MotoGP. Livio Suppo sulla situazione in casa Honda: nel calcio si esonera per molto meno
“Nel calcio ci sarebbero stati cambi ai vertici del club” – lo ha detto Livio Suppo, in una intervista rilasciata a Speedweek e facendo riferimento, chiaramente, alla situazione in casa Honda. Il Team Repsol è tornato a vincere al Sachsenring, grazie a Marc Marquez, ma è lontanissimo dall’essere la squadra che ha scritto la storia del motomondiale e Livio Suppo, che in Honda ha lavorato, non le ha mandate a dire. Il paragone con il calcio suona di frecciata all’indirizzo di Alberto Puig, anche se l’ex manager è consapevole che lo sviluppo concentrato su un solo pilota è un errore che si è ripetuto spesso nella storia delle corse in moto.
“Dani Pedrosa aveva già avuto problemi con la moto nel 2017 e 2018 – ha ricordato Suppo -Questo doveva essere un segnale sul fatto che lo sviluppo stava andando solo nella direzione di Marc Marquez. L'ho sperimentato anche io in Ducati con Casey Stoner. Era una situazione simile e so benissimo che quando le cose non vanno per il verso giusto anche un campione avrà problemi". Nonostante questo, però, Marc Marquez, almeno al Sachsenring, è riuscito a portare a casa una vittoria, anche se Suppo non ha dubbi sul fatto che la maggior parte del merito sia da attribuire al talento del pilota: “Ha guidato sopra i problemi, ma quest’anno, con i postumi dell’infortunio, una moto più equilibrata avrebbe aiutato molto anche lui”.
La vittoria ottenuta in Germania, però, è stata comunque importante per il pilota e per l’ambiente, con Suppo che, invece, ha avuto parole molto dure su Pol Espargarò. Il pilota spagnolo, infatti, aveva affermato di “sperare” nelle concessioni per la Honda, così da avere modo di fare maggiore sviluppo e più test. “E’ scandaloso quello che ha detto – ha chiosato Suppo - Penso che il fondatore Soichiro Honda lo avrebbe licenziato per aver fatto una dichiarazione del genere. Ma questo la dice lunga sulla situazione. Non è la prima volta che Espargarò dice qualcosa di fuori luogo”.
Solo che, oggi, il giochino non sta riuscendo tanto bene: il regolamento praticamente congelato da diversi anni, ha di fatto reso la concorrenza sempre più agguerrita, e vicina. Anzi, in alcune aree, in vantaggio.
Deve essere dura, ora come ora, tenere fede alla tradizione, e al tempo stesso tornate vincenti. Anche perché se il super pilota non ti torna in forma, non è che puoi progettarlo.
Forse clonarlo?....