l'intervista

MotoGP 2023. Antonio Jimenez: “Aleix mi ha detto prima della gara che avrebbe vinto”

- Il capotecnico di Aleix Espargaro è stato ospite della diretta #4chiacchierecon… Naturalmente si parla del pilota spagnolo e della sua splendida e meritata vittoria con Aprilia a Silverstone: Antonio descrive nel dettaglio Aleix e ripercorre quanto successo nella prima parte di stagione
MotoGP 2023. Antonio Jimenez: “Aleix mi ha detto prima della gara che avrebbe vinto”

Giusto celebrare il successo di Aleix Espargaro e Aprilia: a Silverstone è arrivata la seconda vittoria in MotoGP per il pilota spagnolo e per la Casa di Noale. In diretta con gli appassionati, il capotecnico Antonio Jimenez ha raccontato, come sempre, un sacco di cose interessanti.

“Aleix è un pilota che ha devozione, cuore, passione: corre per la sua famiglia. E’ incredibile. E’ molto impulsivo, ti fa vedere che ha voglia, corre perché gli piace: non dà mai il 90%, dà sempre il 100%, tutto quello che ha. E’ il quinto anno che sono con lui, non ho mai percepito un momento di debolezza, nemmeno quando si spacca le ossa, come era successo nel 2022 quando proprio a Silverstone corse con il tallone rotto. Non si lamenta mai: dopo 35 anni, posso dire che è uno dei piloti più bravi che ho avuto nella mia carriera. E’ facile lavorare con uno come lui: è sempre chiaro. Lui si fida molto di chi è con lui e non è una cosa comune tra i piloti. Gli dico: prova questo e dai gas. Lui sale sulla moto e lo fa, altri non si fidano”.

Espargaro conquista gli appassionati perché anche quando critica la moto, lo fa in maniera costruttiva, non per cercare una scusa. E’ così? Jimenez conferma.

Lui non ha filtro, dice esattamente quello che pensa, ma è così come la vedi tu, è sempre costruttivo. Se l’Aprilia è cresciuta così tanto, molto del merito è di Aleix.

Perché continua a essere il punto di riferimento di Aprilia? Antonio non ha dubbi.

Lui è un gran pilota: venerdì a Silverstone, a 34 anni, dopo cinque settimane senza salire in moto, ha dato 0”6 a tutti. E’ fortissimo e ha una gran voglia di fare bene.

Il capo tecnico spiega la vittoria di Silverstone.

Era molto convinto. Facciamo un riassunto di cosa è successo in Gran Bretagna. Venerdì primo con vantaggio; sabato piove, situazione non ottimale per noi: parte dalla quarta fila, 12esimo e finisce quinto, lottando per il quarto posto e vicino al podio; domenica con l’asciutto era convinto: mi ha detto prima della gara che avrebbe vinto. Aveva la velocità e la moto perfettamente a punto: è stato molto bravo, soprattutto quando è iniziato a piovere. Lui è molto efficace nei sorpassi ad alta velocità, ha un gran inserimento con poco freno o in chiusura di gas. E’ partito 12esimo e ha vinto: solo Bezzecchi è caduto davanti a lui, tutti gli altri li ha passati, battagliando con tanti rivali.

Il limite sembra essere la mancanza di costanza, ma il capo tecnico dell’Aprilia ha un’altra teoria.

“iù che alti e bassi, direi che abbiamo iniziato male la stagione, soprattutto nelle gare extra europee: da Jerez in poi abbiamo iniziato a fare punti, abbiamo fatto quarto a Le Mans, siamo stati veloci al Mugello, poi è arrivato il podio ad Assen. Quel risultato ci ha dato motivazione e abbiamo vinto a Silverstone; adesso si va in Austria, pista più favorevole a Ducati, ma siamo molto fiduciosi.

E il rapporto con Maverick Viñales com’è e come è cambiato?

Sono due piloti molto diversi, ma dentro al box se c’è la necessità di discutere di qualcosa della moto lo fanno e collaborano. Aleix ha un orgoglio incredibile, è stato battezzato come il “Capitano” dell’Aprilia e vuole dimostrare che è sempre così, non ci sta a stare dietro. Tra loro la rivalità è positiva: Maverick è più forte in alcuni punti, ma sono due piloti con una guida molto diversa. Espargaro ha uno stile vecchia maniera, dell’epoca di Valentino Rossi, mentre Vinales si sporge molto di più dalla moto.

Sulla crisi delle Case giapponesi.

Non capisco come mai Honda non riesca a ritrovare competitività: quando c’erano i motori 2T risolvevano gli eventuali problemi in un attimo. Per quanto riguarda Yamaha non so cosa dire: è un po’ preoccupante, il campionato ha bisogno di loro.

Antonio Jimenez ha un sogno.

Mi piacerebbe tantissimo vincere a Misano, per noi sarebbe qualcosa di incredibile.

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