MotoGP 2023. GP di Germania. Jorge Martin vince il monomarca Ducati
Sachsenring - Jorge Martin primo, Pecco Bagnaia secondo fino al ventesimo giro. Tra i due, un distacco tra 0”2 e 0”6. Poi: Bagnaia primo, Martin secondo fino al 23esimo giro. Tra i due, mai più di un decimo di distacco.
Poi, al 24esimo passaggio, ecco l’attacco definitivo di Martin, sempre alla curva 12, esattamente come era successo negli altri sorpassi tra i due. Ma Pecco dietro non molla, rimane lì, anche lui a un decimo.
All’ultima curva del 29esimo e penultimo passaggio, Bagnaia è vicinissimo, cerco un piccolo spazio che non c’è, la sua gomma anteriore sfiora, tocca la posteriore di Martin. Si arriva sul traguardo con i due separati di 0”317, di fatto per il campione del mondo non c’è più la possibilità di replicare, anche se non si dà per vinto, recupera, ricuce, fino a giocarsela in volata.
Che bella gara, che due piloti straordinari, che spettacolo. I due sono anche primo e secondo in campionato, con Bagnaia primo con 160 punti e Martin secondo a 16 lunghezze. Il GP di Germania promuove Martin come il rivale principale di Bagnaia, ma a ogni GP cambia tutto. L’unica certezza rimane Bagnaia costantemente lì a giocarsela.
Monomarca Ducati
Al terzo posto c’era Brad Binder fino al 19esimo giro, quando forse un problema tecnico o un cambio marcia sbagliato ha fatto finire fuori pista il pilota della KTM, che era insidiato da vicino da Johann Zarco, quindi meritatamente terzo.
Al quarto Marco Bezzecchi, condizionato da un inizio complicato: poi una buona rimonta e un quarto posto che lo proietta a 126 punti in classifica generale.
Ottavo Enea Bastianini, che continua il suo recupero fisico, nono Fabio Di Giannatonio: è la sua migliore gara della stagione, ma difficilmente riuscirà a mantenere il suo posto nel team Gresini. Ducati, quindi, piazza otto moto ai primi nove posti sulla pista dove in passato aveva vinto solo con Casey Stoner.
Siamo al dominio assoluto. E per la prima volta nella storia, Ducati mette cinque moto ai primi cinque posti. Bravissimi!
Miller, il solito Miller
Tradizionale gara di Jack Miller: impeccabile al via, primo, poi sbaglia alla curva 11 e viene infilato da Bagnaia e Martin, quindi perde posizioni, retrocede, fino a stabilizzarsi al sesto posto (era settimo prima della caduta del compagno di squadra). KTM è l’unica Casa che prova a tenere il passo della Ducati: in questo momento è ancora inferiore, ma non è nemmeno così lontana.
Aprilia, altra gara da dimenticare
In Casa Aprilia, il primo al traguardo è Miguel Oliveira (protagonista del 118esimo ep. Del podcast #atuttogas), decimo staccato di 19”648: la sensazione è che, quando sarà finalmente a posto fisicamente, potrà essere uno di quelli che si giocano le prime cinque posizioni. Forse qualche problema per Aleix Espargaro, che dopo essere stato a lungo ottavo, nono, è sprofondato in 16esima posizione al traguardo.
Morbidelli batte Quartararo
La coppa Yamaha, questa volta, è stata vinta da Franco Morbidelli, 12esimo al traguardo con 2”168 di vantaggio di Fabio Quartararo, 13esimo. Franco si impegna, continua a dare il massimo, facendo di tutto per provare a guadagnarsi la riconferma, ipotesi non così improbabile.
Certo, che tristezza vedere due piloti lottare per prendere qualche punto. E certo non può essere consolante essere arrivati davanti all’unica Honda in pista, quella di Takaaki Nakagami, 14esimo.
Più che la moto pericolosa sarà forse che i suoi piloti sono portati a forzare per recuperare quello che perdono in trazione?
E che MM voglia imitare Stoner azzerando quasi i controlli per avere più trazione ma di Stoner gli manchi il Manico e la sensibilità????
Vediamo se Max grafomane ha qualche buona idea in proposito.
Troppo di qua, troppo di la, troppo di su, troppo di giù, i tuoi commenti sono delle perle di saggezza...