MotoGP 2023. GP della Malesia. Enea Bastianini, che trionfo. Pecco Bagnaia sul podio, +14 su Jorge Martin
Sepang - Ultimo in qualifica in Thailandia, sul gradino più alto del podio due settimane dopo in Malesia. Sembrava in grandissima difficoltà - tanto da essere messo in discussione per la squadra ufficiale -, Enea Bastianini ha trovato dentro di sé la forza di reagire, grazie a un cambiamento tecnico che per certi versi può essere accostato al famoso serbatoio di Jorge Lorenzo nel 2018: il serbatoio di Bastianini è il freno posteriore con comando a pollice.
“Non l’ho montato prima perché sono uno zuccone, ma su questa moto fa una grande differenza” aveva detto ieri Enea, tornato imbattibile in frenata e in ingresso curva, dove nel 2022 faceva la differenza e dove nel 2023 è diventato vulnerabile. A Sepang, però, ecco l’ultimo tentativo, l’utilizzo del freno posteriore con la leva al manubrio da azionare con il pollice sinistro.
La MotoGP di oggi è questa: basta pochissimo per cambiare la situazione, per passare da ultimo a primo. Soprattutto se sei un pilota di altissimo livello e di grandi qualità come lo è Bastianini, che diventa così il quinto pilota Ducati a vincere la domenica, il sesto se si aggiungono alla statistica anche i successi di Marquez nella sprint. “Sono tornato? Speriamo” sorrideva ieri Enea. Adesso si può togliere il punto interrogativo: Bastianini è tornato.
Alex Marquez, altra bella gara
Dopo la vittoria, per distacco, di ieri, ci si aspettava un Alex Marquez molto competitivo e lo è stato, unico che in qualche modo ha resistito alla supremazia e alla velocità di Bastianini.
Alex è partito forte, per qualche giro è rimasto attaccato al rivale, poi ha dovuto arrendersi all’evidenza: il suo è comunque un secondo posto di valore.
Bagnaia, due giri a fuoco con Martin
Tra il terzo e il quarto giro abbiamo visto l’unica sfida veramente esaltante del GP: Francesco Bagnaia e Jorge Martin, in terza e quarta posizione, si sono superati quattro volte - due al terzo e due al quarto giro - con Pecco che ha dato dimostrazione, una volta di più, di grandissimo carattere da parte del campione del mondo.
Entrambi volevano stare davanti, forse anche per la questione della temperatura e della pressione della gomma: ci è riuscito Pecco, di forza, di coraggio, di determinazione. Bravo. I due avevano avuto anche un incontro ravvicinato già alla prima curva dopo la partenza: entrambi volevano stare davanti, entrambi sono finiti lunghi, consentendo così a Bastianini di prendere subito il comando. Perso di fatto la sfida per il terzo posto, è finito lì il GP di Martin, che ha cominciato a perdere, fino ad attestarsi a 1”5 di distacco dal rivale per il titolo. Jorge qui è stato meno esplosivo del solito, rallentato anche da una inevitabile pressione.
Rimango della mia idea: Bagnaia è più completo di Martin. Ma non è finita.
Quartararo e Morbidelli da applausi
In questa stagione così difficile, è anomalo vedere la Yamaha come la migliore dopo la Ducati: oggi sono andati forte sia Fabio Quartararo, quinto, sia Franco Morbidelli settimo.
Bella gara, anche perché entrambi sono riusciti a fare dei sorpassi, con una M1 decisamente più in palla rispetto ad altre gare. Qui si è vista una Yamaha nettamente più forte di una Honda imbarazzante, con Marc Marquez 13esimo a 27”079, che significa ben più di un secondo al giro più lento di chi ha vinto.
Per Luca Marini non sarà facile con quella moto. Pensando alla gara di Marquez e a quella di Morbidelli, viene un po’ di rabbia a pensare a quanto successo in QP: se Franco fosse riuscito a fare un giro buono senza il “cinema” con Marc, avrebbe potuto partire più avanti e fare una gara ancora migliore.
KTM si salva con Miller, Aprilia affonda
La Casa austriaca, per una volta, si affida a Jack Miller per conquistare un ottavo posto di poco valore, mentre Brad Binder è caduto quasi subito.
Sparita l’Aprilia, come spesso accade nelle gare extraeuropee. Perché accade? Lo spiega l’amministratore delegato di Aprilia Racing Massimo Rivola, ospite della 139esima puntata di #atuttogas, il podcast online su Moto.it.
Bautista ultimo
Alvaro Bautista ha chiuso all’ultimo posto il suo ritorno in MotoGP, alle spalle anche di Iker Lecuona. Lecuona in SBK è molto più lento di Bautista, eppure qui è quasi sempre stato più veloce.
Perché? Perché Lecuona ha già fatto delle gare in MotoGP e con le Michelin: fa una grande differenza.
Vedo che qua sono in tanti a osannare J Martin, pilota fortissimo, e altrettanti a dirne di ogni a Bagnaia, dimenticando che fino a Barcellona Pecco ha dominato in lungo e in largo, a suon di pole, record della pista e di vittorie perentorie. Poi, a Barcellona appunto, Pecco ha avuto un incidente come se ne vedono pochi, per fortuna, e solo un miracolo ha evitato che finisse in tragedia. Un incidente del genere destabilizzerebbe qualsiasi pilota e Bagnaia comunque piano piano ha risalito la china, è sempre sul podio ed è anche tornato a vincere, e soprattutto ha abbandonato la testa del mondiale solo per 24 ore a favore di Martin che durante la stagione è cresciuto tantissimo. Continuate pure a criticarlo, ma si sta giocando il mondiale fino in fondo contro un avversario tostissimo, nonostante il bruttissimo incidente. FORZA PECCO!!!