MotoGP 2024. GP di Barcellona 2. Gigi Dall'Igna: "Si possono tranquillamente portare avanti telai diversi per Pecco Bagnaia e per Marc Marquez"
Alla vigilia del Gran Premio a Barcellona, Gigi Dall'Igna si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni Sky, attraversando vari temi: dai buoni risultati di questa stagione alle prospettive per la prossima, passando per la gestione di Pecco Bagnaia e di Marc Marquez.
Ripensi alla stagione 2024, che cosa ti viene in mente?
“È stata una stagione fantastica. Se pensi che in Thailandia, durante la Sprint Race, le prime otto moto all'arrivo erano tutte Ducati, si capisce che questo è veramente un sogno che si realizza, un qualcosa per cui vale veramente la pena di ringraziare tutte le persone che in qualche maniera collaborano a questo progetto”
Il contributo creativo, progettuale, la visione del direttore generale della Ducati, quanto ha pesato secondo te?
“Come dico sempre, non è importante che il gruppo segua le mie idee, l'importante è che il gruppo segua le idee giuste. Quindi bisogna saper fare un passo indietro qualche volta, far fare un passo avanti anche gli altri. Credo che quello che conta è sempre la squadra, il gruppo”
Cosa avrebbe fatto se non avesse fatto l’ingegnere?
“Sono sempre stato molto affascinato dalla tecnologia, dalla tecnica, dalla scienza in generale. Mi sarebbe veramente piaciuto tanto fare fisica, ma per fare fisica ad alto livello probabilmente non ho quelle qualità e quindi mi sono accontentato di fare l'ingegnere”
Un pilota per conquistarti, tra virgolette, deve avere cosa?
“Una delle cose che guardo molto di un pilota è cosa fa, come riesce ad affrontare i problemi che si trova a dover gestire. Per esempio Bagnaia, nella sua carriera, soprattutto in Moto3, non ha sicuramente avuto sempre la moto migliore, però è sempre stato quello che indipendentemente dalla moto che aveva, ha sempre cercato di rendere al massimo, ha sempre cercato di portare a casa il risultato e questa secondo me è una condizione essenziale per poter poi vincere il campionato”
Tu che cosa fai per far rendere Bagnaia al 100%?
“Cerco prima di tutto di creargli intorno un clima, un sistema che possa andar bene per il carattere che ha. Ogni pilota è una persona, ogni persona ha delle esigenze diverse, bisogna cercare di gestire diversamente i diversi piloti”
Lui come ricambio, qual è la sua qualità più importante?
“Vincere il campionato del mondo, che è l'obiettivo che abbiamo noi e anche lui, quindi è di sicuro il pilota più importante nella storia di Ducati”
E Martin invece?
“Martin è molto diverso da Pecco. È uno che ha nell'istinto il suo punto più importante. Infatti è un pilota che ci mette veramente poco ad apprendere, ad imparare, è stato competitivo dalla prima gara in MotoGP ed è sicuramente un grande talento, un grande campione e sicuramente farà parlare di sé indipendentemente dalla team della moto che avrà a disposizione”
Sulla moto della prossima stagione
Come sarà la moto 2025? Tanto diversa dal 2024?
“In questo momento abbiamo tante idee che dobbiamo sperimentare, che dobbiamo provare. Non tutte, tante di queste idee passeranno il filtro di Michele, stanno già passando il filtro di Michele per poi cominciare ad affrontare il filtro vero e proprio che sarà poi quello dei piloti che la guideranno nel Mondiale il prossimo anno. In questo momento è un insieme di idee e non so dirti quale di queste idee…”
Ma ti sei spinto avanti o ti sei mantenuto un po' vicino?
“L'anno scorso dovevamo fare uno step in più perché gli altri avevano a disposizione le concessioni quindi abbiamo rischiato in maniera più importante. Quest'anno onestamente mi sembra il caso di mettere sulla moto nuova le cose che riteniamo sicure, quindi non credo che faremo un altro passo avanti così importante”
Tu stesso ci hai detto più volte che “la concorrenza arriva”, ma chi guarda bene i dati dice che per altri due anni sarà difficile che la concorrenza arrivi…
“Se uno vuol continuare ad essere davanti deve pensare di essere l'ultimo, questa la mentalità che serve per cercare di continuare ad essere sempre un po' più avanti. Se uno si mette in testa che gli altri non lo raggiungeranno mai alla prima gara del prossimo anno saremo ultimi”
Chi arriva prima, gli europei con Aprilia e KTM o i giapponesi?
