MotoGP 2022. Le pagelle di Assen: 20 e Lode ai due protagonisti
Pecco Bagnaia voto 10
Ha reagito da campione a un momento difficilissimo. Ha fatto il suo, lo ha fatto al meglio, senza se e senza ma: fosse caduto lui così, i suoi detrattori avrebbero detto che era stato messo sotto pressione da chi era al comando. Quindi, per favore, lasciamo stare: “se Quartararo…” eccetera eccetera. Ha vinto e basta. Buone vacanze.
Marco Bezzecchi 9
Come in Moto3, come in Moto2 dimostra di avere grandissima velocità anche in MotoGP, categoria nella quale ci ha messo meno ad andare forte. Sembra molto lucido, sembra avere molto bene in mano la situazione, sembra sapere quando è il momento di fare qualcosa in più per sfruttare una occasione favorevole. Sembra proprio un gran bel pilota. Debuttante da riferimento.
Maverick Vinales 9
Erano in tantissimi a criticare la scelta di riconfermarlo per altri due anni, ma nelle ultime due gare avrà fatto ricredere molti scettici: piano piano, forse più lentamente del previsto, sta arrivando ad avere in mano l’Aprilia. Manca ancora qualcosa, ma la strada sembra quella giusta. Come umore, è tornato quello delle prime gare del 2017 con la Yamaha. Talento ritrovato: complimenti a Massimo Rivola.
Aleix Espargaro voto 10 e lode
Novanta minuti di applausi per la rimonta, i sorpassi, la carica, la determinazione, la forza mentale, la capacità di non sbagliare. Certe rimonte dalle retrovie le abbiamo viste fare a Valentino Rossi e a Marc Marquez, il doppio sorpasso finale su Binder e Miller vale da solo una stagione intera. Straordinario.
Fabio Quartararo 4
Prima o poi doveva accadere. Continuo a pensare che il suo errore più grande sia stato quello di provare a stare a tutti i costi davanti alla prima curva, anche se era evidente che, questa volta, Bagnaia era arrivato alla piega a destra con un buon vantaggio. Così, invece di guadagnare una posizione, ne ha perse due e trovarsi dietro a Espargaro lo ha costretto a forzare oltre il limite. Ma rimane fortissimo. Solo un po’ più umano.
Brad Binder 7
Forse poteva evitare il sorpasso finale, ma non dimentichiamo che era impegnato nella sfida con Miller. Nel complesso, un fine settimana più che convincente. Osso duro.
Jack Miller 7
Non dimentichiamo che ha dovuto scontare un long lap penalty: senza sarebbe probabilmente finito sul podio. E’ in buona forma e guida bene. Momento positivo.
Jorge Martin 6,5
Bene in prova, bene nei primi giri, poi è costretto a rallentare, ancora non al meglio fisicamente. Ma il momento più difficile sembra superato. Aspetta (e spera) la Ducati rossa…
Joan Mir 6
Niente di che, una prestazione sicuramente non deludente, ma nemmeno esaltante. Le aspettative (perlomeno le mie), sono altre, credo che non sia tranquillo psicologicamente. Campione in ombra.
Miguel Oliveira 5
Il confronto con il compagno di squadra lo vede sempre soccombere.
Alex Rins 6
Anche lui penalizzato fisicamente. Ma nel suo caso si guarda già al futuro: ha fatto bene a scegliere la Honda? Uhhhmmm…
Enea Bastianini 5
Il momento è complicato, come ha detto il suo manager Carletto Pernat le vacanze sono benedette: può tornare forte come prima. Momento negativo.
Takaaki Nakagami 6
Sufficienza perché è il primo pilota Honda al traguardo. Basterà per conservare il posto?
Johann Zarco 4
Un netto passo indietro rispetto ai GP precedenti. Gara da dimenticare.
Fabio Di Giannantonio 5
Continua il suo percorso di crescita, anche tra le difficoltà. Qui un po’ meno efficace, ma ci sta.
Alex Marquez 4
Non è la sua moto, giusto cambiare: con la Ducati può tornare competitivo.
Andrea Dovizioso 4
Una lenta agonia. Non si vedono possibilità di miglioramenti.
Luca Marini 4
La sua gara finisce ancora prima di cominciare, sportellato in partenza da Mir. Doveva però fare meglio in qualifica.
Franco Morbidelli 3
Il peggior fine settimana di sempre: due long lap penalty per due infrazioni commesse nelle prove, quindi la caduta. Difficile capirci qualcosa.
Ducati DesmosediciGP voto 9
Supera, alla grande, anche l’esame di Assen, pista spesso indigesta. Gran moto, niente da dire.
Aprilia RS-GP voto 9,5
Per la rimonta che ha fatto Aleix Espargaro, viene da pensare che fosse però l’Aprilia la moto più competitiva in pista, con una solidità di avantreno incredibile e una velocità nei cambi di direzione da quattro cilindri in linea. Emozionante.
KTM RC16 voto 8,5
A 2”7 dalla vittoria: d’accordo che Bagnaia ha rallentato nel finale, ma la competitività ad Assen c’era. Francesco Guidotti ha detto che il limite è sopratutto in qualifica: effettivamente in gara è spesso competitiva.
Suzuki GSX-RR voto 8
Continuo a pensare che il potenziale sia più alto, che in questo momento il limite siano i piloti, più della moto.
Honda RC213V voto 6
Qui non è sembrata messa così male.
Yamaha M1 voto 5
Se deve rincorrere, emergono tutti i limiti di una moto che per essere competitiva ha bisogno di un pilota in stato di grazia e che non sbagli assolutamente nulla.
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Andrea.Turconi, Rho (MI)Adesso Bagnaia ha pure i detrattori .... adesso dire ha commesso errori significa essere detrattore ... sempre a cercare la zizzagna ... ma guardatevi le gare di moto che siete sempre a cercare e inventare teatrini dietrologie ecc... per creare odiens ... speravo che con il ritiro di Rossi fosse finita sta solfa, ma ci sono le nuvole rosse detrattori e aizzatori di stupidaggini tutto per recuperare quei tifosi di Rossi che di moto non sanno nulla
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Katana05, Reggio nell'Emilia (RE)Ti accorgi che qualcosa non va quando si accende lo scusometro ancor prima che si sollevino i dubbi, che sono li e non li puoi nascondere sotto il tappeto. Pecco ha vinto e di più non poteva fare, quindi bravissimo, ma dietro di lui c'erano tali Bezzecchi e Vinales e far finta che non sia così non cambierà le cose.