MotoGP 2022. GP di Indonesia a Mandalika, la staccata più forte è alla curva 1
Dopo 25 anni il motomondiale torna in Indonesia. Nel 1996 e nel 1997 le gare furono disputate a Sentul mentre in questo weekend il gran premio è in programma al Pertamina Mandalika Circuit (cosa è Pertamina?).
Secondo i tecnici Brembo che lavorano con i 24 i piloti della classe regina, quello indonesiano rientra fra i circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.
Intanto c'è grande fermento in Indonesia dove i piloti sono stati accolti come veri eroi popolari (la video-cartolina di Manuel Pecino).
Una pista dove si frena poco
Su questo tracciato lo scorso novembre ha già debuttato il Mondiale Superbike per il quale l’indice di difficoltà è 4, cioè superiore alla MotoGP. La pista è molto tortuosa, con una seconda sezione particolarmente veloce, ma il rettilineo più lungo misura appena 507 metri e ciò dovrebbe impedire di superare i 320 km/h.
In 9 delle 17 curve del Pertamina Mandalika Circuit i piloti della MotoGP utilizzano i freni per un totale di 28 secondi al giro, il secondo valore più basso della prima metà del campionato dopo il Sachsenring.
Dalla curva 3 alla curva 9 i piloti MotoGP si servono dei freni solo una volta, alla curva 7 e per meno di 2 secondi, a dimostrazione dell’assenza di grandi staccate in questa sezione. In nessun punto della pista il carico sulla leva del freno supera i 5 kg e di conseguenza il carico totale esercitato da ciascun pilota dalla partenza alla bandiera a scacchi è inferiore agli 8,3 quintali.
La staccata più importante alla curva 1
Meno 201 km/h in 4,4 secondi. Delle 9 frenate del Pertamina Mandalika Circuit 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà e 5 sono light.
La frenata alla prima curva è la più dura del Gran Premio: le MotoGP vi arrivano a 304 km/h e rallentano fino a 103 km/h attraverso un carico sulla leva del freno di 5 kg. Per impostare la curva, i piloti frenano per 4,4 secondi durante i quali percorrono 223 metri con una decelerazione di 1,5.