“Sulla carta sicuramente partono avvantaggiati gli europei, KTM e Aprilia partiranno da un punto migliore rispetto a quello dei giapponesi. Però i giapponesi hanno dal lato loro il fatto di avere le concessioni che è un vantaggio enorme, se uno le sfrutta bene in poco tempo, si può ridurre in maniera importante il gap che c'è tra noi”
Come li vedi? Sono lì dove immaginavi?
“Io onestamente mi aspettavo che avessero fatto degli step un po' più importanti”
Sul mercato piloti e uomini che vedranno cambiare la struttura di Ducati e di tutta la griglia a partire dall'anno prossimo...
Consegnare Martin, Bezzecchi e Bagnaia davvero rappresenta un piccolo vantaggio per gli avversari?
“Sicuramente sia Enea che anche Martin sono due campioni veri che hanno la grinta, la determinazione e sanno come si fa a vincere le gare. Saranno sicuramente degli avversari più pericolosi il prossimo anno”
E dal punto invece di vista degli uomini, i tecnici che passano da un team a un altro?
“Sicuramente questo è un segnale che tutti vogliono provare a fare meglio, tutti vogliono cercare delle soluzioni per migliorare il proprio pacchetto sia dal punto di vista dei piloti ma anche dal punto di vista tecnico”
Cosa ti aspetti dal pacchetto piloti dei team satelliti?
“Di Giannantonio secondo me molti lo sottovalutano ma io credo che invece sia un grande campione. L'anno scorso nell'ultima parte di stagione ha fatto delle gare veramente strapitose mettendo in difficoltà sia Pecco che anche Morbidelli. Lui ha le caratteristiche per poter fare molto bene, semplicemente deve prenderne coscienza e farlo”
Sulla perdita di Pramac...
“Vorrei ritornare un attimo su questo discorso qua. Noi non è che abbiamo perso Pramac o abbiamo perso Martin ed Enea perché abbiamo scelto Marquez. È stata una decisione di tutto il sistema che voleva che noi perdessimo un team”
Come l’hai vissuta? A cavallo del Mugello non sono stati giorni facili per te e la tua squadra...
“Ed è assolutamente così. Se tu mi chiedi se sono contento di come è andata la cosa, ti devo dire di no. Avrei sicuramente preferito fare delle cose diverse e riuscire a gestire meglio i nostri team che erano contenti di stare con noi”
Sulla gestione Bagnaia-M. Marquez dal 2025: "Il muro in Ducati non ci sarà finché ci sarò io"
Come gestirai Bagnaia e Marquez?
“Allo stesso modo di come abbiamo gestito Martín e Bagnaia in questi due anni qua. Sono due piloti che lotteranno per ragionevolmente vincere il Mondiale. Il Mondiale lo vincerà un solo pilota e quindi ci sarà sicuramente una battaglia importante. Li vedo come due piloti che lavorano per lo stesso obiettivo. Evidentemente ci saranno dei momenti in cui sarà importante per loro aiutare complessivamente tutta la struttura e degli altri momenti in cui giocheranno da soli per cercare di portare a casa il loro obiettivo”
Ti aspetti che collaborino i due campioni?
“Sono intelligenti quindi nelle cose che interessano a tutti sicuramente collaboreranno. Il muro non ci sarà mai, fino a che ci sarò io in Ducati”
Sul suo approccio con i piloti…
“Il mio approccio nei confronti dei piloti è stato così per tutta la mia carriera e non vedo perché devo cambiarlo adesso. Non faccio distinzioni per nessuno, noi ascolteremo tutti. Poi alla fine il gruppo tecnico deciderà quali soluzioni portare avanti. Abbiamo la capacità, la potenzialità. Si possono tranquillamente portare avanti telai diversi, portando a casa l'esperienza dalle due configurazioni per poi magari in un passo successivo capire come fare per unificarle. È il miglior team nella storia di Ducati, quindi credo che sarà bello
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maurocappelli513se seguono le indicazioni di Marquez è fatta ...
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Angelo142, Verdello (BG)Ha fatto la mossa razionalmente più logica. MARQUEZ è il migliore, non andava lasciato assolutamente alla concorrenza. Ha dimostrato ampiamente il suo talento con la gp23. Stop