MotoGP 2023. Honda cambia tante pedine nel team tecnico

- Takeo Yokoyama lascia la MotoGP e ci sono tante novità nello staff dei piloti. Con Joan Mir arriva come capotecnico Giacomo Guidotti, Ramon Aurin passa a dirigere il test team. Alla LCR saranno Bourguignon a seguire Alex Rins e Nohles con Nakagami
MotoGP 2023. Honda cambia tante pedine nel team tecnico

Secondo le anticipazioni apparse su Autosport, Honda cambia molte pedine nella sua struttura tecnica per il 2023. Dopo un anno ben al di sotto delle aspettative, senza vittorie per la seconda volta nelle ultime tre stagioni, era probabilmente inevitabile dare una scossa allo staff.

E’ confermato innanzi tutto che Takeo Yokoyama lascerà il team della MotoGP, come del resto da mesi si vociferava, per assumere un nuovo ruolo nella sede centrale Honda di Tokyo. Al vertice Tetsushiro Kuwata continuerà a ricoprire il ruolo di direttore generale di Honda Racing Corporation, sotto la presidenza del confermato Shinya Wakabayashi. Infine Shinichi Kokubu torna in MotoGP, dopo un anno sabbatico, con la carica di project manager.

Cambiano anche i responsabili tecnici. A capo del test team va Ramon Aurin, veterano ingegnere della Honda che lavorò con Pedrosa, Dovi, Lorenzo e ha seguito nel 2022 Pol Espargaro. Pareva naturale che Aurin dovesse finire con Joan Mir, ma la Honda ritiene che il test team abbia sempre maggiore importanza con la riduzione dei test e la parallela necessità di prendere in fretta nuove direzioni di sviluppo.

Chi sarà dunque il direttore tecnico del neo acquisto Mir? Secondo la testata inglese sarà il nostro Giacomo Guidotti. E Santi Hernadez resterà naturalmente di fianco a Marc Marquez.

Alex Rins, che come Mir dalla Suzuki arriva in Honda, troverà alla LCR Christophe Bourguignon che lavorava con Alex Marquez. Nel team Cecchinello viene spostato l'ex pilota Klaus Nohles: ha lavorato per il test team Honda MotoGP negli ultimi tre anni e ora assume il ruolo di capotecnico di Nakagami.

  • Diabolik93
    Diabolik93, Ravenna (RA)

    A me interessa per prima cosa che facciano una moto che non sia orribile come Ducati, anche a costo di non vincere, in questa foto inguardabile, poi chiaro io non sono nessuno, ma anche loro se non li guida una Cometa nello sviluppo siamo molto indietro. Auguri.
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