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Rossi-Marquez: chi ha ragione?

- Ecco qualche opinione dopo il contatto all’ultima curva che ha deciso il GP d’Olanda. Posizioni diverse, ma, sostanzialmente, si può parlare di “incidente di gara”. In Honda, però, sono avvelenati, a cominciare dal numero due esecutivo di HRC Shuhei Nakamoto
Rossi-Marquez: chi ha ragione?

ASSEN – Difficile emettere una sentenza incontestabile, perché un po’ di ragione e di torto ce l’hanno entrambi: Valentino Rossi ha ragione quando dice che era davanti, Marc Marquez è corretto quando afferma che lui era all’interno e Rossi non ha evitato il contatto. Quando due campioni così si giocano la vittoria in una chicane come quella di Assen, il contatto ci può stare e rientra nella casistica degli “incidenti di gara”. Giusto, quindi, che non si siano presi provvedimenti né contro l’uno né contro l’altro. Ma quali sono state le reazioni nel paddock?


LIVIO SUPPO – TEAM PRINCIPAL HRC

«La manovra di Marquez ci stava, Rossi è stato bravo ad aspettare il contatto e ad andare dritto, come se lo avesse preparato. Non essendo mai stato pilota faccio fatica a giudicare, a dire se Valentino avrebbe effettivamente potuto fare la curva».


MAIO MEREGALLI – DIRETTORE SPORTIVO YAMAHA

«Non c’era spazio per Marquez per entrare, come si vede dalla immagini: Valentino sta facendo la sua linea ed è davanti, anche se di poco. Marc ci ha voluto provare lo stesso, ma non si poteva passare. All’inizio avevo qualche dubbio anch’io, ma rivedendo le immagini ho capito che Valentino ha ragione».


DAVIDE TARDOZZI – TEAM COORDINATOR DUCATI

«Ragionevolmente si può giudicare come un contatto di gara. Rossi è stato costretto ad andare dritto per il tipo di entrata fatta da Marquez: Valentino, a quel punto, non aveva alternativa al taglio di chicane».


SHUEI NAKAMATO – VICE PRESIDENTE ESECUTIVO HRC

«Faccio solo una considerazione: all’ultima chicane Marquez e Rossi sono arrivati con un distacco di 0”0, sul traguardo separati da 1”242. Vedete voi…».


EMILIO ALZAMORA – MANAGER DI MARQUEZ

«Quando il tuo pilota dà la vita per conquistare una vittoria, una Casa dovrebbe sempre fare ricorso».
 



SILVANO GALBUSERA – CAPO TECNICO DI ROSSI

«Ho visto l’immagine solo in un riquadro alla televisione: dato che Valentino era davanti, Marc per tentare il sorpasso in quella curva avrebbe dovuto anticiparla un po’ per essere primo nella linea. E’ entrato, ha toccato Valentino, che è stato pronto di riflessi ad andare dritto nella ghiaia. Marquez ha fatto un sorpasso da ultima spiaggia, ma gli è andata male».


DAVIDE BRIVIO – TEAM MANAGER SUZUKI

«L’attacco all’ultima curva ci sta, uno ci deve provare: a posizioni invertite, avrebbe tentato anche Valentino. L’intenzione di Marquez, quindi, era giusta, ma ha sbagliato i calcoli, non c’era spazio per passare e si sono toccati. Rossi poi è uscito di pista, ma anche Marquez, quindi giusto non intervenire. Comunque, dal punto di vista sportivo il tentativo ci sta».


CARLO PERNAT – MANAGER

«Marquez ha fatto un gran ultimo giro e una staccata al limite, ma Rossi aveva mezza moto avanti e doveva chiudere. Direi che è un contatto normale tra due fenomeni».

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Commenti

  • marco.angeli2243
    marco.angeli2243, Milano (MI)

    ULTIMO MA NON MENO IMPORTANTE Tutti scandalizzati a partire da Livio Suppo e a seguire tanti altri per il calcio che Valentino Rossi ha dato a MM deliberatamente per buttarlo giù.Questo succede sia prima sia dopo aver visto chiaramente dai filmati che
    1 non è stato un calcio ma hya allargato il ginocchio
    2 questo è successo dopo che MM si appoggia contro Valentino per costringerlo all'interno
    3 la caduta di MM è sospetta perchè non si intravedono cause sufficienti perchè finisca in terra.
    Ora se è giusto sanzionare Valentino per aver portato MM all'esterno ci può stare ma la penalità è esagerata in modo assurdo implicando un sostegno alla teoria che vede Valentino buttare a terra MM deliberatamente.
  • marco.angeli2243
    marco.angeli2243, Milano (MI)

    Odio vedere il mio sport preferito rovinato in questo modo con bagarre da strada, innescate da una direzione di gara asservilita al mercato ed agli sponsor(leggi anche case motociclistiche) difendo Valentino a spada tratta perchè ha dovuto combattere contro un sistema che gli ha scagliato contro un mastino Marquez che vince intimidendo gli avversari ma con poca eleganza e fantasia.Valentino è più simile ad un Dobberman ,un incrocio tra un Levriero Greyhounded un Rottveiler veloce, fortissimo ed elegante. Se appena appena avessero controllato l'istinto donchiscottesco di MM avremmo gustato gare eleganti e con senso di sportività.Il risultato invece è un Lorenzo che si comporta come la compagna di banco invidiosa e becera MM che fa il finto angioletto caduto per il troppo peso e VR che alla fine ha sclerato offrendo l'occasione per essere sanzionato in modo ingiusto
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