Winning Italy Award

Rossi nominato "ambasciatore del Made in Italy" da Frattini

- Il premio gli è stato consegnato ieri a Villa Madama dal Ministro degli affari esteri per l'immagine che il talento di Tavullia ha dato e continua a dare dell'Italia
Rossi nominato ambasciatore del Made in Italy da Frattini


Il Campione del Mondo in carica Valentino Rossi è stato ospite, ieri sera 11 marzo, a Villa Madama dove è stato accolto dal Ministro degli Esteri Franco Frattini per ricevere il primo 'Winning Italy Award'.
La leggenda italiana è stata premiata per le sue innumerevoli vittorie (103) celebrate con l'inno italiano in ogni angolo del mondo.

La cerimonia di premiazione è avvenuta alla presenza di grandi personalità del mondo dei motori come il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta, il Presidente della FIM Vito Ippolito, e l'indimenticato pluricampione del Mondo Giacomo Agostini.
Ribattezzato dal Ministro Frattini 'Winning doctor, ambasciatore del Made in Italy', Valentino Rossi è stato ovviamente bersagliato da varie domande sul presente e sul futuro:

Da quando sono tornato in Italia ho allontanato alcune persone e sono tornato a circondarmi degli amici veri," ha dichiarato Rossi. "Ho riassaporato lo sport e la voglia di correre. Per questo penso che andrò avanti ancora qualche anno. Il trucco per rimanere ai vertici a lungo è quello di divertirsi. Questo è il motivo per cui non cerco più le polemiche. Quando ero più giovane, invece, mi divertivano”.

Non potevano mancare varie domande su Ducati, nelle quali il numero 46 è sembrato pipù lapidario del solito: “Certo, sarebbe bello: un italiano su una moto italiana. Ma io penso che rimarrò in Yamaha, che in fondo un po’ italiana lo è. Mi sentirei un traditore se facessi diversamente, perché con loro mi sento proprio bene”.

Poi uno sguardo al Campionato del Mondo in arrivo...“I giovani piloti, Stoner, Lorenzo, mi sembrano più preparati dei vecchi avversari, Biaggi e Gibernau," dichiara Rossi, non risparmiando nulla ai rivali che furono. "Chi temo di più? Forse Stoner, ma solo perché Jorge si è fatto male ed avrà bisogno di qualche Gran Premio per riprendersi”.

Infine l'omaggio a Giacomo Agostini con cui si è abbracciato al termine della cerimonia: "Non so se riuscirò mai a raggiungerlo; per correre dove correva lui ci voleva un coraggio che non è paragonabile a quello necessario oggi”.

Fonte: Motogp.com

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