MotoGP 2023. Fabio Quartararo: “Yamaha attenta, non ci sarà una seconda opportunità”
ll campione del mondo 2021, dopo la fallimentare gara di Silverstone, non perdona. In una intervista concessa ad Autosport, Fabio è molto duro con la Yamaha: il francese non è disposto a concedere alla casa di Iwata altre possibilità. O gli danno la moto che vuole, minaccia, o se ne va.
Si fatica a ricordare che soltanto un anno fa Quartararo guidava la classifica del campionato prima di cedere il titolo a Bagnaia e alla Ducati. Ora sembra proprio che con la Yamaha abbia esaurito la pazienza: per il test di Misano vuole una risposta precisa. E il pilota numero 20 è pure molto duro nella scelta delle parole.
"Nei test di Misano voglio avere le prove. Hanno un mese. La Yamaha mi promette cose da tre anni in un documento PDF di 10 pagine, di cui nove e mezzo non rispettate. Non voglio più vedere cose scritte, quello che voglio vedere è la moto di Misano, perché sarà al 95% quella che correrà nel 2024. Lì si vedrà se la Yamaha mi vorrà davvero per il futuro”.
Una vera e propria sfida, anche se poi Fabio ammette che la sua preferenza è quella di rimanere con la casa giapponese.
"Yamaha è la priorità perché è il marchio che mi ha portato in MotoGP, mi fido di Yamaha e gli ho dato una possibilità, ma non ce ne sarà una seconda".
Il sito di Dorna sottolinea che Quartararo si è separato dal manager storico Eric Mahe, per poi costituire la sua società di gestione, FQ20.
“Ora mi sento molto più libero. Ho persone a casa - assicura Fabio - che si occupano della parte legale e della parte economica”.
Poi le magagne arrivano, perchè non puoi sempre pensare che il pilota ci metta una pezza. La poteva mettere 10 anni fa, ma oggi, che le moto sono tecnicamente superiori alla possibilità umana è impossibile.
Yamaha deve cambiare approccio e cambiare concetto di moto, siamo in un’epoca nella quale si guida di posteriore, il 4 in linea non riesce a dare carico al posteriore e ha dei limiti di potenza massima. Basta guardare le foto di Aprilia per notare quando il motore sia lontano dalla forcella, o almeno così sembra.
Purtroppo Yamaha e Honda si sono appoggiati e seduti sui miracoli di Marc e Fabio, ma a lungo andare la giostra non funziona.
Negli ultimi 10 anni il mezzo è diventato essenziale, basti guardare in quale condizione siano Marquez e Quartararo e quando sia in pompa Espargaró che non è mai stato nulla di che.
Valentino Masini