L'INTERVISTA

MotoGP 2022. Test di Mandalika, Day 3. Fabio Quartararo: “Sono al limite, non posso fare di più”

- Fabio è velocissimo, ma appare piuttosto stizzito: “Per quanto mi riguarda, sono pronto al 100%, spingo fortissimo ogni volta che entro in pista. Ma non c’è più margine per migliorare la moto, più di così non si può fare”. Sulla pista: “Il problema sono i sassi sollevati dalle gomme”
MotoGP 2022. Test di Mandalika, Day 3. Fabio Quartararo: “Sono al limite, non posso fare di più”

Oggi come nei giorni precedenti: Fabio Quartararo è velocissimo. Ma non si può certo dire che sia soddisfatto.

“Questa mattina ho fatto dei buoni tempi, ma non ero soddisfatto: le sensazioni sono decisamente migliorate nel pomeriggio. Ma siamo al limite ovunque, mi aspettavo un po’ meglio. In Qatar sarà un’altra storia, ma dal mio punto di vista sono pronto al 100%”.

Quando dici che siete al limite ovunque, cosa intendi?

Non c’è più spazio per migliorare la moto, non si può andare più forte. Yamaha deve fare qualcosa, io sono al limite, spingo fortissimo ogni volta che entro in pista.

Hai fatto una simulazione gara?

Sì, ma non potendo usare la soffice, perché quella che c’è qui non sarà quella del GP (in questa intervista di Manuel Pecino a Piero Taramasso è spiegato tutto, nda). Quindi ho usato la media ed è stato come un incubo, anche se sono contento del passo che ho tenuto. Poi, quando ho montato la soffice, tutto è diventato più semplice, il mio passo è migliorato di mezzo secondo. Abbiamo fatto un grande lavoro di adattamento della moto, nel pomeriggio siamo sicuramente migliorati.

La pista è sicura per il GP?

Il circuito è uno dei più belli in assoluto e anche gli spazi di fuga sono ottimi. Il problema sono i sassi che vengono sollevati dalle gomme, in particolare tra la curva 1 e la 7: è un disastro. Sono stato dietro a Franco (Morbidelli, nda) ed era impossibile, figuriamoci con tutte le moto in pista. Il problema da risolvere è questo”.

  • Travis Bickle
    Travis Bickle, Terni (TR)

    La mancanza di uno sviluppo tecnico significativo da parte di una casa costruttrice storica come Yamaha è per me inspiegabile. Sono ormai diversi anni che sentiamo i piloti lamentarsi e l'inferiorità del motore è sotto gli occhi di tutti. La vittoria del mondiale piloti dello scorso anno, secondo me, non ha fatto altro che peggiorare le cose, poiché dà ragione a chi in casa Yamaha è riluttante all'idea di una rivoluzione tecnica. Detto questo, non sono d'accordo con chi dice che Quartararo ha fatto bene a non rinnovare il contratto; per me lui è il classico pilota Yamaha e col suo stile di guida non troverebbe fortuna su altre selle - o comunque impiegherebbe molto tempo ad adattarsi.
  • fabiobrutale.66
    fabiobrutale.66, Casalbuttano ed Uniti (CR)

    Fossi il lui,adesso che ha il coltello dalla parte del manico firmerei un ricco contratto per i prossimi due anni con Yamaha...è giovane e il momento per cercare un cambio moto arriverà anche in futuro.
    Nei primi tre il classifica ci arriva comunque
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