Si dice: in MotoGP è diventato difficilissimo superare. Eppure, a Le Mans ci sono stati più sorpassi in MotoGP che in Moto3 e dall’inizio della stagione i contatti tra i piloti si sono moltiplicati. E’ vero che si disputa una (mezza) gara in più in MotoGP rispetto alle altre categorie, ma colpisce come il primato delle cadute dall’inizio dell’anno sia stato registrato nei primi cinque GP proprio nella massima cilindrata, con un numero di scivolate nettamente superiore a quelle di Moto2 e Moto3. Cosa sta succedendo? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Jimenez, da cinque anni a fianco di Aleix Espargaro nel box Aprilia, da 30 anni nel motomondiale tra 250, 500, MotoGP.

“Qualcosa di grosso sta succedendo. E’ cambiato il formato: sicuramente per gli appassionati è molto bello avere una gara in più, ma diventa sempre più difficile sistemare la moto. Non c’è più il tempo di lavorare, il pilota vuole subito la moto a posto, pensa solo a stare nei primi dieci nelle libere. Il pilota è molto più teso rispetto al passato. Non avere più la FP4, il turno di libere che si effettuava alla stessa ora della gara, è una grave perdita: bisogna cambiare qualcosa nel formato, non c’è tempo di lavorare”.

L’analisi di Jimenez è molto precisa e dettagliata: nel podcast tanti i punti su cui ragionare. E il warm up di 10 minuti? Il tecnico dell’Aprilia dice chiaramente la sua opinione.

E i sorpassi? “Molto forzati e si rischia più che in passato”.

Con Jimenez si parla anche di aerodinamica, pressione gomma anteriore e, naturalmente, di Aprilia: “Abbiamo una moto buonissima, due piloti fortissimi: al Mugello nel 2022 abbiamo fatto prima fila e terzo. Se l’abbiamo fatto l’anno scorso, lo possiamo fare a maggior ragione nel 2023, è una pista a noi favorevole. Non vedo l’ora di essere lì”

Tutte le considerazioni di Antonio Jimenez nel 115esimo episodio di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 21 maggio. 

Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas