MotoGP. Dal 2013 nessuno si ripete a Silverstone
Jorge Lorenzo su Marc Marquez in volata, per 81 millesimi, sotto la bandiera a scacchi di Silverstone nel 2013; i due nelle posizioni inverse dodici mesi dopo, separati da sette decimi. E ancora Marc, nel 2019, battuto per soli 19 millesimi da Alex Rins con Suzuki.
Il tracciato britannico è stato spesso sinonimo di gare indecise fino all'ultimo. E nelle ultime otto apparizioni che la top class ha fatto qui, fra il 2013 e il 2022, hanno vinto altrettanti piloti differenti: dopo Lorenzo e Marquez, ecco Rossi nel 2015, Vinales nel 2016, Dovi l’anno dopo, Rins nel 2019 appunto. Poi nel 2021 Quartararo e infine Bagnaia nel 2022.
Quattro vittorie per Yamaha, due per Ducati, una ciascuna per Honda e Suzuki. Domenica prossima, sul gradino più alto del podio, vedremo il nono pilota in altrettante edizioni? Le possibilità sono alte, visto soprattutto lo stato di forma di Marco Bezzecchi e Jorge Martin, che inseguono da vicino Bagnaia nella classifica iridata.
Buone chance potrebbero avere anche i due piloti KTM Factory Binder e Miller: la RC16 non è mai stata così costante e competitiva. E da non trascurare Aleix Espargaro con la RS-GP, che a Silverstone nel 2021 ha ottenuto il primo podio in MotoGP per Noale ed è appena sceso da un altro podio, quello di Assen. Se poi dovesse piovere le carte si potrebbero ulteriormente mescolare consegnando buone possibilità ad altri piloti in griglia.