L'Aprilia Alitalia Racing Team affila le armi
Alitalia e Aprilia, un binomio tutto italiano che intende proseguire una tradizione fatta di corse e di vittorie, di tecnologia e di uomini. In un hangar dell’aeroporto di Fiumicino le due aziende italiane hanno presentato alla stampa il team che verrà schierato nel mondiale Superbike 2010.
Alla presenza di Colaninno si sono alternati sul palco il Direttore Marketing di Alitalia Andrea Stolfa, il Responsabile Aprilia Racing & Sviluppo Prodotto Leo Francesco Mercanti, l’ingegnere Gigi Dall’Igna e naturalmente i due piloti Max Biaggi e Leon Camier.
Leo Mercanti dopo aver paragonato la Superbike alla Formula 1 ha posto l’accento sull’accordo tra Aprilia ed Alitalia che assieme a ENI vanno a formare un team tutto italiano che porterà il tricolore nel mondo.
Alitalia affiancherà Aprilia non solo in Superbike ma in tutta l’attività sportiva del gruppo Piaggio e quindi anche nel cross, nell’enduro e nei grandi rally come la Dakar, dove il binomio Alitalia/Aprilia ha già debuttato nell’ultima edizione della corsa a tappe corsa in Sud America.
Il gruppo Piaggio intende continuare la storia del motociclismo italiano, una storia di vittoria con i marchi Guzzi, Gilera, Derbi ed Aprilia.
Mercanti ha chiamato in causa il grande assente di questa giornata: Giampiero Sacchi. A lui –ha dichiarato il manager del gruppo Piaggio – va il ringraziamento per le vittorie che nei dieci anni nei quali ha fatto parte della squadra ha saputo raccogliere prima in 125 e 250 ed ora in Superbike.
Mercanti non si è dilungato sui motivi che hanno portato al divorzio tra Sacchi e Piaggio a pochi giorni dall’inizio del mondiale Superbike, ma si è limitato a dire che non c’era più unità d’intenti e che la decisione è stata presa di comune accordo con il manager ternano. L’impressione è che le strategie e gli obiettivi del reparto Racing Piaggio stiano cambiando e che Sacchi non si sia trovato d’accordo con le nuove strategie del reparto corse della casa italiana. Aprilia vuole entrare nei più importanti campionati nazionali e nella Superstock 1000 e lo farà con nuovi manager già all’interno della propria struttura che non poteva più fare capo ad una sola persona. Una parte dei compiti svolti in precedenza da Sacchi ricadrà sull’ingegner Dall’Igna che non si occuperà più solo della parte tecnica ma che allargherà quindi il suo campo d’azione nella gestione del team Superbike.
Gigi Dall’Igna da parte sua ha rimarcato come la RSV4 sia progredita per tutto l’arco della stagione scorsa e che nella seconda metà del campionato Max Biaggi abbia potuto raccogliere quasi gli stessi punti di Ben Spies.
«Durante l’inverno abbiamo lavorato molto – ha dichiarato – e siamo soddisfatti di quanto abbiamo fatto anche se a causa delle avverse condizioni meteo non abbiamo potuto testare sino in fondo i miglioramenti che abbiamo apportato alla nostra moto. In particolare – ha proseguito – la moto è migliorata nell’uscita dalle curve grazie a nuovi accorgimenti che riguardano l’elettronica e le sospensioni. Ma anche il motore è stato rivisto ed oggi la RSV4 ha ancora più cavalli rispetto allo scorso anno».
Max Biaggi è sembrato sereno e consapevole della forza della sua moto e della sua squadra.
«In particolare – ha dichiarato Max – questa sponsorizzazione da parte di Alitalia ci offre una motivazione in più per portare i colori della bandiera italiana alla vittoria. La Superbike è il campionato giusto sia per Aprilia che per Alitalia in quanto spettacolare e più vicino alla gente ed ai motociclisti, che possono vedere in azione le moto di serie. Ho abbracciato il progetto Aprilia già quando mi venne proposto per la prima volta nel 2008. Ho capito subito – ha proseguito il pilota romano – che qui non si trattava di una manovra di marketing come invece mi era capitato un po di tempo prima – una stoccatina alla Ducati che non lo ha inserito nel team ufficiale non poteva mancare - bensì di un progetto serio che puntava a vincere».
Per il giovane Camier questo team è la realizzazione di un sogno.
«Non posso promettere nulla – ha detto Leon – se non il mio massimo impegno e poi vedremo quali risultati potrò raggiungere. Non mi pongo ne obiettivi e nemmeno limiti».
Ascolta l'intervista a Max Biaggi
Ascolta l'intervista a Gigi Dall'Igna
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