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Spunti, considerazioni e domande dopo le qualifiche del GP di Germania

- Crutchlow, dopo le cadute di venerdì, può essere competitivo per tutta la gara? Perché Andrea Iannone è caduto nelle FP4? Perché sono caduti Pedrosa e Lorenzo, i primi due della classifica generale? | G. Zamagni, Sachsenring
Spunti, considerazioni e domande dopo le qualifiche del GP di Germania

 SACHSEN Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP di Germania.


Qual è stata la sequenza dei giri veloci nella QP2?
Bradl 1’22”113, Marquez 1’21”849, Rossi 1’21”727, Crutchlow 1’21”640, Marquez 1’21”311


Cal Crutchlow, dopo le due cadute di venerdì, può essere competitivo per tutta la gara?
Conoscendo Cal verrebbe da dire di sì, anche se, per dirla con le sue parole: “è stata la più brutta caduta della mia vita in MotoGP. Domani sarà dura tenere un buon passo fino al traguardo”. Tra l’altro, nella tradizionale conferenza stampa della prima fila, Crutchlow è apparso piuttosto provato, con cerotti e bende su entrambe le mani e sulle braccia. Inoltre, Cal non ha potuto lavorare sul cronico problema che lo rallenta da inizio anno: la velocità nei primi giri. Insomma, non si prospetta un GP facile.


Perché Andrea Iannone è caduto nelle FP4?
Risponde Andrea Iannone: “Con la mano sinistra stavo regolando il registro del freno e, contemporaneamente, con la destra volevo cambiare la mappatura: purtroppo ho sbagliato e ho inserito il limitatore della corsa box. Così, quando sono arrivato alla frenata della prima curva, la ruota posteriore si è bloccata e sono finito a terra. Mi sono lussato la spalla destra, ma voglio provare a correre”. Non avendo effettuato le qualifiche, Iannone sarà costretto a scattare dalla 23esima e ultima posizione.


Perché Alvaro Bautista è solo ottavo, alle spalle anche di Bradley Smith?
Bautista ha sbagliato completamente tattica, aspettando un “buon” traino, che non è mai arrivato, con l’unico risultato di non portare mai le gomme in temperatura.


Come era successo anche ad Assen, sono caduti Pedrosa e Lorenzo, i primi due della classifica generale: solo un caso o il livello è così alto che si prova ad andare sempre più forte?
Secondo me è solo un caso. E’ vero che Lorenzo spingeva forse in modo eccessivo, apparentemente inutile, ma è anche vero, come sottolinea Dovizioso: “Lorenzo è uno che va sempre al limite, senza però prendere mai troppi rischi: semplicemente può succedere di cadere”. Per quanto riguarda Pedrosa, sempre Andrea sottolinea, giustamente: “come Dani sia uno dei piloti più attento a prendere rischi inutili, eppure è caduto. Ma non è stata una distrazione”. Bellissima la considerazione finale di Dovizioso. “Noi combattiamo con limiti estremi e rischiamo sempre di farci male, ma ragioniamo molto di più di quanto si pensi all’esterno”. Sottoscrivo in pieno.

  • Lorenzo.Baldi
    Lorenzo.Baldi, Rovello Porro (CO)

    Sono perplesso, ma c'è qualcosa che non va

    Malgrado tutto, le moto non sono fatte per cadere. Lo sappiamo bene quando giriamo per strada, lo sapevano bene gli Agostini e gli Hailwood che rischiavano la vita ad ogni scivolata, in tempi di chirurgia e recuperi lenti e aleatori. Oggi ci sono piloti che, tra prove e gara, cadono una o più volte in quasi ogni corsa cui partecipano. Serve qualche cosa (non certo il ripristino del rischio eccessivo) che induca i piloti a cercare e non a passare il limite, altrimenti il motociclismo agonistico resterà, magari, spettacolare, ma perderà (se non ha già perso) ogni rapporto con la guida vera.
  • Gibix
    Gibix, Casnate con Bernate (CO)

    vero

    i campioni sono meticolosi e precisi, calcolatori e previdenti. tutt'altro che pazzi. la velocitá va gestita. gli arrembanti e gli spaccaossa fanno pochi risultati. ma c'é sempre l'eccezione Barry Sheene!
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