MotoGP 2022. GP delle Americhe ad Austin, Fabio Quartararo: “Il problema è noto, bisogna sfruttare i punti forti”
Austin - Il problema è sempre lo stesso: la Yamaha non va in rettilineo. Ma Fabio Quartararo, giustamente, non vuole parlarne. “Il problema c’è, lo sappiamo, ma è inutile continuare a ripetere questa cosa: se lo fai, ti entra in testa e poi tutto si complica”.
Fabio è sostanzialmente soddisfatto della giornata di libere.
“Siamo partiti bene, poi nelle FP2 abbiamo provato qualcosa che non ha funzionato. Ma non siamo messi male: nel “time attack” potevo fare un po’ meglio. Sul passo, Rins sembra quello più efficace (è così, NDA), bisogna fare più giri con la gomma soffice per capire se può tenere tutta la gara. Per il time attack, invece, si possono fare solo due giri”
Com'è l’asfalto?
“Decisamente meglio: nel 2021 era pericoloso, adesso puoi divertirti, spingere al 100%. Diciamo che l’80% delle buche sono state eliminate”
Non parliamo di velocità massima, ma dove riuscite a recuperare i decimi che perdete in rettilineo?
“In parte in frenata, ma dobbiamo sfruttare meglio i nostri punti di forza: abbiamo poco margine. Per essere veramente efficaci non dobbiamo avere nessuno davanti”
Come ti senti fisicamente? Questo è un circuito tosto.
“Per il momento bene, credo di essere a posto, ma è vero che è molto impegnativo per le braccia. Infatti vado a fare tanti massaggi in Clinica Mobile (in passato Fabio ha patito sotto questo aspetto a causa della “sindrome compartimentale”, ma in generale mi sento bene”.
Stai pensando al futuro, la Yamaha è la priorità o no?
“Come ho già detto tante volte, penso solo al presente, non ho tempo per altro. Ci sono delle opzioni, ma vedremo più avanti”
Con gli attuali equilibri in gioco anche le "simpatie" di piloti e moto per determinate piste potrebbero fare una bella differenza.
Valentino Masini