Nato a Roma il 27 maggio 2006, Luca ha scoperto la passione per le moto in una maniera "singolare" quando aveva 5 anni e mezzo: papà Luigi, per assecondare una passione di famiglia, lo aveva portato ad un campo da golf, ma in quel momento non erano disponibili corsi per l'età di Luca. Sulla strada di ritorno, padre e figlio scoprirono una pista di minimoto e da lì Luca si è sempre più appassionato al mondo delle corse. 

Il suo idolo è Marco Simoncelli e per questo ha deciso di usare il 58 come suo numero nelle gare. 

Luca ha dimostrato il suo talento già nelle categorie minori, mettendosi in mostra: da anni infatti fa parte dei Talenti Azzurri, la primavera della FMI, come "Atleta di interesse nazionale". Nel 2019 ha dominato nel CIV PreMoto3 con sei vittorie, undici podi e cinque pole position. L'anno successivo, nonostante le difficoltà della pandemia, ha corso due gare nel CIV Moto3 e ha dato inizio alla sua partecipazione nella Red Bull Rookies Cup, che concluderà poi nel 2022 con un valido quinto posto. 

Nel 2021 ha partecipato con l'AC Racing Team nel JuniorGP, categoria in cui competerà fino al 2023, anno che termina al secondo posto nella classifica generale. Sempre nel 2023, Luca fa la sua seconda apparizione come wild card in Moto3 al Mugello, dopo Assen 2022. 

Il debutto nel Motomondiale e la firma con SIC58 Squadra Corse

Quello che in pochi sanno è che Luca Lunetta avrebbe dovuto fare il suo debutto come pilota titolare in Moto3 un anno prima, nel 2023. Infatti, c'era già la firma e la foto ufficiale per annunciarlo come nuovo pilota della SIC58 Squadra Corse al fianco di Riccardo Rossi l'anno scorso, quando il team decise di prendere Kaito Toba. 

Il sogno così è stato rimandato solo di un anno e Luca è già stato confermato nella squadra anche nel 2025. 

"Ora sto cavalcando il mio sogno. Essere qui al mondiale è un sogno per me, sono abbastanza emozionato perché è da quando ho 5 anni che guardo tutte le gare tutte le domeniche, quindi è bello", ha confidato al nostro Zam in una puntata del podcast "Zam, a tutto gas!". "La mia famiglia mi è sempre stata dietro, mi ha sempre supportato in tutto e per tutto, mi hanno sempre aiutato, un grazie va sicuramente a loro. Nel mondo delle moto anno dopo anno fai conoscenze, sono sempre persone ch emi hanno aiutato a realizzare il mio sogno di giorno in giorno". 

E, ripensando al primo incontro tra lui e Paolo Simoncelli: "Io e Paolo ci siamo incontrati ed abbiamo parlato, è stato bellissimo sin da quando ci siamo salutati. Io da piccolo avevo in testa questo 58 che ho da quando ho iniziato a correre ed ho sempre visto questo team come un punto di rifermimento per me. Corrererci è una soddisfazione unica e un'emozione grandissima, ancora faccio fatica a crederci. Ora è il momento di divertirci. Portare il 58 è un significato grandissimo, lo porto da tanti anni, vederlo su questa moto è un certo effetto. Paolo quando c'è da dirtele te le dice e quando c'è da farti i complimenti ti dice bravo, è giusto, penso che sia così che funzioni. È bello perché ci tratta davvero come figli e ci dice le cose come stanno, è un punto di riferimento, è una persona che puoi sapere che ti dice la verità". 

L'amicizia con Fabio Di Giannantonio

Più nota è l'amicizia che lega Luca e il pilota del team VR46 Fabio Di Giannantonio. Entrambi romani e romanisti, i due si allenano spesso insieme e si sostengono a vicenda durante i fine settimana di gara. Ieri ad esempio, Diggia era al muretto del traguardo per incoraggiare prima, e per festeggiare dopo, l'amico. Da parte di Luca non sono mancati i ringraziamenti al numero 49: "Se riesco a fare quello che faccio è anche grazie a lui". 

Sempre nella puntata di "Zam, a tutto gas!", Luca ha parlato del suo rapporto con Fabio Di Giannantonio: "Io e lui abbiamo un rapporto bellissimo, ci sentiamo quasi tutti i giorni, è bello avere una persona del genere che ti dà tanti consigli e quest'anno abbiamo realizzato il casco giallo insieme, mi piace tantissimo, c'è venuta insieme questa idea pazza e l'abbiamo voluta fare, secondo me spacca" .