Regolamenti

MotoGP 2022: vietati gli abbassatori "dinamici" a partire dal 2023

- La Grand Prix Commission ha bocciato la soluzione Ducati
MotoGP 2022: vietati gli abbassatori dinamici a partire dal 2023

Come ampiamente previsto, il fronte comune creato da Honda, Yamaha, Suzuki, Aprilia e KTM ha fatto sì che la Federazione, dopo una riunione tenutasi dopo il Gran Premio di Lusail, abbia "bocciato" rapidamente la nuova soluzione studiata investendo tempo e risorse da parte di Ducati nonostante la sua regolarità - è infatti ammessa per la stagione 2022 - a partire dal prossimo anno.

La decisione naturalmente riguarda soltanto la soluzione che riguarda la sospensione anteriore utilizzabile in maniera dinamica, ovvero con la moto in movimento: di fatto, quel sistema "prenotabile" che ha appunto debuttato quest'anno nei test di Sepang. Gli abbassatori che agiscono sulla ruota posteriore, o che modificano l'altezza dell'avantreno per la partenza sono infatti permessi esplicitamente.

Il comunicato FIM recita infatti "I dispositivi che agiscono solamente una volta, alla partenza della gara (ovvero gli holeshot device) sono ammessi. La decisione del Direttore Tecnico sarà inappellabile nello stabilire cosa costituisce un dispositivo che varia l'altezza dell'avantreno."

Pur essendo d'accordo con i piloti quando sostengono che ormai le azioni da compiere sono decisamente troppe, il regolamento sempre più restrittivo - come ha più volte sottolineato il nostro ingegner Bernardelle ma anche Paolo Ciabatti, evidentemente parte in causa - sta forse limitando un po' troppo la libertà dei progettisti, appiattendo il panorama tecnico. In una categoria che dovrebbe rappresentare il non plus ultra delle competizioni a due ruote, forse si sta esagerando in nome dell'equilibrio e dello spettacolo.

  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    Trovo questa decisione scandalosa dal punto di vista sportivo, prima ancora che da quello razionale. Allora dal prossimo anno dovrebbero togliere anche le valvole pneumatiche, che dal punto di vista dei costi di installazione e manutenzione sono ingiustificabili e che per questo motivo nella produzione di serie non troveranno MAI applicazione. Mi pare davvero un intervento scomposto e vile, spiegabile solo con l'incapacità degli altri costruttori di proporre soluzioni nuove e valide.

    Una scelta e una posizione completamente contro lo spirito delle competizioni motociclistiche e rappresentativo della filosofia antisportiva che anima Honda (ma già si sapeva), Yamaha (degna compare), KTM (che mi sorprende in negativo), Suzuki e Aprilia.

    Davvero, spero in un'azione forte da parte di Ducati su molte soluzioni a questo punto ideologicamente discutibili, presenti sulle moto avversarie.
  • nnavaho
    nnavaho, Barzago (LC)

    Era ora, dovrebbero vietare anche le ali, liberalizzare il frazionamento e togliere il GPS dalle moto, inizino un po' a costruire moto e abbandonino i giocattoli
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