MotoGP, GP di Misano 2021. Franco Morbidelli: “Non mi sverniciano più", il Dovi cambia stile di guida
Le considerazioni di Marc Marquez (quarto), Franco Morbidelli (18esimo) e Andrea Dovizioso (21esimo) al termine del GP di San Marino e della Riviera di Rimini 2021.
Marc Marquez: “Bisogna avere obiettivi chiari"
“Questo quarto posto è più importante del secondo di Aragon, significa di più. Ma è vero che il mio obiettivo è lottare per la vittoria e per il momento sono lontano, Bagnaia e Quartararo avevano un altro passo, ma anche Bastianini.
Ma oggi è stato importante anche per capire certi limiti della moto, ma il mio livello è questo, non mi basta essere il primo pilota Honda, voglio lottare per il titolo. Noi abbiamo bisogno di migliorare l’uscita dalle curve, migliorare l’accelerazione. Ma dobbiamo fare un passo in avanti anche in frenata, cadiamo troppo. Ero dietro a Bastianini, lui frenava la moto come un animale e ripartiva fortissimo.
Ducati è più competitiva di Yamaha, ma Quartararo in questo momento guida benissimo.
Anche in Q1 Enea era stato molto veloce, quando mi ha passato in gara ho capito subito che questo “debuttante” oggi aveva una buona possibilità. Ho provato a seguirlo, ma era troppo per il mio limite, ho rallentato. Oggi lui non ha fatto niente di speciale, ma ha fatto tutto nel modo giusto: quando fai così il tempo in MotoGP viene.
Ad Austin al T2 si soffre già se sei al massimo… Ma voglio affrontarlo al massimo, provare a sfruttare il mio potenziale. Il mio obiettivo per la seconda parte della stagione è stare regolarmente nei primi cinque, poco alla volta ce la stiamo facendo.
La sensazione è che in MotoGP bisogna continuare a lavorare tecnicamente: un anno è stata la Honda a dare il titolo a me, un altro l’ho dato io alla Honda… Adesso la dichiarazione è più chiara, siamo un pochino più costanti. Abbiamo due giorni di test importanti, dobbiamo migliorare e fare sì che tutti i piloti stiano regolarmente nei dieci.
Quando sei in una situazione difficile, prima di tutto devi capire ed essere realista di dove sei. Se non hai un obiettivo realista, il livello di frustrazione sale. Qui sono andato meglio delle aspettative, quando si potrà lottare per podio e vittorie lo farò, bisogna porsi obiettivi raggiungibili, non impossibili.
Ho dolore al braccio, devo prendere un antidolorifico per la domenica, ma pare che stiamo recuperando. Bagnaia è molto forte, per il campionato bisogna essere costanti come Quartararo, Pecco è stato meno costante. Ma un anno con l’altro cambia tutto, io devo cercare di migliorare quello che posso, la moto pure”.
Franco Morbidelli: “Non mi sverniciano più sul rettilineo"
“Dopo il warm up non ero nemmeno sicuro di correre, invece grazie all’adrenalina della gara e agli antidolorifici sono riuscito ad arrivare fino al traguardo. Ho fatto un’ottima partenza, ho lottato: sicuramente la posizione è quella che è, ma sappiamo qual è la condizione della gamba.
Stamattina avevo fatto più fatica con la moto e con la gamba non riuscivo a compensare: dopo 8 giri ero finito, mi sono preoccupato, mi sono chiesto: come faccio a farne 27? Poi ho preso gli antidolorifici: non ero certo nelle condizioni ideali, ma bisognava essere nella mischia, è stato un bene tornare in moto. Ho bisogno di fare dei giri per adattare la messa a punto della nuova moto: abbiamo margine sotto vari aspetti, fisico e tecnico.
E’ stato bello stare nei primi giri nel gruppone e sono stato piacevolmente sorpreso che i piloti non mi evitavano in rettilineo come accadeva con la vecchia M1, non mi passavano nel veloce, ma in staccata: questo significa che la moto va più forte e posso giocarmela meglio in futuro”.
Andrea Dovizioso: “La Yamaha richiede uno stile di guida particolare"
“Più della gara, dobbiamo parlare di tutto il fine settimana. Ho raccolto tanti dati, ho potuto provare anche sul bagnato, ho visto tante cose. Prima della gara non avevo il ritmo per stare nel gruppo, ma in gara ci sono stato. Poi, dopo il mio errore e il long lap ho preso un buon ritmo, ho provato tante cose durante la gara. Adesso bisogna mettere tutto insieme, il team mi deve aiutare a farlo. Sono migliorato in frenata, ma ci sono da capire tante cose.
Non so qual è la differenza con la M1 ufficiale, Quartararo sta facendo qualcosa di incredibile. La M1 è particolare, ha tanti punti forti, ma deve essere guidata in modo particolare. Per come si frena è strano, è strano come è cambiata la M1 durante la gara, per me è tutto nuovo. Ho raccolto tanti dati, ma non so bene il perché succedono certe cose. Non ho potuto usare il potenziale della moto. Questa gara è importante per provare i due giorni di test.
Perché particolare? Guardate Fabio: devi frenare molto profondo e inserirla in un certo modo in curva. Non sono in tanti i piloti che guidano così, forse Mir con la Suzuki.
E’ chiaro che il potenziale della moto è superiore a quello che io ho sfruttato. Credo che il pilota si debba adattare alla moto, credo che il team mi debba aiutare a capire cosa serve, ma molto viene dal pilota, una grande percentuale è mia.
Il pilota più forte di ogni marca maschera parecchio i limiti di una moto, indubbiamente Fabio sta facendo una grandissima differenza. Fabio è l’unico - quest’anno, perché Morbidelli l’anno scorso gli è arrivato davanti - a fare la differenza, ma è troppo presto per me capire il perché”.
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Dovizioso rischia di ridimensionarsi molto con la sua tardiva avventura in Yamaha.