MotoGP 2023. Alex Rins parla di Honda: "Il supporto che mi hanno dato non è lo stesso di Suzuki"
Su crash.net il giornalista Peter McLaren ha riportato alcune interessanti dichiarazioni di Alex Rins, il pilota attualmente ancora infortunato, ma grande protagonista del mercato con il suo passaggio, nel 2024, in Yamaha ufficiale.
A quanto si è capito Rins non ha gradito più di tanto l'esperienza in un team satellite, seppure il suo contratto non era con LCR ma direttamente con Honda.
Lo spagnolo classe 1995 aveva inserito una clausola che gli permetteva di liberarsi senza vincoli in caso di chiamata di un altro team ufficiale: questa chiamata è arrivata da Yamaha Factory. Parlando della scelta di cambiare moto Rins ha detto che "non è stato così difficile" decidere di passare sulla M1 nel 2024.
L'anno scorso, dopo l'addio di Suzuki Rins aveva sul tavolo le offerte di Gresini Ducati e RNF Aprilia, ma ha scelto la Honda perché il contratto era direttamente con HRC e gli era stato promesso un trattamento pari ai due piloti ufficiali, o quasi. A far arrabbiare Rins è stato un telaio (quello Kalex) che i piloti ufficiali hanno potuto provare e lui no.
Quindi il passaggio in Yamaha non è stato così doloroso: "Onestamente non voglio dire che sia stato così difficile prendere la decisione, ma non è stato facile lasciare LCR, diciamo così - ha spiegato Rins -. Il mio contratto con la Honda è ufficiale ma il supporto non era lo stesso che avevo, ad esempio, con la Suzuki".
Sul rapporto con il team LCR: "Non è stato facile lasciare loro, perché mi sento molto bene nella squadra e Lucio è una persona fantastica". Parole confermate anche dalla presenza dello stesso Cecchinello al matrimonio di Rins, avvenuto poche settimane fa.
Sulla situazione difficili delle Case giapponesi Rins ha detto: "È vero che in questo momento i due costruttori giapponesi sono in svantaggio. Dai risultati si vede che la Honda sta soffrendo più della Yamaha. Ma stanno sicuramente lavorando per migliorare".
finché non cacciano Puig a pedate, Honda non ha speranze di risollevarsi!
Una gestione piloti scandalosa, derivante delle ingerenze della copia bassotti, che sembra avere il monopolio assoluto all'interno di HRC
D'altronde mm è stato chiarissimo, e nel suo libro, che non ho comprato, spiega benissimo il trattamento che riserva ai compagni di marca.
Rinunciando a migliorare la moto, pur di metterli in difficoltà, e costringerli poi ad incappare in gravi infortuni...
Strategia che ha pagato, certo, fintanto gli europei non hanno colmato il gap:
adesso che si ritrovano ad inseguire, i risultati di tale "metodo di lavoro" sono ben evidenti, e sotto gli occhi di tutti.
L'unico pilota veloce e vincente, e che non si lamenta in continuo della moto, hanno fatto di tutto per scacciarlo, disgustandolo in ogni modo possibile e immaginabile!
E al suo posto, invece di ingaggiare un giovane talento emergente, han messo il pilota che riesce ad essere un mediocre perfino sulla Ducati ufficiale...che magari verrà buono per lo sviluppo, ma in ottica risultati darà ben poche soddisfazioni a Cecchinello.