MotoGP 2022. Rossi e Petrucci a rischio
Montmelò - La maggior parte delle squadre è ormai a posto, rimangono da definire alcune posizioni, anche molto importanti, come quella di Valentino Rossi e Danilo Petrucci. Per entrambi ci vorrà ancora un po’ di tempo per definire il futuro, anche se, per diversi motivi, entrambi sono a “rischio”. Ecco, comunque, Casa per Casa com’è la situazione dello schieramento di partenza della MotoGP 2022.
Ducati: otto moto
Si sa da tempo, l’ha anticipato venerdì scorso Francesco Guidotti (team manager Pramac) nella diretta fatta con Moto.it, oggi l’hanno addirittura confermato con qualche giro di parole Davide Tardozzi (team manager Ducati) e Massimo Rivola (AD Aprilia Racing): nel 2022 saranno otto le Ducati in pista. Definiti anche i piloti, al di là della mancanza di qualche conferma. Nel dettaglio: team Ducati ufficiale: Pecco Bagnaia (100%) e Jack Miller (100%); team Ducati Pramac: Jorge Martin (100%) e Johann Zarco (100%); team VR46: Luca Marini (95%) e Marco Bezzecchi (90%); team Gresini: Fabio Di Giannantonio (100%) e Enea Bastianini (90%).
Yamaha: incertezza Rossi
L’accordo tra Yamaha e il team Petronas appare solamente una formalità: non sembrano esserci più ostacoli al rinnovo dell’accordo. Piloti. Franco Morbidelli (100%), mentre per l’ufficializzazione del compagno di squadra bisogna aspettare la pausa estiva. Come si sa, tutto è legato a Valentino Rossi: lui vorrebbe continuare, ma i risultati, al momento, sono piuttosto negativi. Difficile pensare di continuare così e nel paddock si dice che il team Petronas stia già lavorando al dopo Rossi, con Jake Dixon prima (e pare unica) scelta per motivi di passaporto: la BT Sport vuole un pilota britannico in MotoGP. Sarebbe una scommessa molto grande: Dixon non ha per il momento ottenuto alcun risultato in Moto2. Previsione: Rossi 20%, Dixon 80%. Confermato il team ufficiale: Fabio Quartararo (100%) e Maverick Vinales (100%).
Ktm: Petrucci a rischio
Quattro Ktm anche nel 2022, tre piloti su quattro già ufficializzati. Rischia molto Danilo Petrucci. Lunedì scorso scadeva l’opzione a favore della Casa austriaca, che per bocca del direttore tecnico Pit Beier ha fatto sapere pubblicamente a Danilo di dargli un altro mese di tempo. I segnali, però, non sono positivi per Petrucci, che solo lunedì proverà nei test il nuovo telaio dato dal GP d’Italia ai piloti della squadra ufficiale e che sembra rappresentare un bel passo in avanti. Situazione: Ktm ufficiale: Brad Binder (100%), Miguel Oliveira (100%); Ktm Tech3: Ramy Gardner (100%), Raul Fernandez (80%), Danilo Petrucci (20%).
Aprilia: Dovizioso, Roberts, Petrucci per un posto
Sfumata la possibilità di schierare altre due moto in una squadra satellite, perché il team Gresini ha scelto Ducati (“Evidentemente la nostra moto non è ancora appetibile, dobbiamo crescere”, ha commentato amaro ai microfoni di Sky, l’amministratore delegato Massimo Rivola), rimane da definire il compagno di squadra di Aleix Espargaro (100%). Si giocano il posto tre piloti: Andrea Dovizioso (50%); Joe Roberts (30%); Danilo Petrucci (20%).
Honda: tutti hanno un contratto
In Casa Honda, tutti i piloti attuali hanno il contratto anche per il 2022. L’unica sorpresa potrebbe essere un clamoroso ritorno di Alex Marquez nel team ufficiale, con Pol Espargaro da Lucio Cecchinello: pare - ma è tutto da confermare - che se a fine stagione Alex dovesse essere davanti a Pol in classifica generale, allora da contratto ci potrebbe essere lo scambio. Ma è una eventualità molto remota. Quindi: Honda-HRC: Marc Marquez e Pol Espargaro; Honda-LCR: Alex Marquez e Takaaki Nakagami.
Suzuki: Mir e Rins
Contratti già firmati nel 2020 anche per Joan Mir e Alex Rins. Rinviata, ancora una volta, la possibilità di avere una squadra satellite.
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mael56, Baiso (RE)l'importante è che Rossi smetta di correre e che col suo Team in GP continui il lavoro che sta facendo con gli altri e l'Accademy ... e fossi in lui farei l'annuncio il prima possibile tanto da togliersi da questa posizione assurda di Pilota che " forse " dovrebbe portare via le moto al Team per cui corre, anche basta grazie ...
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billiballo, Monza (MB)quest'anno tanti italiani ma almeno 3 di troppo, che non meritano la sella la prossima stagione e sono prorpio rossi petrucci e savadori, tutti e 3 perennemente inconsistenti, sempre nettamente più lenti dei compagni di squadra e soprattutto nessuno dei 3 fa pensare a margini di miglioramento. per il resto lodevole l'impegno che ducati mette nelle corse, ma 8 moto sono a mio avviso troppe, c è il rischio che si perda interesse, i campionati monomarca non piacciono a nessuno e diventa più difficile competere con una moto che ha quella quantità di dati da cui usufruire importanti indicazioni e implementarne ancor più lo sviluppo