MotoGP: Alex Marquez e Takaaki Nakagmi: “La 2022 ha un buon potenziale”
Il 2021 è stato uno dei peggiori anni per il team di Lucio Cecchinello: pochi risultati, tante cadute, difficoltà continue. La complicatissima RC213V ha messo in crisi Alex Marquez e Takaaki Nakagami, che nel 2020, al contrario, avevamo dimostrato di aver raggiunto un buon livello. Ecco quindi che il 2022 deve far dimenticare quanto accaduto nella scora stagione. Entrambi i piloti sanno che questo sarà un anno importante.
“Sì, il 2021 è stato molto complicato - ammette Alex Marquez, alla sua terza stagione in MotoGP. - Soprattutto all’inizio, poi ci sono stati dei miglioramenti durante l’anno, grazie al duro lavoro di tutti: abbiamo finito in crescita la stagione. Ma non lo considero un anno sprecato: il 2021 è stato utile per imparare, quando hai così tanti problemi diventi un pilota più completo”.
Anche Alex, come Pol Espargararo, confida molto nella moto 2022.
“Le sensazioni sono state positive, sembra che il potenziale sua buono, ma c’è ancora da lavorare, fare delle verifiche su circuiti differenti. Ma non basta che la moto sia più competitiva, so benissimo che anche io devo migliorare, essere più costante: ho cercato di allenarmi tanto su questo aspetto. E’ vero che se la moto è più competitiva tutto viene più facile, ma io devo essere pronto per la prima gara”.
Per quanto riguarda Takaaki Nakagami, i limiti del passato sono stati anche psicologici.
“Anche seguendo i consigli di Lucio (Cecchinello, NDA) - ammette -, ho iniziato a lavorare con un “mental coach”, un preparatore mentale: so che non si può cambiare personalità, ma bisogna lavorare gara per gara, anche sotto questo aspetto”.
Come gli altri piloti Honda, Nakagami confida molto nella RC213V versione 2022.
“Nei test a Jerez ho provato la nuova moto: l’impressione è stata molto positiva, ha un bel potenziale. Questo sarà il mio quinto anno in MotoGP: è arrivato il momento di fare una buona stagione. Nel 2021 abbiamo faticato tanto per la mancanza di grip al posteriore: bisognava prendere tanti rischi, per questo sono caduto molto. Sotto questo aspetto, la nuova moto sembra un buon miglioramento, ma sono stati fatti passi in avanti anche nel motore. Abbiamo provato tante cose, Jerez è stato importante per la direzione da seguire: io, Pol e Alex abbiamo dato gli stessi commenti. Adesso ci saranno cinque giorni importanti per fare verifiche su due piste differenti: speriamo ci sia anche Marc in pista”.
Per stare la davanti dovrebbero pilotare una moto più competitiva delle altre e in questo momento la Honda non è rispetto alla concorrenza quella di 20 e passa anni fa dove facevano 1° 2° 3°..... praticamente tutte le gare.
Ora anche loro per vincere hanno bisogno del pilota migliore come tutti gli altri.
Valentino Masini