Il Max pensiero
Nel bel mezzo della presentazione alla stampa del nuovo team Alitalia Aprilia, Leo Mercanti, responsabile Aprilia Racing ha formulato a Max Biaggi la seguente domanda: «Mi hanno detto che rispetto agli anni passati ora sei un pilota e un uomo tranquillo, sereno e pacato. Da cosa deriva questo tuo cambiamento?”»
Mercanti aveva ragione. Il Max che abbiamo visto non solo durante la presentazione, ma anche nello scorso campionato Superbike è molto diverso dal Max polemico e quasi scorbutico che sembrava volesse lottare contro tutto e tutti.
Biaggi a giugno compirà 39 anni e di certo la sua maturità dipende anche dalla non più verde età, ma siamo convinti che il carattere del Corsaro sia stato addolcito soprattutto dalla sua famiglia e in maniera particolare dalla recente nascita della figlia Ines Angelica.
Ma una cosa è vedere Max assieme alla sua famiglia e un'altra è vederlo in sella alla RSV4. La voglia di vincere non è diminuita e per questo, a nostro parere, il pilota italiano è il maggior candidato al titolo 2010, forte della sua esperienza e di una moto che, assieme alla Ducati, è la più performante tra quelle che si contenderanno il mondiale Superbike. Durante la conferenza stampa di Fiumicino abbiamo raccolto alcune sue considerazioni in risposta al fuoco di fila dei numerosi giornalisti presenti nell’hangar dell’Alitalia ed eccovi quindi il Max pensiero.
Le dimissioni di Sacchi
«Non mi sembra che il team ne stia risentendo. Al momento non si evidenziano particolari problematiche, almeno per ora. Sappiamo tutti molto bene che le corse ed i campionati li vincono i piloti e i team che dispongono di un pacchetto completo. Un pacchetto che comprende anche alcuni aspetti che magari possono sfuggire a chi guarda le corse dall’esterno. Certamente Giampiero era per noi una persona esperta, scaltra, con un peso politico importante. Però per dire se senza di lui ci mancherà qualcosa aspettiamo le prime gare. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta».
Il ruolo del team manager
«Non sempre ad un team serve una persona come Jean Todt o come Davide Tardozzi. A volte basta un responsabile che ci metta la faccia, che agisca come uno scudo tra il team e l’opinione pubblica, i media. Mi sembra che Dall’Igna svolga già questo compito nella nostra squadra e non si sia mai tirato indietro davanti ai problemi ed alle responsabilità. Sino ad ora era il referente tecnico, ma da qui in avanti sarà il responsabile sportivo del team. Quest’anno ci seguirà in tutte le gare e sono certo che questo suo nuovo compito sia adatto a lui e gli piaccia anche molto. Probabilmente arriverà qualcuno che darà una mano a Gigi a svolgere queste mansioni, magari per alleggerirlo dal carico che deriva dagli aspetti tecnici, ma credo che il responsabile del team sarà lui».
La sua RSV4
«La moto è quella dello scorso anno. Abbiamo lavorato sulla parte elettronica, sulle sospensioni e sul motore. Oltre alle prestazioni è aumentata anche l’affidabilità, alla quale Aprilia ha lavorato molto e quindi sono abbastanza tranquillo da questo punto di vista. Purtroppo ho potuto provare pochissimo. Il maltempo ci ha sempre ostacolato e quindi le messe a punto finali le faremo solo a Phillip Island, nei test che svolgeremo la settimana prima della gara».
Il mondiale che va ad iniziare
«In pochi lo hanno considerato, ma lo scorso anno noi non avevamo alcun riferimento. Il primo giorno di prove se ne andava solo per scegliere i rapporti del cambio. In alcuni casi ho terminato le prove del venerdì al sedicesimo o addirittura al diciottesimo posto. Quest’anno non accadrà. Sono molto fiducioso anche se i nostri avversari hanno comunque molta più esperienza di noi e per certo si saranno a loro volta migliorati. Però quest’anno non partiamo svantaggiati e ce la possiamo giocare ad armi pari con gli altri team ufficiali. Penso che potrà essere un campionato più equilibrato rispetto a quello dello scorso anno, a tutto vantaggio dello spettacolo. Però non si può mai dire».
I piloti favoriti per la corsa al titolo 2010
«Oltre a me ne vedo altri cinque, Haga, Fabrizio, Haslam, Rea e Crutchlow»
Le prime due gare in Australia
«La mia speranza è quella di riprendere da dove avevamo concluso l’anno passato. Da metà stagione in poi siamo stati molto competitivi. Vorrei riprendere da quella posizione sin dalle prime gare di questa stagione. Sarebbe davvero un ottimo inizio. Comunque l’Australia ci potrà far capire a che punto siamo e quale ruolo avremo noi dell’Aprilia in questo mondiale Superbike».
Ma?
Comunque max è bello tenace, ma la classe di quando correva in 250 non l'ha ancora ritrovata, spero per lui e per l'aprilia di farcela quest'anno e di poter aver almeno qui un campione del mondo italiano su moto italiana!!!
Speriamo sia la volta buona..
La sfortuna sua, e di molti altri, è di aver corso negli stessi anni di Valentino del quale non abbiamo ancora capito il limite.
Gli auguro di essere vincente per il 2010 ed oltre e togliersi le poche, ma importanti, soddisfazioni che ancora non è riuscito a raggiungere.
Poi mi auguro che Rossi si "pensioni" in SBK e vedere ancora questi due campioni che si battagliano, che si litigano e che ci fanno vivere grandissime emozioni.
IN BOCCA AL LUPO MAX