l'intervista

MotoGP 2023. Marc Marquez: “Voglio il titolo, vado in guerra”

- Non usa mezzi termini Marc Marquez per descrivere il suo stato d’animo: si allena più intensamente che mai, aspetta una Honda efficace e non si arrende. La sua carriera fino al 2020 era un letto di rose, poi ha conosciuto il dramma
MotoGP 2023. Marc Marquez: “Voglio il titolo, vado in guerra”

E’ un Marc Marquez “versione invernale” che continua a far parlare di se, posta foto e video, torna ad allenarsi intensamente, infila la tuta di pelle e gira in pista. Forse non ha mai passato un inverno così positivo in carriera, perché per una serie di guai è costretto, da anni, a recuperare le forze nella stagione di pausa invece di migliorarle con l’allenamento.

Il campione della Honda è consapevole di giocarsi tutto o quasi tutto in questo 2023. E’ intenzionato a tornare al titolo, ma non sa quanto varrà la nuova Honda e soprattutto non può sapere esattamente come reagirà davvero il suo fisico. Parte da lì.

"Vorrei lottare per il titolo - ha dichiarato apertamente a Teledeporte -  ed è come una nuova sfida, perché fino al 2020 la mia carriera era stata idilliaca, un letto di rose, poi ho vissuto l'altra faccia della medaglia con gli infortuni eccetera. Non è facile, l'ultimo infortunio è stato duro e sono obbligato a prepararmi come meglio so. Per raggiungere il massimo, per andare in guerra”.

 In guerra. E’ così che si sente, e sottolinea in questo modo la grande sua determinazione.

“Abbiamo molto lavoro da fare - ha proseguito - e i test di Valencia non sono andati come ci aspettavamo. Ma Honda è l'unico marchio che può reagire a una situazione del genere”.

Marc ha chiuso l’intervista difendendo la figura di Alberto Puig, il team manager della Honda. Alberto ha la fama di duro e nel paddock non è la figura più popolare. Marquez però lo stima molto e non è il solo.

Alberto Puig è fondamentale perché è onesto. Quando una persona è onesta e ti parla direttamente, normalmente succede che questa persona non ha molti amici... Ma Alberto è onesto, e all'interno della squadra una figura così è importantissima".

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Commenti

  • Angelo142
    Angelo142, Verdello (BG)

    È un guerriero nobile schietto sincero . Contro l armata Ducati si può parafrasare la guerra.Ho visto nel tempo comportamenti molto subdoli passare inosservati o addirittura glorificati. Forza MARQUEZ,qualche carenata non ha mai ucciso nessuno. Ferisce più la lingua che la spada
  • engine65
    engine65

    Non cè paragone........se la moto và anche se non è a livello di Ducati vince lui.........stiamo parlando di un fenomeno unico almeno negli ultimi 45 anni....prima non ho visto quindi non giudico.....parlate perchè si è infortunato....distruggeva qualsiasi record negli almanacchi del motociclismo.........
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