MotoGP: ammessi i sostituti nei test
Cambia il calendario della MotoGP - ormai in procinto di sfondare la soglia delle 20 gare, sacrificando qualche appuntamento per i test - e cambiano di conseguenza i regolamenti. L'impegno delle squadre, ma anche dei piloti titolari, cresce a dismisura, ma soprattutto si infittisce, diminuendo i tempi di recupero e soprattutto i margini di sicurezza fra una gara e l'altra, e magari i test, in caso di infortunio del pilota titolare.
La variazione più importante al regolamento, introdotta a seguito della riunione della GP Commission della scorsa settimana, prevede quindi che, a differenza che in passato, le squadre possano impiegare per tutte, o parte delle giornate di test, anche piloti non titolari, introducendo di fatto le wild card anche al di fuori delle gare.
Inoltre, dato che i test privati sono stati completamente vietati per la classe regina (con l'eccezione dei team che godono delle concessioni per recuperare competitività), è anche di fatto impossibile per qualunque Casa far provare le proprie MotoGP a qualche pilota potenzialmente interessante.
In questo modo, invece - pur restando in vigore il limite alle giornate di test per ciascun team, e il divieto tassativo di avere in pista contemporaneamente il pilota titolare e il sostituto - è possibile per le Case organizzare test per esordienti, ma anche evitare di mettere a rischio i piloti titolari in caso di appuntamenti molto ravvicinati. O ancora, proseguire il lavoro di sviluppo anche in caso di infortunio del titolare. I sostituti dovranno in ogni caso venire approvati dalla Commission.
Cambiano le wild card
Cambiano anche le normative che regolano le wild card per quanto riguarda i team che beneficiano delle concessioni. Fino ad oggi il limite è stabilito in sei wild card, con il divieto tassativo di presentarle in eventi consecutivi. Dal momento che spesso i piloti utilizzati per le wild card sono impegnati in altri campionati, fra cui la MotoE, il vincolo della consecutività è stato rimosso per i team che godono di concessioni.
Ripartenza con gara ritardata
In caso di ripartenza, per le gare delle classi minori (ovvero Moto2 e Moto3) è stata decisa una lunghezza della gara pari ai 2/3 della distanza originale.
Addirittura non dovrebbe essere blindata nelle modifiche dei motori in corso d'opera, com'è successo troppe volte, uan casa che sbaglia il motore si gioca la stagione mentre potrebbe provare a porre rimedio in corso dìopera.
Ancor piu' ora che legare aumentano.