bmw alla riscossa
Intervista a Ruben Xaus
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Ruben, schietto come sempre, racconta la situazione all'interno del team BMW. Le moto sono ok, l'impegno della Casa tedesca è massimo. E ora c'è il contributo essenziale di Tardozzi per arrivare in alto...
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Ruben Xaus - pilota ufficiale BMW S1000RR
Alla presentazione della squadra Superbike BMW 2010 abbiamo incontrato uno Xaus molto sereno ma anche molto determinato. Questo è l’ultimo dei due anni di contratto che lo spagnolo ha firmato con il team della casa tedesca e Ruben sa che la sua riconferma dipenderà dai risultati che riuscirà a conseguire nel prossimo mondiale, ad iniziare dalle prime due gare che si disputeranno a fine mese sulla pista di Phillip Island.
Lo abbiamo intervistato al termine della presentazione e le sue risposte sono come sempre molto schiette. Xaus non si risparmia, in pista come in sala stampa. In queste sue dichiarazioni ci esprime tutta la sua felicità per l’ingresso di Tardozzi nel suo team.
«Il 2010 saarà cruciale – ci ha confidato – ora posso e voglio sfruttare tutto l’aiuto che Davide mi potrà fornire». L’investimento di BMW in questo team e sulla S1000RR è stato notevole e Ruben sa che ora bisogna dimostrare con i fatti di essere in grado di mettere a frutto tanto potenziale, tecnico ed economico. Ma lui non ha paura, perché sa di essere ormai maturo per un simile impegno.
Ruben, il mondiale Superbike è ormai alle porte. Cosa ti aspetti da questa nuova stagione?
«L’anno scorso ti avrei risposto che volevamo vincere e fare bene, ma dovevo lavorare di fantasia perché era tutto nuovo, moto e team, e soprattutto non avevamo idea di cosa ci stesse aspettando. Tutto considerato non è stato un anno negativo se pensiamo che abbiamo avuto a disposizione solo pochi turni di prove in ogni gara per mettere a punto la S1000RR. Quest’anno la storia è diversa. La moto è migliorata soprattutto per quanto riguarda la guidabilità. L’anno scorso in poche ore dovevamo provare e trovare il miglior assetto. Di conseguenza in molte gare siamo scesi in pista con la moto che non era a posto tanto che nei primi giri soffrivamo molto e per assurdo a volte abbiamo girato più velocemente negli ultimi giri che non nei primi, perché pur con le gomme usurate riuscivamo a guidare meglio in quanto avevamo capito come si comportava la moto. Quest’anno la moto è migliorata e noi tutti abbiamo una maggiore esperienza. Se riusciremo a lavorare bene in prova saremo competitivi».
E quest’anno con voi c’è anche Davide Tardozzi.
«Basta che guardiate negli occhi, sia me che Troy, per capire che siamo diversi rispetto allo scorso anno. Io faccio spesso questo esempio : se dovendo costruire un palazzo, la tua squadra è composta da 10 architetti e 3 operai forse impiegherai 10 anni per costruire il tuo palazzo. Però se disponi di 3 architetti e 10 operai di certo farai prima. Noi lo scorso anno avevamo molti ingegneri che erano molto bravi ma non avevano nessuna esperienza nel mondo delle corse. Nelle prove dovevamo testare e scegliere le gomme, le sospensioni e i rapporti del motore. Fare tutto questo lavoro in poche ore era impossibile. Davide ci aiuterà moltissimo nelle nostre decisioni. In ogni gara lui conoscerà già quello che dobbiamo fare, quali sono i problemi e come lavorare per risolverli. In gara il tempo per decidere è poco e con Tardozzi noi lo sfrutteremo al massimo. L’utlima volta che ho lavorato con lui ero probabilmente troppo giovane e non sono riuscito a trarne giovamento. Ora però è diverso, io sono più maturo e soprattutto ho la consapevolezza di non poter perdere questa occasione di sfruttare il suo aiuto e la sua esperienza».
Come pilota Xaus potrà essere discutibile e criticabile. Le sue numerose cadute lo hanno etichettato come "sfascia carene", e le recenti prove di Portimao purtroppo hanno alimentato queste voci. Però lo spagnolo è un uomo generoso, che non si tira mai indietro e proprio la sua generosità lo porta molte volte a rischiare e a pagare anche per colpe non sue.
Questo sarà un anno molto delicato e importante per il futuro del pilota di Barcellona e per questo gli facciamo un grosso “in bocca al lupo”.
Ascolta l'intervista a Xaus (1a Parte)
Ascolta l'intervista a Xaus (2a Parte)
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