MotoGP, test Jerez: la prima giornata
Jerez - Sole caldo, ma vento forte: nella prima delle due giornate di test si è potuto lavorare con profitto sulle novità 2022. Ecco come è andata Casa per Casa, seguendo l’ordine della classifica.
Honda: due prototipi
Pol Espargaro è tornato in moto dopo il terrificante volo nelle FP3 di sabato scorso a Valencia. “Non pensavo nemmeno di riuscire a girare, invece ho fatto 45 giri” ha detto Pol a fine giornata, visibilmente affaticato. Espargaro ha usato la moto di Valencia (“Per riprendere confidenza”), mentre i due prototipi sono stati utilizzati da Takaaki Nakagami e Alex Marquez.
Espargaro ha spiegato che le due moto hanno la stessa base, ma qualche evoluzione differente: di fatto, sono le moto viste nei test di Misano, aggiornate secondo le indicazioni emerse a settembre, quando in pista c’era anche Marc Marquez. Si cerca maggiore grip e un modo per scaldare meglio la gomma posteriore: i riscontro sembrano positivi. Domani, i due prototipi verranno portati nel box HRC.
Ducati: Motore, scarico, carenatura
Come aveva spiegato l’ingegnere Gigi Dall’Igna, i due piloti del team interno hanno a disposizione un prototipo 2022 a testa, mentre nel box Pramac ce n’è uno per i due piloti, provato oggi da Johann Zarco, come ha spiegato nella diretta Davide Tardozzi. Jorge Martin ha invece provato la carenatura nuova, testata anche da Pecco Bagnaia e Jack Miller (nel live di moto.it trovate un po’ di foto). Bagnaia ha anche utilizzato un nuovo scarico, nettamente più lungo del precedente.
Per quanto riguarda gli altri quattro piloti, avevamo a disposizione la GP21, secondo Enea Bastianini nettamente migliore rispetto alla GP19. “E’ più stabile, migliore in frenata e in accelerazione. E con le gomme nuove si guida molto meglio” ha commentato soddisfatto Enea.
Aprilia: una moto ibrida
Nel box Aprilia, una RS-GP 2021 e una definita “ibrida” per ciascun pilota, uguale nell’aerodinamica e nella carenatura alla moto di quest’anno, evoluta nel telaio e nel motore, anche se Aleix Espargaro ha dichiarato che non c’è alcuna differenza per quanto riguarda il quattro cilindri. Maverick Vinales è andato piuttosto bene e con costanza: siamo solo ai primi passi.
Suzuki: tanto materiale da provare, ma non una moto completa
Soddisfazione sia per Joan Mir sia per Alex Rins: la Suzuki, secondo quanto dichiarato, sta spingendo sull’acceleratore. Non c’era una moto completamente nuova, ma tanti elementi da provare separatamente: un motore più potente (“Il passo in avanti c’è” ha detto Mir); un telaio evoluzione già testato a Misano; un inedito forcellone; una nuova carenatura. Adesso si raccolgono tutti i dati, per poi mettere il meglio tutto insieme.
Yamaha: meno del previsto
Fabio Quartararo, Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso hanno provato il primo prototipo del 2022, in pratica la moto già vista nei test di Misano. Il campione del mondo si aspettava di più: “Spero che a Sepang arrivi più materiale” ha detto visibilmente poco soddisfatto. Più positivi Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso: per Franco il passo in avanti a livello motoristico c’è stato, mentre Andrea ha avvertito miglioramenti rispetto alla sua “vecchia” 2019.
KTM: una nuova carenatura
Sulla moto austriaca si è sicuramente vista una nuova carenatura, sviluppata sulla linea di quella della Ducati. Al momento, non ho altre informazioni su motore e ciclistica. Al box Dani Pedrosa, in pista l’altro collaudatore Mikka Kallio.
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Unonessunocentomila, Torino (TO)Spero Quartararo molli Yamaha e vada a sostituire l’infortunato.
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engine65Se è fisicamente a posto anche senza i test vince Marquez....il talento di quel ragazzo non si è mai visto in motogp almeno negli ultimi 40 anni.......