MotoGP 2024. GP di San Marino. Marc Marquez dopo Aragon: "L'obiettivo per il 2024 è stato centrato. Sono stato nel box Honda: anche loro devono sentirsi parte di questa vittoria"
Misano - Marc Marquez, come sempre, si isola in conferenza stampa quando le domande non lo riguardano. Gli occhi sono fissi su un punto lontano che non è all'esterno, sta guardando i suoi pensieri, i suoi obiettivi. È molto lontano, in qualche modo, dal luogo fisico in cui è.
Lo fa sempre. Ma quando gli chiedono cose sul suo weekend d'oro, quello di Aragon in cui Dall'Igna ha detto che il 93 è "amazing" è molto lucido nel rispondere.
Prima di Aragon l'ultima vittoria di MM era stata proprio Misano, nel 2021. Queste le sue parole alla vigilia del primo dei due GP in programma in Romagna.
Hai centrato l’obiettivo della prima vittoria in Ducati, qual è il prossimo per il 2024?
“Sicuramente il mio obiettivo minimo per questa stagione l’ho centrato, ora è il momento di lavorare. Ora possiamo essere un po’ più convinti e usare questa motivazione in più per continuare a lavorare con il team e a conoscere meglio la moto. È vero che vorrei ritrovare qui le stesse sensazioni che avevo prima ad Aragon. Ad Aragon abbiamo trovato delle condizioni speciali. Ma qui i nostri avversari sono veloci, cercheremo di star loro vicini”
Dove hai trovato la sensazione di poter tornare a vincere? A Valencia nei test del 2023?
“Sì in quel momento mi sono reso conto che la mia decisione era giusta, dovevo continuare a lavorare, anche dentro di me. A quel punto mi sono reso conto che avrei ottenuto una vittoria, ci sono volute 20 gare. Ora dobbiamo lavorare sulla costanza”
Sono certo che tu abbia riguardato più volte la gara, non sei stato inquadrato molto perché eri davanti. C’è stato qualcosa di te che ti ha sorpreso?
“Quando sei il più veloce in pista sembra che tu sia intelligente, che controlli tutto, ma tutto comunque è relativo alla velocità, mi sono sentito bene, ero scorrevole, specialmente in gara ero estremamente concentrato. Arrivo qui ricordando di più le sensazioni del Red Bull Ring che di Aragon, che è stato particolare, spero di continuare sulla scia di quanto accaduto in Austria, migliorando le curve a destra”
C’è stato un momento in cui hai potuto liberarti di tutta la pressione che hai avuto anche negli anni passati, immagino tu abbia parlato con Santi (Hernandez, suo capotecnico in HRC, ndr)…
“Ancora non c’è stato tempo per godermi quella vittoria, non ci sono stati weekend liberi. Ho fatto una cena con il team Gresini e ieri sono andato al box Honda e li ho ringraziati e ho detto loro di sentirsi parte di questa vittoria, ho voluto dire loro che devono sentirsi parte di questo progetto”
Tutti sappiamo dei tuoi risultati fino al 2019, ora è tornata la vittoria…
“È stata dura, fino al 2019 e nel 2020 ero molto veloce e tutto veniva semplice, anche senza lavorare a casa, ora devo lavorare il doppio, più fisioterapia, più mantenimento, ma sono pronto a farlo, è il mio lavoro, è quello che continuerò a fare, quello che voglio far”
Pensi che il mondiale possa essere un discorso a 4 o a 2?
"A due, Bagnaia e Martin sono più costanti. Io e Enea siamo stati velocissimi, lui a Silverstone, io ad Aragon ma questi due ragazzi hanno qualcosa in più"
Ambizioni ridimensionate in corso d'opera.
E a chi dice che in ("soltanto") sei mesi ha vinto (una gara) con una moto nuova per lui faccio presente che abbiamo in passato visto ben altro da parte di altri, anche al debutto su una moto (e non su una moto che ha vinto gare praticamente con quasi chiunque l'abbia portata in gara).