MotoGP 2023. La notizia in prima fila. Honda e Yamaha vanno aiutate? No! [VIDEO]
#lanotiziainprimafila Quello che una volta era una eccezione, adesso è la regola: davanti a tutti c’è Ducati, poi Aprilia e KTM, o KTM e Aprilia a seconda delle circostanze, infine, molto staccate, Honda e Yamaha, costantemente in fondo alla classifica.
Una mancanza di competitività delle Case giapponesi che, ovviamente, non fa bene al campionato: tutti gli appassionati sognano cinque costruttori in grado di vincere ogni GP. Ma le Case europee stanno monopolizzando podi e successi, Honda e Yamaha arrancano. Sono così in difficoltà che ad Assen si è iniziato a parlare più o meno insistentemente di intervenire sul regolamento per dare una mano, un “aiutino” alle Case giapponesi per accelerare il recupero di competitività.
Banalmente, si dice, si potrebbe dare loro le famose concessioni, quelle, per esempio, che Aprilia ha perso quest’anno e che aveva fino al 2022.
Concessioni che vengono date, per regolamento, alle Case che non vincono o non ottengono un certo numero di podi durante una o più stagioni. Non è il caso di Honda e Yamaha: rimanendo al 2023, considerando solo la gara della domenica, Rins ha vinto ad Austin con la Honda e Quartararo ha fatto terzo con la Yamaha. Ducati, Aprilia e KTM hanno impiegato anni e investito soldi su tecnologia e piloti per arrivare a ottenere certi risultati, grazie anche a un regolamento, quello delle concessioni, accettato da tutti e considerato da ogni costruttore assolutamente equo.
Fare una eccezione sarebbe una grandissima mancanza di rispetto verso Ducati, Aprilia e KTM, oltre che una profonda ingiustizia sportiva. Honda e Yamaha sono in questa situazione per colpe loro: Honda ha ridotto da qualche anno i soldi a disposizione della HRC; ha dato retta a un solo pilota; non ha sviluppato alcuni settori chiave, come l’aerodinamica; Yamaha non ha ascoltato le preziosi considerazioni prima di Valentino Rossi e poi di Andrea Dovizioso; come Honda ha trascurato settori strategici nello sviluppo della moto; ha perso la squadra satellite, ritrovandosi con solo due moto in pista. Questi i motivi principali, ma ce ne sono molti altri, colpa di gestioni sbagliate. Quindi non colpa del regolamento. Aiutarli sarebbe un errore gravissimo.
È questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione.
Il regolamento attuale aiuta i nuovi arrivati o chi cade in grossissime difficoltà
e così com'è a me sembra abbastanza equo
Piuttosto sono d'accordo con chi scrive di aumentare i test per tutti, meno test per risparmiare e poi concessioni a chi va male? Concessioni = più test, più motori = più spesa...
Tra l'altro visto che Honda e Yamaha hanno ridotto gli investimenti sarebbero veramente disposte a spendere di più con le concessioni?
MAI.
Questi (e lo scrivo con tutto lo sdegno possibile) non vincono un solo anno in MotoGP - ma in SBK sono vergognosi uguale, quindi c'è un allineamento culturale - ed eccoli col moccio al naso, le manine che si sfregano gli occhi coi lacrimoni, a chiedere alla mamma di cambiare il regolamento, di penalizzare quello, di rallentare l'altro.
Altro che samurai...