MotoGP. Rossi vince il GP di Misano
MISANO ADRIATICO – Trionfo di Valentino Rossi, davanti a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Quarto Andrea Dovizioso, quinto Andrea Iannone, 15esimo Marc Marquez dopo una caduta al decimo giro.
Aggressivo, determinato, convinto dal primo all’ultimo giro: Valentino Rossi torna al successo dopo il GP d’Olanda del 2013, 18 anni e 27 giorni dopo il suo primo trionfo iridato in 125 nel 1996. Basta questo dato per dire che ci troviamo di fronte a un campione assoluto e straordinario, uno che nonostante abbia vinto tutto e di più, continua a crederci, a provarci con lo stesso entusiasmo di un debuttante.
TUTTO IN 10 GIRI
Valentino l’aveva detto alla vigilia: i primi dieci giri saranno decisivi. E così è stato. Il primo a scattare allo spegnersi del semaforo rosso è stato, come al solito Lorenzo, con Rossi alle sue spalle e Marquez pronto a superare Iannone. Al secondo giro, ecco i primi brividi: Marquez passa Rossi, che però non molla e ripassa Marquez conservando il secondo posto e il distacco minimo – un paio di decimi – da Lorenzo. Terzo giro, come prima: Marc passa, Valentino non molla e riconquista il secondo posto alla curva successiva. Quarto giro: questa volta lo scambio di posizione è con Lorenzo: i due compagni di squadra si passano e ripassano due volte, ma l’affondo decisivo è quello di Rossi, con Lorenzo infilato anche da Marquez. 10 giro: Marc è aggressivo, anche se alla vigilia aveva detto che non voleva rischiare, vuole provare a battere Valentino a casa sua, davanti ai suoi tifosi, ma finisce lungo alla curva 4, pinza troppo forte, gli si chiude lo sterzo e cade. Riesce a ripartire dopo una vita e a ottenere un punticino mondiale proprio all’ultimo giro, per la caduta di Aleix Espargaro.
ROSSI STRATOSFERICO
A quel punto, il GP era finito, perché Lorenzo era ormai staccato di oltre 2”5 e Rossi ha danzato fino alla fine, in un tripudio di 46 e bandiere gialle.
«Grande! Grande gara, grande soddisfazione, anche perché, ultimamente con Marquez non succede tante volte. Sapevo che questa poteva essere l’occasione giusta, vincere a Misano è davvero speciale: devo ringraziare la Yamaha, perché qui la M1 era superiore alla Honda. L’ultimo giro è stato bello, con tanta gente, tanti tifosi, tanti amici» sono le prime parole di Valentino, che poi ebbro di gioia fa vedere in mondovisione il cappellino “Bridgestone” con la scritta “1st”. Una vittoria vera, la 107esima della carriera, l’81esima in MotoGP: alla faccia di chi diceva che era finito.
LORENZO UN’ALTRA VOLTA BATTUTO
Così, come era successo a Brno, il grande sconfitto è in un certo senso Jorge Lorenzo: là non aveva sfruttato l’occasione di essere il primo a battere Marquez nel 2014, qui si essere il primo a portare la Yamaha sul gradino più alto del podio.
«Alla fine sono anche stato fortunato, perché se Marquez non fosse caduto avrei finito terzo. E’ andata un po’ peggio delle aspettative: sono stato l’unico a montare la dura anteriore e non avevo grip sull’angolo» è la giustificazione di Jorge, che effettivamente non ha reso come avrebbe dovuto.
PEDROSA UN BRODINO CALDO, BRAVO DOVIZIOSO
Al terzo posto Dani Pedrosa («ancora una volta ho perso troppo tempo nei primi giri»), con un Andrea Dovizioso che ha portato la Ducati al quarto posto, rimanendo fino all’ultimo giro in scia allo spagnolo: per il Dovi un’altra grandissima gara, con il rammarico di prove al di sotto delle aspettative: avesse conquistato la prima fila, come era ampiamente alla sua portata, avrebbe anche potuto conquistare il podio. Discreto quinto per Andrea Iannone, scattato dalla seconda posizione.
CLASSIFICA
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 160.4 | 44'14.586 |
2 | 20 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 160.3 | +1.578 |
3 | 16 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 160.2 | +4.276 |
4 | 13 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 160.1 | +5.510 |
5 | 11 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Pramac Racing | Ducati | 159.7 | +11.771 |
6 | 10 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 159.3 | +18.999 |
7 | 9 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 159.0 | +23.100 |
8 | 8 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 158.2 | +36.458 |
9 | 7 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Ducati Team | Ducati | 158.1 | +38.480 |
10 | 6 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 157.7 | +45.878 |
11 | 5 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | Honda | 157.2 | +54.765 |
12 | 4 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Drive M7 Aspar | Honda | 157.1 | +56.775 |
13 | 3 | 45 | Scott REDDING | GBR | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 156.7 | +1'02.734 |
14 | 2 | 15 | Alex DE ANGELIS | RSM | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 156.1 | +1'13.546 |
15 | 1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 156.0 | +1'15.948 |
16 | 2 | Leon CAMIER | GBR | Drive M7 Aspar | Honda | 155.7 | +1'20.760 | |
17 | 70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 155.4 | +1'26.422 | |
18 | 23 | Broc PARKES | AUS | Paul Bird Motorsport | PBM | 154.5 | 1 Giro | |
19 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Avintia | 154.5 | 1 Giro | |
Non classificato | ||||||||
41 | Aleix ESPARGARO | SPA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 158.3 | 1 Giro | ||
6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 158.2 | 22 Giri | ||
9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Octo IodaRacing Team | ART | 143.6 | 27 Giri | ||
Primo giro non terminato | ||||||||
63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Avintia | 0 Giro |
Un pò in ritardo ma comunque...
Alberto.Ferrari
"sono 4 gare che arriva dietro al compagno di squadra, in 5 anni (QUASI 90 GARE) ha vinto due gare, forse tre. Mai un confronto dove ha potuto mettere in difficoltà MM. Quello che ha fatto con la Ducati poi è stato tutto da ridere. Fa il bravo valà..."
Chissà come hai rosicato domenica