MotoGP 2024. GP della Malesia. Jorge Martin, 2° in gara e vicinissimo al mondiale: "Io e Pecco Bagnaia siamo la nuova generazione"
Jorge Martin vede il titolo mondiale. Proverà a prenderselo a Barcellona, dove probabilmente si correrà l'ultimo GP (stando alle parole di Ezpeleta). Nella gara della domenica della Malesia Martin ha collezionato il 16° secondo posto dell'anno, quando si dice saper gestire. Di questi 16 secondi posti ne ha ottenuti 10 nelle gare lunghe, e questo è il quarto consecutivo. Che costanza, che concentrazione.
Velocissimo nelle Sprint (7 vittorie) e quindi capace di esser da subito veloce e poi sempre da podio alla domenica: così Martin ha quasi finito di costruire questo palazzo chiamato campione del mondo di MotoGP 2024.
Queste le parole di Martin a Sky dopo la gara malese.
Sulla sua forza nella gestione...
"Una cosa che ho imparato è non avere fretta o precipitarmi. Oggi volevo vincere perché mi sentivo forte, ma Pecco oggi è stato forte perché è stato così tutto il weekend, lui può rischiare molto di più di me, era difficile batterlo in queste condizioni"
L'onore delle armi...
"Devo ringraziarlo perché anche se è stato un avversario molto duro c'è sempre rispetto, c'è sempre quel millimetro di spazio che ci lasciamo e ne sono felice"
Martin è salito sul podio con la bandiera della Comunidad valenciana, per esser vicino alla popolazione colpita dall'alluvione...
"Sono contento di come è andata la giornata, questo podio va a tutta la gente di Valencia: anche se sono felice non è una buona giornata"
Ancora sulla battaglia iniziale in gara con Bagnaia...
"Alla fine me la sentivo, sono un pilota che va per sensazioni e me la sentivo di sorpassare: lui è molto forte nella frenata e in difesa, quindi mi risorpassava. Era difficile fermare la moto, se fossi riuscito a stare davanti un giretto fosse sarebbe cambiato qualcosa, ma Pecco è stato fortissimo"
Verso fine gara Martin ha riprovato a riportarsi su Bagnaia...
"Alla fine ci ho riprovato perché avevo ancora qualcosa, ma dopo il lungo alla curva 9 ho detto basta, non aveva senso spingere. Penso che siamo la nuova generazione, adesso ci sono Pecco e Martin, questo mi rende orgoglioso e felice, è un privilegio lottare con un campione come Pecco, l'ago della bilancia era dalla sua parte, io devo rischiare meno. Grazie Pecco, perché lui rende il campionato a un livello altissimo"
Sulla scelta della gomma, diversa da Bagnaia (l'italiano soft all'anteriore, lo spagnolo media, entrambi media al posteriore)...
"Devi sapere che strategia adottare, sono stato anche molto convinto della gomma davanti, c'era un po' di preoccupazione. La strategia era essere davanti: Pecco non dico che doveva rischiare, ma poteva pure farmi stare davanti un paio di giri (ride, ndr)"
In sala stampa con i giornalisti...
Sulla giornata di oggi...
"Ovviamente sono contento, è stato un gran giorno. Sono salito in sella con le idee molto chiare, di dover arrivare secondo, di dover faticare, non ero tranquillo. Alla fine ho parlato con la squadra e ho detto che avrei provato a vincere, ovviamente sapendo ciò che potevo fare e ciò che non potevo, e che per vincermi avrebbero dovuto rischiare di più di me. È stato così, quando è caduto Pecco è cambiato un po' tutto, ho iniziato a avere più dubbi, mi chiedevo: "Lascio andare la mano? Aspetto o non aspetto?", poi ho detto: " Mantengo tutto come è, mantengo il mio ritmo, se Marc mi prende mi sorpasserà, se non ce la farà andremo per questa gara"
Sui suoi pensieri durante la gara...
"Ero molto concentrato sulle mie sensazioni, sull'informazioni che posso apportare per domani e sono contento di questo"
Sugli errori fatti da lui gli anni passati a Sepang...
