l'editoriale di nico

Nico Cereghini: "Cal lo smanettone"

- È' probabilmente il prototipo del pilota inglese -coraggioso, generoso, forte sul bagnato- e trovo che abbia la faccia dello smanettone nostrano. Di quelli che girano in pista per pura passione. Forse per questo è amato da tanti
Nico Cereghini: Cal lo smanettone

Ciao a tutti! Che meraviglia veder vincere in MotoGP uno come Cal Crutchlow. Anche Miller aveva centrato un successo insperato, in Olanda, ma per l'australiano si era trattato di qualcosa di completamente imprevisto e inatteso, di un jolly pescato nel mazzo; per Cal invece, con tutta un'altra storia alle spalle, è stata una rivincita e un coronamento speciale. Senza contare che lui corre per la squadra italiana di Lucio Cecchinello, e dunque c'è un coinvolgimento supplementare.


Guardavo Cal sul podio, con quella sua faccia da smanettone. Pensavo che quella è una faccia che puoi incontrare a Franciacorta come a Vallelunga o a Varano, sotto una tenda, di fianco a un furgone, nei piazzali dove si radunano gli appassionati per i turni di prove libere nelle nostre tante piste e pistine. Faccia da smanettone, non così tanto britannica com'era per esempio quella di Carl Fogarty, e pure meno spiritata del solito. Come se l'aver centrato finalmente la vittoria in MotoGP lo avesse appagato e addirittura pacificato. Forse la nascita della piccola Willow, che la sua Lucy ha partorito poche settimane fa, gli ha dato quella piccola spinta verso la maturità. Di sicuro Cal ha costruito una gara perfetta, e seppure dopo aver demolito un'altra Honda RC213V in una rovinosa caduta nelle prove libere (perché lui resta uno che cade tanto), ha fatto la scelta di gomme più giusta e poi ha gestito la gara con la calma dei forti.


Gli inglesi dominano attualmente la SBK ma nel mondiale più importante faticano tanto. Sono passati addirittura trentacinque anni, lo avete letto e sentito domenica, dall'ultima vittoria britannica nella top class: firmata dall'indimenticabile Barry Sheene ad Anderstorp, nel GP di Svezia che chiudeva la stagione 1981 della 500. Quell'anno Barry era sulla Yamaha con Roberts, mentre con la Suzuki si laureava campione del mondo Marco Lucchinelli; che quel giorno fu soltanto nono al traguardo, però Mamola, l'unico rimasto aritmeticamente in lizza, finì ancora più indietro in una gara piena di tensione.
 

Succedere a un mito come Sheene, per Crutchlow è certamente un onore. Ma se posso permettermi -ed ero abbastanza in confidenza con Barry da potermelo permettere- trovo che il pilota Cal sia ancora più inglese del suo illustre riferimento. Io ho sempre visto in Crutchlow il vero prototipo del pilota britannico: coraggioso su ogni tipo di pista, pronto a dare sempre il massimo, molto forte sul bagnato, resistente a cadute e lesioni, sempre disponibile per una birra in compagnia scherzando fino a far notte. Erano le qualità che i ducatisti avevano intravvisto con entusiasmo in lui e non sono luoghi comuni. Le grandi star britanniche che ho conosciuto, come Hailwood e lo stesso Sheene, avevano dovuto cambiare un po' queste abitudini. Non del tutto -perché Mike tirava tardi volentieri con un bicchiere di birra in mano anche la sera prima delle gare, e Barry faceva feste abbastanza sfrenate ad ogni occasione possibile- ma un po' sì, perché quando vinci i titoli mondiali devi fare i conti con le aspettative altrui e le nuove prospettive personali. Sheene poi era un inglese atipico che parlava bene tante lingue, anche il francese e l'italiano, e non se la tirava proprio mai.


Cal corre in MotoGP dal 2011, tre anni sulle Yamaha con Poncharal, il 2014 con la Ducati e poi Honda LCR. Vincere per la prima volta nella massima categoria alla novantottesima partenza non è da superstar del motociclismo, ma i tempi sono cambiati. Oggi se non imbrocchi subito la strada giusta e non guidi per almeno due stagioni una supermoto resti all'angolo. Lui è uno veloce e tosto, quasi tutti lì sono veloci e tosti. E da domenica scorsa saranno tanti di più quelli che tiferanno per quella simpatica faccia da smanettone.

Cal lo smanettone
  • MAXPAYNEIT
    MAXPAYNEIT, Fusignano (RA)

    Sono proprio contento. Dopo parecchi gp noiosi,in generale,una gara sul bagnato che ha regalato belle emozioni,e la vittoria a cal che ha meritato,facendo commuovere cecchinello,in una scena quasi surreale....IL team che dice al pilota di andar piu' piano!!!
    Dopo parecchio tempo,la motogp e' tornata,in questo caso e grazie a crutchlow ,a farmi emozionare.
    C'e' chi dice che i gp sul bagnato sono falsati,e non rendono giustizia a chi merita.
    Io sono convinto dell'esatto contrario.
    Chi sceglie le gomme giuste,e guida con un talento fino,estremo ma controllato,vince,sul bagnato.
    La' dove la moto conta molto relativamente,dove le differenza prestazionali delle varie motogp ,vengono appiattite,livellando il tutto.
    La',dove intuito e manico puro,fanno ancora la differenza,piu' che elettronica,telai,motori.....
    In questo calderone per nulla facile da domare,il bravo cal ha detto la sua,sfanculando il mondo,come nel suo stile,all'arrivo. E la cosa mi piace ancor di piu',perche' da poco e' diventato babbo,e la vittoria ha un che di speciale,quasi di sacro,da dedicare alla sua signora e alla sua bambina. Piccola lacrimuccia di gioia per cal e la sua famiglia. Oltre al fatto che,sentendo le lodi a questo personaggio,fatte da tutti,direi proprio che sono ancor piu' contento,perche' e' un grande! Appalusi!
  • Alessandro200958
    Alessandro200958, Mogliano Veneto (TV)

    Cal vive a Man... Credo che questo dica tutto sulla sua passione e sul suo modo di vivere la moto.
    Io credo che anche in MotoGP ci siano piloti che amano la moto in maniera diversa e con intensità diversa.
    Ma Cal non è un pilota che può stare con i primi quattro o cinque.

    Sai molto bene come la MotoGP si è evoluta, gli enormi passi avanti che hanno fatto, oggi devi lavorare di fino, devi essere costante e devi lavorare alla ricerca del ritmo e non della velocità.

    Cal è sempre stato della categoria "veloci", come Aleix Espargarò, piloti che sparano il giro veloce ma che in gara sono destinati a calare inesorabilmente, giro dopo giro.

    La moto è causa di tutto questo??
    No.

    Non per Cal e non per Aleix.
    La Honda di Cal non ha gli stessi aggiornamenti di Marquez, forse, non ha gli stessi meccanici?? Sicuramente, ma se io mettessi Marc sulla moto di Cal otterrebbe, più o meno, gli stessi risultati.

    E' cambiata l'elettronica, sono cambiate le gomme, ma li davanti ci sono sempre quelli li, e non sono li solamente grazie alla moto.
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