Otto ore di intervento (e non undici come affermato inizialmente dai media spagnoli), necessarie per eseguire il trapianto osseo che consentirà il pieno recupero dell'omero del braccio destro di Marc Marquez.

Alla fine la tanto discussa "terza operazione" c'è stata o almeno così riportano le tv spagnole. Che ormai era solo questione di ore si era capito nel pomeriggio, quando Julià Marquez ha accompagnato il figlio Marc all’Hospital Ruber Internacional di Madrid.
Molti giornalisti spagnoli hanno presidiato le porte della clinica, braccando all’uscita Julià Marquez, a cui è sfuggita una frase che ha fatto  il giro del mondo: “Non l’hanno ancora operato”. Lo ha riferito il programma televisivo spagnolo "Jugones".

Una conferma del fatto che il Cabroncito sarebbe finito nuovamente sotto i ferri, nonostante pochi secondi dopo Julià Marquez avesse precisato: “Si sta valutando, stanno valutando, non so se sarà operato. Non so se sia la soluzione migliore. Questo è quello che ci devono dire i medici. Comunque Marc sta bene ed è tranquillo”.

Evidentemente per l’otto volte campione del mondo non si è trattato solo di un ennesimo consulto, dopo quello con l’equipe del dottor Mir che lo ha operato, quello voluto da RedBull a Salisburgo con un noto specialista austriaco e quello con il dottore della famiglia reale spagnola, sempre a Madrid. Ora, in attesa di notizie ufficiali da parte di Honda o della famiglia Marquez, bisognerà capire quali saranno i tempi di recupero e quando Marc Marquez potrà tornare in sella alla moto e, soprattutto, se riuscirà a farlo in tempo per l'inizio della prossima stagione.