)
Dategli tempo.
Tornando al campionato del mondo in moto2 vinto dal 93 andatevi a vedere le gare su piste veloci e noterete che andava sul dritto molto più forte di tutti compreso il compagno di team.
Motori erano a """"SORTEGGIO"""' casualmente Honda.