MotoGP, arrivano i trofei per team e privati
La distanza fra ufficiali e privati in MotoGP è ormai tornata a tutti gli effetti incolmabile come negli anni 80, quando una disparità tecnica enorme rendeva impensabile, per la maggior parte degli unsupported riders, l'obiettivo di infilarsi fra gli ufficiali. Allora solo pochissimi fra i privati potevano disporre di mezzi vagamente simili a quelli dei magnifici sei - gli ufficiali Honda, Yamaha e Suzuki - mentre la maggior parte doveva accontentarsi di riempire la griglia con vetuste Honda RS a tre cilindri, se non addirittura Yamaha quattro in linea. E l'obiettivo, in quel caso, diventava quello di limitare il numero di doppiaggi.
Oggi il dislivello tecnico è molto minore, è vero, ma è altrettanto indiscutibile come mezzi sempre più efficaci e capaci di limitare le conseguenze degli errori del pilota - grazie ad erogazioni infinitamente più gestibili e ad un'elettronica che ha livellato verso l'alto le prestazioni - abbiano dato vita a differenze di tempi molto più contenute, ma anche ad una difficoltà intrinseca nel superare il limite della prestazione "programmata" del mezzo tramite la messa a punto da parte del pilota. Fuoriclasse a parte, naturalmente.
In quest'ottica è facile valutare positivamente le novità regolamentari introdotte dalla Grand Prix commission lo scorso 29 novembre, con una riunione in cui sono state istituite classifiche specificamente destinate alle squadre per le categorie minori (dove esistevano i soli campionati piloti e costruttori), ma anche ai privati in classe regina.
Partendo da questi ultimi, infatti, il nuovo regolamento vede l'istituzione di un trofeo - non un Campionato vero e proprio - che premia team e piloti privati meglio piazzati, con la creazione dell'Independent Team Trophy e dell'Independent Team Rider Trophy.
Per quanto riguarda Moto2 e Moto3, la modifica regolamentare prevede l'introduzione di due veri e propri campionati del mondo squadre, sulla falsariga di quanto avviene in MotoGP, pur se con rilevanza abbastanza limitata. I risultati di questi campionati verranno determinati dalla somma dei punti conquistati da tutti i piloti del team, compresi i sostituti in caso di infortunio o sostituzione del pilota titolare.
Foto: PSP/Lukasz Swiderek
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passionerossogrigia, Milano (MI)inutile accanimento terapeutico verso serie che non significano niente e non rappresentano nulla.