L'INTERVISTA

MotoGP 2022. GP Argentina, Aleix Espargaro: "Vincere con Aprilia è più bello perché non l'ha mai fatto nessuno!"

- La vittoria in Sudamerica è il coronamento di un percorso che va avanti dal 2017 ed è stata l'occasione per ripercorrere il viaggio: "Abbiamo sofferto moltissimo, tre anni fa volevo smettere, poi con Massimo Rivola è cambiato tutto"
MotoGP 2022. GP Argentina, Aleix Espargaro: Vincere con Aprilia è più bello perché non l'ha mai fatto nessuno!

"Vincere è vincere ma farlo con Aprilia in MotoGP, che non l'aveva mai fatto nessuno, è ancora più bello". È un fiume in piena Aleix Espargaro alla prima vittoria nel motomondiale dopo 284 gare, di cui 200 in MotoGP.

Un successo straordinario, arrivato al sesto anno nella casa italiana e dopo molta sofferenza: "Tre anni fa volevo smettere, poi è arrivato Massimo Rivola ed è cambiato tutto". 

Questa vittoria è anche l'occasione per riavvolgere il nastro e ripartire dal 2016 quando Aleix ha lasciato la Suzuki ufficiale per firmare con la casa italiana. 

Ma intanto la realtà è chiara: vittoria in Argentina e primo posto nella classifica mondiale per il pilota spagnolo classe 1989. Ed Espargaro ieri in conferenza stampa dopo la pole è stato chiaro: "Quest'anno a Valencia (cioè a fine stagione) possiamo raggiungere qualcosa di molto importante". Tradotto: questa vittoria non è un traguardo ma un livello raggiunto nel quale vogliamo rimanere. Infatti ha aggiunto: "Il campionato è lunghissimo ma noi vogliamo lottare per podi o vittoria in ogni gran premio".

Il giorno più importante della carriera di Aleix

Nel parco chiuso, subito dopo la vittoria e le lacrime, tante lacrime, Aleix ha parlato al telefono con Roberto Colaninno, ripreso dalle telecamere: "Sono felicissimo" si è sentito dirgli.

Poi, durante l'intervista di rito ai tre primi classificati ha interrotto le parole per abbracciare il fratello Pol in diretta: "La pressione per me era tanta perché dal passo che avevo tutti mi dicevano 'vincerai facile', ma non era facile, per me era tutto nuovo là davanti. Poi negli ultimi 4 giri ho girato col mio passo e ho vinto. Siamo anche in testa al campionato, è davvero un sogno!".

La vittoria su Jorge Martin e Alex Rins è il coronamento di un percorso e nell'intervista alla conferenza stampa Espargaro abbraccia fraternamente i due connazionali: sta vivendo la giornata più importante della sua carriera.

La dedica

A chi dedichi questa vittoria?

"In primis ad Aprilia e a Colaninno, a Romano, Massimo e a tutta la gente di Noale. Quando sono arrivato qui c'erano 56 titoli mondiali ma eravamo l'ultima squadra e l'ultima moto. Io ho creduto in questo progetto e adesso siamo qua, una moto in testa al mondiale, un progetto con grande credibilità. Io sono la persona che ci ha creduto di più nel mondo e alla fine come si dice sempre questa volta è vero se lavori forte i sogni si realizzano" 

Possiamo aspettarci un'Aprilia competitiva anche in Texas?

"Al 100%, sto già pensando ad Austin, sto pensando già a fare un telaio più morbido, l'anno scorso abbiamo fatto delle cadute lì. Dobbiamo stare con i piedi per terra e prendere più punti possibili. Però metterei il Texas nella top 3 delle piste più difficili per noi"

Un percorso difficile, tanta sofferenza e anche la voglia di smettere

Quanto è stato difficile questo percorso? Come hai fatto in questi anni a motivarti, a trovare la voglia di fare i risultati?

"È stato molto difficile, ho sofferto molto, non potete sapere quanto. Sinceramente la mia forza è Laura, mia moglie è la mia migliore amica e insieme ci completiamo molto bene. Tre anni fa le ho detto 'Laura, so che questo è un lavoro bello, la mia passione, prendiamo dei soldi ma devo fare un'altra cosa, non sono felice, mi faccio male, cado tanto. E lei mi ha detto 'dai ok, facciamo un'altra cosa, non ti preoccupare'"

Poi cosa è cambiato?

"Con l'arrivo di Massimo Rivola è cambiato tutto, Romano Albesiano ha preso di più la parte tecnica e la RS-GP che vedete adesso è davvero spettacolare. Lì è iniziato a cambiare tutto. Veniamo da molto lontano, Noale ha lavorato molto, io mi sono il papà di questa moto e di questo progetto, lo sento molto mio, sono molto orgoglioso. Vincere è vincere ma farlo con Aprilia non l'aveva mai fatto nessuno, è ancora più bello"

  • Alessandro200958
    Alessandro200958, Mogliano Veneto (TV)

    Da Veneto sono stra contento, Aprilia ha fatto un bel passo in avanti.
    Da osservatore della MotoGP mi chiedo che livello ci sia…
    Mi ripetono da mesi che il livello è stellare, ma vedo andare forte dei piloti che poco hanno combinato nella loro carriera, la cosa mi mette il dubbio che oggi, a vincere, sia davvero la moto viene messa in pista. Questo non perchè il pilota non faccia la differenza, ma perchè non ci sono piloti davvero talentuosi al di fuori di Marquez e Quartararo.

    Non so, vedremo con le gare, ma a me pare che il livello dei piloti non sia nemmeno paragonabile all’era di Stoner, Lorenzo, Pedrosa e Vale. Quartararo ha vinto un mondiale con una moto che era un bidone totale, ha fatto un miracolo, ma davanti aveva piloti che hanno fatto di tutto per perderlo, Marquez infortunato e Pecco con diversi errori.
    Non so, ho qualche dubbio.
  • carlo.caroni
    carlo.caroni, Albavilla (CO)

    un applauso di cuore ad un pilota che ha saputo lavorare sodo senza scene e con ben poco sostegno esterno:e uno a chi ha creduto in lui e nel programma,in primis Massimo Rivola(Ferrari,che sbaglio farselo scappare..ma in realta' e' stata una sua scelta,e comunque un domani chissa'..)che ha grandi meriti,ma anche progettisti,tecnici,proprieta'(sto cambiando idea sul gruppo Colaninno).Bravissimi tutti,e avanti,non finisce qui.
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