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MotoGP 2022. Marc Marquez e la diplopia: Il dottor Costa e Zam [VIDEO]

- La terribile caduta subita da Marquez domenica mattina ha causato il riacutizzarsi del disturbo visivo che lo aveva già afflitto in passato. Che cosa succederà ora? Ne parliamo in diretta con il dottor Claudio Costa alle 18

Dopo la terribile caduta durante il warm-up del GP Indonesia, Marc Marquez, nel viaggio di ritorno verso la Spagna, ha accusato problemi di diplopia, ovvero lo sdoppiamento della vista già patito dall’8 volte campione del mondo nel 2011 e a fine 2021, quando fu costretto a saltare due GP.

Che cosa significa? Cosa aspetta ora il pilota HRC?

Ne parliamo oggi alle 18 con il dottor Claudio Costa. Che non è un oculista, ma conosce molto bene la medicina e soprattutto i piloti.

  • panealpane
    panealpane, Gossolengo (PC)

    Vedremo se è quanto starà fermo questa volta, data la ormai consolidata tendenza di Marquez e della Honda a comunicare al pubblico meno aggiornamenti possibili; se dovesse saltare una o più gare, viene da sé pensare che abbia ormai un punto debole non indifferente, per un pilota da corsa, ovvero che se prende un colpo al capo di una certa entità, si scatena il fenomeno di diplopia in grado di tagliarlo eventualmente fuori dalla corsa al titolo. Vero è che una caduta così, piuttosto rovinosa, stavolta non lesiva più di tanto per il pilota, che si è rialzato sulle sue gambe e non ha riportato (sempre a quanto si sa pubblicamente) una sola frattura, non è prevedibile, ma l'eventualità va' messa in conto per chi fa questo mestiere. Quindi, alla domanda se Marquez può o non può continuare a correre in queste condizioni, per me è no. Ha già dimostrato di essere il più forte del mondo, di essere il pilota che ha meno paura, nonché il più prestazionale in condizioni di misto bagnato/asciutto, cosa altro deve dimostrare?
    La longevità di una carriera in uno sport a rischio piuttosto elevato di impatti fisici come questo, non si sposa con l'osare oltre i limiti di tutti gli altri piloti, e Marquez ha dimostrato di non digerire il concetto di correre 'di conserva', quindi se il fisico non è più integro e lui non riesce a limitare le prestazioni, per me è meglio che si fermi. Non dimentichiamoci che anche in questo caso, nella dinamica di questa caduta, il pilota dopo essere stato disarcionato e proiettato in aria, è ricaduto a terra davanti alla moto, che ha percorso una traiettoria solo leggermente differente rispetto a quella del corpo del pilota; se lo avesse travolto, possiamo tutti immaginare come sarebbe finita.
  • billiballo
    billiballo, Monza (MB)

    scopro solo ora che è un problema di lunga data e che lo ha già costretto a stare fuori nel finale mondiale moto2 2011 regalando il titolo a bradl, non me lo ricordavo proprio. da una parte c'è il precedente dell'intervento che aveva risolto, dall'altra avendo escluso il danno neurologico e constatato solo un problema sulla muscolatura dell'occhio in seguito al trauma cerebrale sembra incoraggiante la possibile risoluzione autonoma una volta sgonfiatosi l'edema oculare. non resta che sperare in una soluzione in tempi rapidi, e che nel frattempo il pilota abbia finalmente trovato lo spunto per riflettere seriamente sul fatto di non essere di gomma
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