"L'anno scorso, due volte, sia nella Sprint che la domenica, sono andato lungo in curva 1 dalla stessa posizione. Quest'anno ho pensato che avrei fatto lo stesso errore, ma alla fine la mia posizione era più privilegiata della sua, ho solo dovuto frenare dove lo faceva lui e fare ciò che lui ha fatto: se continuavo a frenare non saremmo andati fuori e alla fine l'importante è stare davanti a lui alla prima curva"
Sulla componente mentale...
"È stato un giorno molto mentale, molto difficile e dobbiamo rimanere concentrati perché non abbiamo ancora vinto"
Sulle possibilità di chiudere il titolo domani...
"Ovviamente mi piacerebbe chiuderlo, ma è molto complicato, dipende da un altro errore di Pecco, di un risultato suo. Qui, senza fare nessun errore, Pecco può vincere normalmente, quindi sarà molto difficile chiuderlo domani ,ma sono concentrato, devo continuare a pensare sulle mie cose e se ho l'opportunità di chiuderlo, lo farò"
Sul confronto con Pecco Bagnaia...
"Nel time attack, in termini di ritmo era molto uguale, da ieri siamo uguali. La buona parte di oggi è che ho più informazioni di lui, ho potuto girare di più e finire la gara, che è importante"
Hai avuto un pensiero per la gente di Valencia?
"Non sono contento per questo, è triste continuare a vedere la situazione, aumentano i dispersi. Ovviamente ho dedicato il mio podio e la mia vittoria a loro, il bonus o ciò che ho vinto nella gara di oggi lo donerò per poter aiutare le famiglie che hanno bisogno, spero che aiuti qualcosa. Ovviamente non c'era opzione di poter dire dove correre, vedendo la situazione. Il primo giorno non avevamo nessuna informazione, ma dopo già il giorno successo, vedendo cosa era successo abbiamo capito che là era insostenibile. Aspettiamo che passi. Io ho corso come se ci fosse un'altra carriera, sappiamo che andremo a correre in un posto, non so dove, ma non mi interessa. Il buono che ho è che sono veloce in tutti i circuiti, non c'è nessun circuito in cui si devo arrivare preparato"
Pensi che l'errore di Pecco sia stata la pressione del momento? Perché lui diceva che di aveva impressionato con la pole...
"A me non interessa la pressione, è il primo o il secondo. Penso che il secondo è più privilegiato, perché posso controllare la prima curva. Sto andando molto bene da mezz'anno fino ad ora e è chiaro che lui sia stato molto veloce, ma la gara non ha nulla a che fare con la pole"
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Angelo142, Verdello (BG)Nuova generazione... come età sicuramente... sono negli anni dove si raccoglie di più. Però c'è MARQUEZ che a 32 anni li ha battezzati entrambi ed è entrato giustamente nelle grazie di Dall Igna. Il vero valore di Martin lo vedremo in Aprilia .il confronto con nuvola rosa a chi sbaglia di meno fa parte di questa generazione... da 4 anni a sta parte, con grande protagonista per 2 stagioni la star Quartararo.Pecco si conferma il Tardivo di sempre. Una bella gara, dettata dalla disperazione,praticamente inutile.. nell ultima puntata di questa sit-com ducati, Martin può comodamente state dietro bagnomaria ed il gioco è fatto , magheggi a parte ,ovviamente
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renzoghilardi, Pieve a Nievole (PT)Ancora 2 gare e Martin lascera' la ipervincente Ducati per una Aprilia che, al momento,mi pare alquanto incasinata. Colpa dei piloti per i loro noti motivi ?? Colpa dei cambiamenti del personale tecnico nel box della moto Italiana?? Difficile da capire ora, ma almeno per la prima ipotesi lo capiremo appena il neo campione del mondo fara' i test sulla moto di Noale.In bocca al lupo Martin, spero che l'Aprilia ti fornisca moto degna di un numero 1, te la meriti.