MotoGP. Pedrosa pronto a rinnovare con KTM
La KTM ha concluso ieri i test privati sul circuito di Jerez, due giornate con la coppia dei collaudatori Mika Kallio e Dani Pedrosa. Per lo spagnolo la stagione è stata fitta di impegni: il programma dei test, iniziato a febbraio a Sepang, lo ha visto girare per una ventina di giorni complessivi prima al Red Bull Ring (maggio e luglio), poi Brno (luglio ed agosto), Misano (agosto), Portimao (ottobre), Valencia (ottobre) e infine Jerez (dicembre). Il sito Motorsport.com ha pubblicato la lista completa.
Bisogna sottolineare che, esattamente come l'Aprilia (che continua a godere delle concessioni nel 2021), anche KTM potrà intervenire sui motori. Le concessioni per KTM sono finite in realtà, con le tre vittorie e i podi, ma la MSMA ha concesso una deroga per la famosa questione della affidabilità: il numero dei motori sarà contingentato – come per tutti gli altri costruttori - e di conseguenza ogni motore dovrà sopportare una percorrenza maggiore del previsto.
Pedrosa ha già guidato la moto del prossimo anno a Valencia e lo ha fatto a Jerez, raccogliendo le informazioni che i tecnici della KTM utilizzeranno durante l'inverno per affinare le RC16 dei quattro piloti: Brad Binder e Miguel Oliveira nel team ufficiale, Iker Lecuona e Danilo Petrucci in Tech 3.
Pedrosa chiuderà la sua seconda stagione da collaudatore KTM alla fine del 2020. Il suo apporto ha accelerato lo sviluppo della RC16 fino a renderla vincente. Nel triennio 2017-2019 la KTM aveva conquistato un solo podio, sotto la pioggia nel 2008, ma al secondo anno di impegno di Pedrosa la musica è cambiata: tre vittorie con Binder e Oliveira e cinque podi conquistati da Pol Espargaro, quinto nel Mondiale.
Tuttavia il contratto tra le due parti scade alla fine dell'anno e ancora non si hanno notizie intorno al rinnovo, anche se all'inizio di ottobre Pedrosa aveva dato per scontato che sarebbe stato il tester anche la prossima stagione.
"La perdita delle concessioni - aveva detto Dani - è un cambiamento importante per la KTM. L'anno scorso e quest'anno abbiamo fatto molti test, provato su tanti circuiti, e questo ci ha aiutati a progredire. Ora dovremo rinunciare a qualche circuito e credo che dovrò girare anche di più”.
Non è detto infatti che la stessa persona sappia dare il meglio in entrambi i ruoli anche se come già detto il migliore collaudatore possibile dovrebbe essere il pilota che poi porta in pista la moto che prova ma non sempre è possibile.
la storia ci ha proposto veri fuoriclasse (potrei ma non faccio nomi) che di collaudi non capiva nulla ma salivano sulla moto e la portavano alla vittoria.
Al contrario ottimi "sviluppatori" di moto, piloti molto veloci ma che alla resa dei conti sembravano incocciare sempre contro qualcosa di non perfetto che gli impediva di vincere con una certa frequenza.
In questo sport molto particolare non esistono regole certe ed è bello anche per questo.
Valentino Masini