Piccoli piloti crescono: il Valentino Rossi di Francia è Johann Zarco
Valentino Rossi è stato il primo, creando una struttura, la VR46, che aiuta i giovani piloti italiani a crescere e migliorare fino ad arrivare al mondiale. Il tutto lavorando in sinergia con la FMI e dando vita a qualcosa che, adesso, in molti vorrebbero riproporre. Ma ci vogliono investimenti, ci vogliono strutture e ci vuole, soprattutto, tanto tempo, anche se qualcosa si sta già muovendo: in Spagna, ad esempio, i piloti del mondiale continuano a riproporsi da oltre un anno di sedersi ad un tavolo per dare vita ad una scuola di piloti. In Francia, invece, il pallino ha deciso di prenderlo in mano direttamente Johann Zarco, che ha accettato di mettersi in prima linea in un progetto della Federazione Motociclistica Francese che ha lo scopo di portare il maggior numero possibile di piloti nel motomondiale entro cinque anni.
Le lezioni con l’ex campione del mondo di Moto2 e oggi pilota del Team Ducati Pramac, sono già cominciate in alcuni kartodromi francesi. “Sono qui perché sono un pilota francese sostenuto dalla federazione da molti anni – ha detto - Se posso aiutare i giovani dando l'esempio, giro un po' con loro per dare un po' di energia a tutti , cerco di mettermi a disposizione. Il mio obiettivo è davvero dare energia al gruppo, pensare a come fare sempre meglio. È un bene che io sia qui perché ho quella mentalità e posso dimostrare che c'è sempre un modo per fare meglio, che ci sono margini di miglioramento. Non sono solo gli spagnoli e gli italiani che si stanno muovendo per aiutare i ragazzi ad inseguire un sogno, coltivando il talento e imparando a lavorarci sopra: dire ogni volta che è meglio altrove è un errore”.