MotoGP Assen 2015. Spunti, considerazioni e domande dopo le qualifiche in Olanda
Ideal time delle qualifiche.
L’ideal time è la somma dei migliori tempi realizzati da un pilota in ciascuno dei quattro settori in cui viene suddivisa la pista (tra parentesi il tempo reale ottenuto).
Rossi 1’32”627 (1’32”627); Marquez 1’32”772 (1’32”886); A.Espargaro 1’32”829 (1’32”858); P.Espargaro 1’32”870 (1’33”013); Lorenzo 1’32”906 (1’33”042); Dovizioso 1’32”936 (1’33”112); Iannone 1’32”960 (1’33”016); Crutchlow 1’32”964 (1’33”028); Pedrosa 1’32”986 (1’32”987); Vinales 1’33”057 (1’33”076); Petrucci 1’33”092 (1’33”126); Smith 1’33”135 (1’33”236).
Qualche considerazione: Rossi ha ottenuto la pole facendo anche il suo ideal time: non avrebbe potuto andare più forte; Lorenzo e Dovizioso hanno perso parecchi decimi lungo il circuito: l’idela time avrebbe consentito a entrambi di partire dalla seconda fila.
Marquez, terzo, può finalmente essere efficace anche in gara?
Risponde Marquez: «La ciclistica 2014 mi permette di essere più costante: sul singolo giro, il telaio 2015 era più efficace, ma questo è migliore sulla distanza. Siamo più vicini alla Yamaha, su una pista favorevole alla M1 e particolarmente gradita a Rossi e Lorenzo. L’obiettivo è tornare sul podio, anche considerando il passo che avevo nelle FP3 e nelle FP4».
A Barcellona, la Suzuki perse parecchie posizioni in partenza: questa volta Aleix Espargaro potrà difendere la sua seconda posizione?
La prima curva è molto più vicina alla linea di partenza rispetto a quella di Montmelò e questo è certamente un bene per la GSX-RR, ma la scarsa potenza rimane il limite più grande. Espargaro si augura di arrivare alla prima curva «nei primi cinque».
Dani Pedrosa e Cal Crutchlow si lamentano per il chattering con le gomme nuove: è un problema che ha anche Marquez con la ciclistica 2014?
Risponde Marquez: «No: in tutti i turni di prove non ho mai sofferto questo problema».
Le Ducati, sesta con Iannone e decima con Dovizioso, sono messe così male?
Entrambi i piloti provano a essere ottimisti, ma il cronologico dei tempi dice che il podio è lontano: tra i due, quello messo un po’ meglio sulla distanza sembra essere Dovizioso, che però scatta dalla quarta fila. Il quinto posto sembra essere, al momento, il miglior risultato conquistabile.
Qualche lettore di Moto.it critica la scelta della Bridgestone e l’accusa di favorire Rossi: è così?
Ovviamente no, anche se molti piloti hanno giudicato «incomprensibile la decisione di portare le gomme del 2014». La scelta della Bridgestone può essere giudicata sbagliata, ma non fatta per favorire questo o quel pilota, o penalizzarne altri: le gomme per ogni GP vengono decise molti mesi prima del GP, in base ai dati e all’esperienza degli anni precedenti, quindi senza sapere com’è la situazione del campionato o se – in questo caso – si è arrivati al GP d’Olanda dopo quattro successi consecutivi di Lorenzo.
Marco Melandri è ultimo a 2”996 dalla pole e a 1”6 dal compagno di squadra, 21esimo con il tempo di 1’34”736: è andato veramente piano?
Sì, pianissimo. Johann Zarco, con la Moto2, ha girato più forte di Melandri di 30 centesimi: 1’36”346 contro 1’36”376. Inaccettabile.
Il pronostico di Zam
1. Rossi 2. Lorenzo 3. Marquez
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rho01, Bergamo (BG)MELANDRI: più lento della moto2?!?! ma..ok che l' Aprilia da Gp non ha la potenza di Honda e Yamaha..ma come può prendere paga dal motore del CBR600?
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Valentino.Masini, Cesena (FC)Più passa il tempo e le gare si susseguono le Ducati vengono relegate sempre un po' più indietro. Eppure tutti abbiamo gridato al miracolo quando alla prima gara, con pochissimi km all'attivo avrebbero potuto vincere, addirittura fare una doppietta. Cosa sta succedendo? I diretti interessati penso si siano fatti un idea ben precisa… lo spero per loro. Noi dal di fuori pure, ciascuno la sua ovviamente. La mia (già espressa in altre occasioni) è che la Ducati abbia messo in pista un ottima moto. La tecnologia oggi a disposizione permette ai progettisti di potere mettere in pista moto già molto a punto, molto vicine al loro limite massimo raggiungibile. In pratica, se una moto è "nata bene" può essere in grado di lottare fin da subito per la vittoria, se è nata male non può: ne subito ne in futuro. Al contrario un ottima moto può regredire rispetto agli avversari in quanto esiste sempre un piccolo margine di miglioramento oltre alla normale evoluzione, situazioni che devono essere interpretate e messo in pratica. In questo processo i piloti hanno un ruolo fondamentale perché devono essere in grado di sapere cogliere differenze veramente piccolissime, dell'ordine dei decimi o addirittura di centesimi su un giro di 2 minuti!! Pochissimi piloti hanno il dono di sapere distinguere simili differenze. Mettiamo il caso che i piloti Ducati non sappiano farlo e il "mistero" è svelato. Veramente un peccato!