MotoGP 2023. Franco Morbidelli: "L'Academy è il riferimento in Italia, ha prodotto tanti campioni"
Il più atteso tra i piloti che cambiano moto, ma anche in generale, è Marc Marquez. Ma sul podio dei più attesi c’è sicuramente anche Franco Morbidelli.
Il pilota classe 1994 ha parlato in un’intervista a bikeindia.in analizzando molti aspetti del passato, presente e futuro.
Su Yamaha: “I problemi sono stati simili a quelli dell'anno scorso” ha detto Morbidelli sottolineando che Quartararo “l’anno scorso è riuscito a superare i punti deboli del pacchetto, ma quest’anno non è stato così”.
L’avventura in Yamaha è stato comunque “un viaggio meraviglioso, le persone e l'atmosfera nella squadra sono fantastiche. Mi sono sempre sentito supportato da ogni persona della squadra, è una squadra d'élite". Una dichiarazione che arriva comunque alla fine di un periodo duro durato due anni in cui i sorrisi di Morbidelli sono stati molto pochi.
Morbidelli ha poi fatto un complimento ai piloti KTM ma soprattutto alle moto austriache dicendo che hanno uno “stile bellissimo ed è molto, molto difficile riuscirci in MotoGP. Forse dovrebbero produrre più moto che richiedono quel tipo di stile di guida".
Sull’arrivo in Ducati: “Sono emozionato” e sui due compagni della VR46 che troverà in Ducati: “Adesso potremo parlare la stessa lingua quando ci alleniamo”.
Morbidelli ha lodato l’Academy: “Ci sono tante cose che la rendono grande. Siamo il riferimento in Italia. L’Academy ha saputo produrre tanti campioni, tanti grandi piloti”.
Al momento l’Academy ha prodotto due campioni del mondo (Bagnaia e Morbidelli) e tre piloti capaci di vincere GP in MotoGP: sempre loro due più Bezzecchi, oltre a un vicecampione di Moto2 (Marini).
Nella storia del motociclismo mai nessuno si è messo in gioco come ha fatto Valentino Rossi con i giovani.
Rossi con l’Academy ha fatto qualcosa di eccezionale, unico e mai visto prima.
Nel frattempo aspettiamo gli altri grandi campioni non pervenuti???